L’antica città romana
di Capua, ora Santa Maria Capua Vetere, ha vissuto importanti, storici ed anche tragici momenti, ed anche i Gladiatori
hanno contribuito a scrivere pagine di storia. Ora i Gladiatori non ci sono
piu’ ovviamente, in compenso i ragazzi del Rugby Clan sono i nuovi combattenti,
quelli che difendono i colori gialloblù del club capitanato dal dott. GIUSEPPE
CASINO, che ha seguito con tanta attenzione le vicende del suo team: “ Proveniamo
da un campionato di C1 dove il CUS Catania ha dimostrato di essere la squadra
piu’ attrezzata – conferma infatti il dirigente campano - personalmente ho potuto seguire tutte le
partite del Rugby Clan, sia quelle casalinghe che quelle fuori casa, e devo
confermarti che gli etnei sia per migliore organizzazione, che per le migliori
risorse a disposizione, ha dimostrato di essere la formazione che meritava di
ottenere la promozione. Ho comunque un rammarico, in quanto sono convintissimo
che noi siamo piu’ forti di loro. Il risultato ottenuto sui catanesi, a nostro
favore per 13/12, è bugiardo. Quella era stata una partita dominata dal nostro
gruppo e il risultato sarebbe potuto evidenziarsi in modo ben diverso.
(Giuseppe Casino, grande appassionato di rugby, massimo dirigente del club campano)
Quella partita la giocammo in campo aperto,
meritandoci ampiamente l’affermazione di giornata, oltretutto proprio in quel
test ci venirono a mancare parecchi titolari. Purtroppo questo è un problema
atavico per la nostra squadra, e spesso siamo stati costretti drammaticamente a
cambiare ogni domenica la formazione. Mediamente a partita almeno tre atleti purtroppo
durante questo recente campionato di Serie C1 non sono potuti scendere in campo
per impegni di lavoro. “
CLAN AMMAZZAGRANDI,
quindi. Prerogativa unica per il Rugby Clan ci dice CASINO, in quanto anche
negli anni precedenti il team della provincia di Caserta vinse con la squadra
che poi fu promossa in Serie B, come il NapoliAfragola, ed in entrambe i
confronti programmati, e l’anno ancora precedente fu il Lecce a cadere sul
campo campano, così è stato anche quest’anno con il CUS Catania.
“ Insomma credo proprio che siamo pronti per
compiere questo attesissimo salto di qualità – afferma GIUSEPPE CASINO – ma rimane
il problema di avere si a disposizione
una marea di ragazzi, compresi i piu’ piccoli a completare le altre categorie
giovanili, poi alcuni seguono la trafila
delle accademie e, nell’età piu’ critica dei diciotto anni, li perdiamo per
varie ragioni. Impegni di studio e soprattutto di lavoro sono determinanti in
questo caso; per esempio ora due dei nostri giovani atleti sono in procinto di
partire per l’Australia per la mancanza di lavoro in Italia.
(una immagine tratta dal test di C/1 tra Rugby Clan e Tigri Baria - foto di Michelle Ienco)
Noi, in ogni modo,
siamo in grado di presentare uno staff
tecnico di primordine, con Annibale Fusco in prima linea, il quale gestisce un
poco tutto il settore, mentre gli altri allenatori sono tutti giovani, quasi
tutti con buona esperienza nelle scienze motorie. Una esperienza che mettono in
pratica facendo conoscere il nostro movimento ai giovani delle scuole della
zona, e con almeno tre o quattro Istituti Comprensivi, propagandando percio’ il
rugby sia con gli alunni delle elementari che con quelli delle medie.”
In questo periodo al
Rugby Clan è giunto il momento del rinnovo degli incarichi, e poi ci sarà la
classica presentazione del nuovo organigramma del club.
(Gli Under 14 del Rugby Clan, fiore all'occhiello del club casertano)
“ Personalmente posso
ritenermi molto soddisfatto anche del lavoro portato avanti dalle nostre
squadre giovanili, soprattutto con gli Under 14, e quest’anno contiamo con
l’innesto di qualche ragazzo che passerà di età, tenteremo nei barrages della
Under 16 di inseririci nel Girone Elite. Questa è la base per la nostra
Società, e senza dubbio anche per gli altri club, ed è proprio in queste
categorie che bisognerebbe avere maggiori input e agevolazioni. E’ da qui che
iul rugby muove le pedine. “
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