Firenze Rugby 1931 - Nel nome di
Francesco: il Torneo Borelli visto dai piccoli
Under 6 e
Under 8 tra curiosità, gioco e meraviglia.
11° Torneo
Francesco Borelli Trofeo Toscana Aeroporti. Ph. Bess Melendez
UNDER 8 - Entrare al Ruffino Stadium Mario Lodigiani in questo sabato 3 giugno è come
ritrovare un vecchio amico, nella memoria e sul campo. Entrare al campo
in questo sabato mattina vuol dire trovarsi davanti bambini provenienti
da varie parti d'Europa. Hanno dormito nelle tende messe a disposizione e
l'alba li ha sorpresi presto in questo caldo fine settimana di giugno. Gli
Irlandesi e i Corsi si sono alzati e stanno facendo colazione, mentre
qualcun altro si lava i denti al rubinetto a bordo campo.
Il Borelli è
il Borelli per tutti, ma soprattutto per i padroni di casa che danno
l’anima per la buona riuscita della manifestazione tutti insieme, giocatori,
genitori e pubblico in memoria di un amico.
E il Torneo
Borelli Trofeo Toscana Aeroporti è il Borelli anche per i bambini che, seppur
piccoli, vivono l’evento come qualcosa di importante, una tappa fondamentale
nella loro stagione. La maggior parte di loro, seppur giovanissimi, ha già
vissuto questa esperienza almeno una volta in precedenza ma anche quest’anno la
attendono impazienti, consapevoli dell’importanza dell’evento.
Non è usuale
per loro vedere le tende montate nel piazzale di fronte al campo e non è usuale
incontrare dei coetanei provenienti da altre nazioni; così l’allenatore Corso
che traduce in francese le regole che l’arbitro ricorda prima della partita è
qualcosa di unico, che rimarrà stampato nella loro memoria.
Siamo
all’undicesima edizione e la nostra Under 8 si presenta ai nastri di partenza
con due compagini divise in altrettanti gironi. Le squadre presenti (tra le
altre l’ Unione Rugby Capitolina Roma, il Gispi Prato, la Nuova Roma Rugby,
Rugby Etruschi Livorno, Club Sportivo Scandicci, il Livorno Rugby 1931) sono
forti ed agguerrite, e questo rende la festa ancora più bella e
avvincente.
Dopo la prima
fase, difficile e combattuta, e il terzo tempo, arriva il momento di rilassarsi
un po'. Una siesta divertita anima il post pranzo: chi si riposa all'ombra, chi
stende le casacche bagnate dei bambini, chi balla sugli spalti al ritmo della
musica di sottofondo. Non si stacca la spina però, perché subito arrivano le
fasi finali e un secondo posto che riunisce le due squadre sotto la stessa
coppa.
Una giornata
che fa bene e che si conclude, come spesso capita in questi frangenti, dopo
cena, con i bambini che hanno ancora la forza di correre dietro a un pallone e
divertirsi. Una giornata che fa bene, e che suona come un saluto a un vecchio
amico.
Testo e Foto
di Tommaso Martinoli
UNDER 6 - L'occasione è di quelle straordinarie, l'emozione e l'energia che di
respirano in campo, e non solo, già da sabato sono uniche. Domenica mattina i
nostri piccoli guerrieri si presentano con insolito anticipo per partecipare al
torneo in casa, il Torneo Borelli. La curiosità, lo stupore e l'eccitazione sui
volti dei bambini è difficile da descrivere con semplici parole: il campo in
cui sono soliti allenarsi è gremito di atleti provenienti da ogni dove, il bar
pullula di gente, la mensa è operativa, fra gli stand presenti diverse
magliette del Torneo con la foto di Francesco, genitori volontari attivi fuori
e dentro i campi. Inevitabile per i nostri nani non avvertire la
straordinarietà dell'evento e lo dimostrano in campo, nonostante un clima
torrido che il campo sintetico non acuisce. Sul terreno di gioco come sempre e
più di sempre incarnano i valori del rugby che Franki rappresentava in
campo e fuori al massimo. A turno un po’ tutti i nostri ragazzi nelle varie
partite hanno integrato la compagine Corsa giocando con i nuovi compagni come
se si conoscessero da sempre. Una menzione finale alla società e a tutti i
volontari che hanno contribuito alla realizzazione di questa edizione della
Festa per Francesco che insieme a Sonia sicuramente saranno stati contenti di
vederci sudare, emozionare, lavorando, tifando, pensando e, in qualche caso,
piangendo ricordando...
Testo di
Manfredi Tozzi / Foto di Marco Limbardini
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