L'udinese
Antonio Rizzi protagonista con la maglia numero 10 della grande impresa azzurra
agli ultimi Mondiali Under 20.
C'è anche un udinese
tra i principali protagonisti della grande impresa che la Nazionale italiana
Under 20 ha compiuto ai recenti Mondiali di categoria conclusisi domenica a
Tbilisi, in Georgia.
Antonio Rizzi, classe
1998, prodotto del vivaio cittadino, è stato per tutta la rassegna iridata il
titolare indiscusso della maglia azzurra numero 10. Con le sue ottime medie
dalla piazzola e un concreto lavoro in cabina di regia ha guidato
magistralmente in campo la formazione allenata da Alessandro Troncon verso uno
storico ottavo posto nel ranking mondiale (mentre la Nazionale maggiore langue
al 15esimo). Un risultato che avrebbe potuto essere ancora migliore. “Abbiamo
perso due partite di un punto, quando sembrava ormai che le avessimo in pugno”,
racconta lo stesso Rizzi, alludendo ai match con Scozia e Galles, quest'ultima
finale per il settimo-ottavo posto.
“In ogni caso –
continua - abbiamo centrato il miglior
risultato di sempre di una formazione italiana a questi Mondiali e ne siamo
orgogliosi. Personalmente, dopo un 6 Nazioni un po' sottotono, ho riacquistato
fiducia e sono riuscito ad esprimermi a buoni livelli”. Nei calci piazzati Rizzi
è riuscito a tenere una media del 86 per cento, molto vicina agli standard dei
migliori specialisti mondiali. Il suo segreto? Ore e ore ad allenarsi alla
piazzola e una piccola “liturgia” che ripete quando si approssima a calciare,
per isolarsi dall'ambiente circostante e trovare la necessaria concentrazione.
“Ripeto come un mantra la parola ice, ghiaccio in inglese”, confida.
Un rituale che gli ha
trasmesso qualche anno fa il suo amico e mentore Ian Mc Kinley, il fuoriclasse
irlandese, oggi naturalizzato italiano, che per un paio di stagioni fu la guida
in campo e fuori della Leonorso Udine. Il “rugbysta con gli occhiali” era
ritornato allo sport agonistico proprio con il club bianconero, dopo che un
infortunio di gioco lo aveva privato della funzionalità di un occhio
stroncandone momentaneamente la promettente carriera con il Leinster di Dublino
e la nazionale irlandese. Solo l'utilizzo di particolari occhiali, disegnati
proprio per gli sport di contatto, e l'esperienza alla Leonorso gli hanno
consentito di riprendere il treno verso l'alto livello. Ora Mc Kinley gioca,
anche lui mediano di apertura, alla Benetton Treviso ed è nel giro della
Nazionale italiana maggiore. Antonio lo segue a ruota, perché anche lui ha
ovviamente nel mirino la maglia numero 10 della Nazionale di Conor O' Shea. Nel
frattempo, il giovane Rizzi, reduce dalle fatiche iridate, resterà in vacanza a
Udine dalla famiglia per due settimane (in programma anche un breve viaggio in
Spagna con gli amici) prima di riprendere la preparazione in vista della nuova
stagione. Rumors piuttosto insistenti lo vogliono alla corte del
Petrarca Padova, uno dei club più blasonati d'Italia, nel campionato
d'Eccellenza.
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