Nella notte
di ieri si è spento Giancarlo
Lippi, una delle colonne del rugby fiorentino che ha fatto la storia del
movimento rugbistico che fa capo al Padovani. Classe 1930, azzurro con la
Nazionale A, ha vestito la maglia gigliata del Cus Firenze dal 1947 diventando
in breve uno dei giocatori simbolo per la Toscana della palla ovale con
all’attivo anche una stagione nel Livorno Rugby.
Imprenditore
di successo, da quando ha lasciato l’attività agonistica e fino a quest'ultima
stagione con I Medicei, ha continuato a seguire con passione l’evoluzione del
rugby fiorentino dimostrandosi sempre disponibile nel supportarlo e stimolarlo.
Aver potuto condividere con lui la gioia delle due promozioni appena
conquistate è uno dei migliori obiettivi che le nostre squadre possano vantare.
A Giancarlo
va un sentito ringraziamento per quello che ha fatto e alla famiglia
l’abbraccio da parte di tutti coloro che si identificano nei valori che lui
stesso rappresentava. Rugby Club I
Medicei e Firenze
Rugby 1931 saranno presenti in forma ufficiale alle esequie che si
terranno domani venerdì 23 giugno alle 16.00 presso il Duomo di Fiesole
(cattedrale di San Romolo) in Piazzetta della Cattedrale 1 a Fiesole.
Qui di
seguito il messaggio di cordoglio del presidente del Rugby Club I Medicei,
Giacomo Lucibello:
“Se il rugby
è uno sport da gentiluomini lui ne era sicuramente uno dei più grandi
interpreti. Un grande rugbista, un grande gentiluomo. Generoso, spigoloso nel
momento giusto, ma sempre disponibile ad ascoltare e sempre presente nei
momenti più difficili. Con lui abbiamo condiviso difficoltà, ma anche tante
gioie, non ultima quella di poche settimane fa dell’arrivo in Eccellenza.
Proprio lui in questa stagione era stato bravo a metterci tutti intorno ad un
tavolo per fare programmazione insieme. Un uomo che a 87 anni aveva ancora una
precisa visione del futuro con la voglia di costruire qualcosa e che era
entrato nella grande famiglia de I Medicei essendo stato uno dei primi a
credere in questo progetto. Giancarlo lascia qualcosa in ognuno di noi e sarà
presente con noi in tutto quello che faremo nel futuro attraverso la sua
visione imprenditoriale dello sviluppo del rugby."
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