giovedì 25 ottobre 2018




RUGBYTOTALE riceve e pubblica.




L’Aquila 25 ottobre 2018


Sig. Presidente dell’Associazione Pronti al Cambiamento

Signori Consiglieri del Consiglio Direttivo dell’Associazione Pronti al Cambiamento

Egregi Soci dell’Associazione Pronti al Cambiamento

Oggetto:
DIMISSIONI DALL’ASSOCIAZIONE PRONTI AL CAMBIAMENTO
Gentili Signori,
con la presente notifico le mie dimissioni dall’Associazione.
È con rammarico che ho maturato questa decisione; purtroppo ho dovuto prendere atto che non trovo più nell’Associazione le stesse istanze che mi avevano spinto a farne parte, peraltro fin dalla sua costituzione.
Eravamo nati per dare continuità al programma elettorale di Marzio Innocenti, candidato alle scorse elezioni federali, dove ha raccolto più del 45% dei voti, tramite un’Associazione che aveva lo scopo, appunto, di portare avanti le idee di Marzio per un cambiamento del Rugby in Italia.
Non sto qui a descrivere analiticamente qual è la visione nuova per il rugby italiano che ha animato ed anima l’azione di Marzio, voglio solo ricordare come tutte le complesse azioni che si vogliono realizzare hanno il fine di riportare il vertice vicino alla base del movimento, nella convinzione che la forza della Federazione sia la fitta rete di club del territorio e che da questi si debba generare l’alto livello.
Diversamente, come purtroppo sta accadendo, avremmo una separazione, non solo fisica, ma tecnica ed organizzativa, tra un alto livello, sostenuto solo da risorse economiche dedicate invece che da un intero movimento che pulsa e spinge dal basso, ed una base negletta che naviga a vista alla ricerca della sopravvivenza.
Ebbene è a questa base che con la candidatura di Marzio che ci si è rivolti, con queste idee mi sono presentato all’elezioni del Comitato Regionale Abruzzese che mi onoro di presiedere, queste idee sono ancora il principio ispiratore del nuovo programma elettorale di Marzio Candidato per le future elezioni federali secondo una coerente continuità.
Invano, in molte Assemblee di Pronti al Cambiamento, ho chiesto di presentarci ai club in tutta Italia con Marzio Innocenti quale Leader e prossimo Candidato per costruire insieme ai Presidenti delle Società, insieme ai tecnici ed ai rappresentanti dei giocatori, il nuovo programma.
Con in mano questa idea di cambiamento, ho chiesto di ascoltare le loro istanze affinché il nuovo programma di Marzio, fermo restando i principi cardine, possa essere attualizzato e reso flessibile, secondo le multiformi esigenze territoriali, per condividere attese e necessità della base.
Per essere leali trasparenti con i club ho sempre sostenuto che occorra metterci la faccia perché gli impegni che si prendono devono fondarsi su persone che si guardano, si rispettano e che decidono di mettersi insieme in cammino.
Questa linearità di percorso, che vede Marzio Innocenti come Leader e Candidato, ma di più, come garante della direzione che si chiede di prendere insieme, ad un certo punto non l’ho trovata in Pronti al Cambiamento.
Devo prendere atto che l’Associazione o, meglio, parte di essa che non so se sia effettivamente maggioritaria, pensa invece che sia più utile una ricerca di strategie diverse, ritenute, secondo me a torto, più raffinate, di ricerca al momento opportuno di un candidato alle prossime elezioni federali, seguendo il criterio degli accordi e delle strategie e quindi delle scelte che meglio possano portare al risultato di vincere le elezioni.
Non condivido questo cambio di rotta, mi appare fumoso, credo che la mancanza di un leader candidato non consenta quella trasparenza e fiducia necessaria agli elettori per convincersi a condividere il progetto proposto.
Penso altresì che questi tatticismi, oltre a non essere in linea con ciò che ci ha spinto a fondare Pronti al Cambiamento, si prestino alla tentazione di trovare, comunque, delle alleanze, anche incompatibili con il programma che si vuol realizzare, pur di arrivare al risultato.
L’interesse di Marzio, mio e di tutti coloro che sostengono il suo progetto è quello di provare a cambiare il Rugby italiano, non quello di sedersi in una poltrona, dunque le strategie, secondo me, devono andare in questa direzione, vincere le elezioni per cambiare e non, come mi sembra voglia Pronti al Cambiamento, fare di tutto, anche accantonare il proprio riferimento, pur di vincere.
Peraltro sono convinto che quella che si crede essere la strategia migliore di avere il candidato ad hoc nel momento utile potrebbe essere vista nel mondo dei rugbysti come l’attesa del carro, battezzato come vincente, sul quale salire.
Credo anche che molti Soci la pensino come me, ho persino pensato e richiesto di provare in un’assemblea di trovare un ricompattamento con una nuova votazione, considerando la precedente, pur se formalmente corretta, non rispondente alla volontà della maggioranza degli iscritti e non solo dei presenti, ma riconosco che non avrebbe nessun senso perché comunque una separazione profonda si è creata e le visioni non sono compatibili.
Ne prendo atto e dunque mi dimetto da Pronti al Cambiamento.
Voglio rassicurare tutti gli amici che l’impegno di Marzio, sostenuto da molti altri che tengono al futuro del rugby, come me, continua e la Sua candidatura alle prossime elezioni federali, peraltro già comunicata in svariate occasioni, troverà anche un clima diverso da quello recente, accadrà che la dialettica, anche aspra, sarà solo un confronto d’idee per il bene del rugby tra persone che hanno la sana abitudine di mettere la faccia a sostegno dei progetti e dei programmi perché essere chiari, leali e trasparenti è un valore che ancora conta nel nostro mondo ovale!

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