IL GIOVANE TALLONATORE
CECILIANI PRONTO A SFIDARE IL MUNSTER
A rispondere ai microfoni del sito web dello Zebre Rugby Club questa
settimana tocca ad un giocatore di mischia: il tallonatore Massimo Ceciliani.
Il ventunenne di Sondrio -alla sua prima stagione in bianconero dopo
l’esperienza in Eccellenza con il Rugby Viadana 1970 dello scorso anno- ci
parla dei suoi primi passi nel rugby, delle differenze tra il massimo
campionato italiano e il Guinness Pro14 e del suo futuro. Durante l’intervista
ci racconta anche degli allenamenti individuali del tallonatore, del suo modo
di interpretare il ruolo e della prossima sfida contro il Munster di domenica
25 Novembre, in occasione del 9° turno del torneo celtico.
[Il tallonatore Massimo Ceciliani in azione nel successo delle Zebre sui Cardiff Blues di Settembre - Fotosportit/FIR]
Sei cresciuto nel Rugby
Delebio in provincia di Sondrio, raccontaci come è vissuto il rugby in
Valtellina. Che rapporto hai oggi col tuo club? Il rugby in Valtellina negli ultimi anni è
cresciuto molto, grazie al lavoro delle 3 società del territorio: il Delebio,
il Sondrio e il Sondalo. A Delebio, nel sud della Valtellina, è stato fatto un
grande lavoro nelle scuole, e grazie al lavoro di tutti i volontari c’è stata una
crescita soprattutto nelle giovanili. Con il mio club ho un grandissimo
rapporto, quando torno a casa mi sostengono e quando possono vengono a vedermi.
In questi anni chi è stato
per te un esempio da seguire? Negli ultimi anni ho preso esempio dai tallonatori di Nuova Zelanda e Sud
Africa. Sono dotati di fisicità, velocità e tanta intelligenza che, nel rugby
moderno, serve tanto.
Chi e quando ti ha fatto
capire che il tuo futuro ovale sarebbe stato in prima linea? Fino all’Under 16 ho sempre giocato nei
trequarti, poi nell’Accademia U18 a Milano mi hanno spostato in prima linea. È
stato il cambiamento migliore per me perché è molto bello e un onore giocare in
prima linea.
Parlaci del ruolo del
tallonatore: siamo tutti curiosi di capire se davvero sei il fulcro della
mischia. Penso di si perché in mischia tutte le direzioni di spinta vengono date
proprio dal tallonatore. È colui che dirige, come un maestro in un concerto.
Dopo il 6 Nazioni U20
disputato nel 2017, hai preso parte alla spedizione azzurra in Georgia per il
mondiale di categoria. Che esperienza è stata? Il mondiale è stata una delle esperienze migliori, sono riuscito a
confrontarmi con i migliori giocatori di tutte le nazioni. È stata una grande
esperienza anche sotto l’aspetto professionale.
Conclusa l’Accademia e dopo
un solo anno al Rugby Viadana 1970 torni a Parma. Quali sono le differenze
maggiori tra l’Eccellenza e il Guinness PRO14? La differenza maggiore tra le due competizioni è
il livello di gioco: nel Guinness Pro14 l’intensità è maggiore e si lavora
tanto al video, studiando gli avversari per scoprirne punti forti e debolezze.
In Eccellenza il livello di intensità del gioco è cresciuto negli ultimi anni,
come il minutaggio effettivo.
Oltre all’allenamento
collettivo, il tuo ruolo t’impone anche sessioni individuali di lancio
dell’ovale. Come funziona una touche? Faccio due o tre allenamenti individuali a settimana sul lancio. La touche
è cambiata negli ultimi anni, per il tallonatore è tutto un lavoro di
anticipazione su dove e come il saltatore verrà alzato.
Sei iscritto all’Università
degli Studi di Parma e frequenti il corso di Economia e Management. Pensi già a
un futuro dopo il rugby? Si penso al futuro perché gli introiti di una carriera nel rugby
professionistico ti obbligano a farlo. Giocare a rugby è un sogno che si è
avverato ma che finirà, e c’è tutta una vita davanti. Con lo studio ho un piano
B.
Quali sono le tue
aspettative individuali e di squadra per la stagione appena iniziata? Voglio migliorare me stesso, sia dal punto di
vista rugbistico che fisico, e giocare il più possibile, aumentando la mia
esperienza in un campionato difficile come il Pro14. Come squadra dobbiamo
migliorare le buone cose fatte lo scorso anno, magari arrivando anche ai
playoff.
Domenica la partita contro
Munster. Per la prima volta affronterai una delle squadre più titolate d’Europa
che fa del pack il suo punto di forza. Parlaci del prossimo avversario. Il Munster è una squadra che ha una
mischia molto forte, soprattutto nella maul. Dobbiamo riuscire ad arginarli,
abbiamo lavorato bene su questi aspetti in settimana. Noi dobbiamo farli
correre molto e fare la nostra partita, come sappiamo fare.
La scheda del giocatore:
Nome: Massimo
Cognome: Ceciliani
Nato a: Sondrio
Il: 05/01/1997
Altezza: 186 cm
Peso: 104 kg
Ruolo: tallonatore
Honours: Italia U20, U18, U17
Caps: 0
Presenze in Guinness
PRO14: 6
Presenze in EPCR Champions
Cup: 0
Presenze in EPCR Challenge
Cup: 1
Club Precedenti: Rugby Viadana 1970, Accademia Nazionale “Ivan
Francescato”, Rugby Grande Milano, US Delebio Rugby
Instagram: massimo_ceciliani
Nessun commento:
Posta un commento