Sono stati tre giorni molto intensi quelli vissuti al Carlo Androne di
Recco con l'HAKA RUGBY GLOBAL CAMP (19, 20 e 21 giugno), che ha visto sul campo
tanti giovanissimi ruggers, per l'occasione in divisa nera con la felce come
dei veri piccoli All Blacks. A seguirli e a farli sudare un bel po', un
eccezionale team di coach neozelandesi: Regan Sue, vecchia conoscenza e pezzo
di storia della Pro Recco Rugby e per tante stagioni protagonista nei nostri
campionati prima da giocatore e poi da allenatore, i suoi figli Keanu e Khyam,
che vestono la maglia rispettivamente di Viadana e Medicei e che da piccoli
avevano mosso i primi passi ovali proprio a Recco, e l'All Black Sam
Tuitupou, supportati da Bronwyn Sue.
Lo staff ha lavorato sulla motricità, sui fondamentali del rugby e sui
valori dello sport e ha portato sul campo un assaggio di cultura Maori,
insegnando ai ragazzi usanze piene di onore e forza e, naturalmente, la Haka,
la danza di guerra che gli All Blacks hanno reso famosa in tutto il mondo.
Tra i 31 partecipanti, che non si sono risparmiati nonostante il gran caldo
e hanno vissuto appieno un'esperienza sportiva e di gruppo di grandissimo
spessore, spicca la piccola Miriam, l'unica femminuccia a prendere parte al
camp che, da Alessandria e iscritta insieme al fratello, ha portato sul campo
tutta la sua grinta, senza avere paura di nessuno. Del resto, come ha detto
Andrea (9 anni da compiere): "papà… ma lo sai che sul campo noi siamo
tutti fratelli?".
(foto di Luigi Galli)
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