(di Davide Pelizzari)
In un periodo nel quale la rassegnazione e
l’esclusione sono un realtà sempre più diffusa e non solo percepita, in un
periodo nel quale troppo spesso i “valori sociali” sono dichiarati solo
verbalmente per personali opportunistiche strumentalizzazioni, in un periodo
nel quale per i “media” lo sport è sempre più solo calcio, rari sono gli esempi
in cui una società sportiva propone qualcosa che va oltre alla sua missione
agonistica, qualcosa ad alta integrata responsabilità sociale.
Sono queste alcune delle ragioni per le quali
non può passare inosservata l’ultima iniziativa della Rangers Rugby Vicenza:
partecipare al bilancio partecipativo 2017 del Comune di Vicenza.
Obiettivo è quello di dotare la città, il
quartiere Ferrovieri e il Parco Retrone di una innovativa area sportiva
attrezzata ad uso pubblico, in grado di creare una zona di aggregazione
attrattiva non solo a livello locale ma anche per i fruitori del parco e degli spazi
contermini in piena sintonia con la nomina di Vicenza città Europea dello Sport
e con l’ambizione che, verificata la funzionalità del progetto, aree simili
potranno essere realizzate anche in altri spazi verdi pubblici comunali.
La realizzazione di una zona ludico-sportiva
attrezzata all’aperto, di libero accesso, dotata di una vera e propria
palestra, di una pista per la corsa veloce e di un campo da pallavolo in
un’area attualmente incolta, abbandonata e soggetta a degrado è un altro
aspetto importante del valore del progetto integrato dall’impegno della società
che potrà occuparsi anche della manutenzione ordinaria e salvaguardia delle
attrezzature in quanto limitrofa agli esistenti campi destinati al rugby. Tutto
ciò per una comunità non rassegnata che potrà beneficiare di impianti e
attrezzature che resteranno accessibili a tutti integrando quindi il Parco
Retrone di un alto valore aggiunto sociale anche per i suoi evidenti obiettivi
inclusivi.
Proprio la presenza della società sportiva e
dell’area del Parco Retrone danno in dotazione al progetto una grossa
potenzialità per diventare una vera palestra pubblica con ambizioni di essere
un prototipo per interventi similari, come nel futuro Parco della Pace, o in
una zona di parco Querini o magari anche in Campo Marzio da non confondere con
i classici “percorsi vita” generalmente poco utilizzati e spesso decadenti,
perché sono previste vere e proprie stazioni fitness a servizio di tanti
cultori del benessere fisico, che comportano per la loro importanza un rispetto
di fatto; inoltre la vicinanza con gli istituti scolastici della zona e con
altre aggregazioni comunitarie potranno garantire una utenza diffusa e le
attrezzature e gli spazi contermini potranno essere utilizzati liberamente non
solo da semplici cittadini e frequentatori del parco ma anche da atleti delle
società sportive presenti in zona al fine anche di diventare quindi un luogo di
aggregazione importante per eventi che potranno essere ivi organizzati.
E’ una iniziativa nuova, una scommessa da vincere,
un possibile vero buon esempio di civiltà cittadina diffusa ed inclusiva.
Diamo-ci una mano! Ne abbiamo bisogno tutti.
Lucio Zaltron
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