mercoledì 14 giugno 2017

CONOSCIAMO IL NEO ACQUISTO BIANCOVERDE NASI MANU 
Takave Liukanasi Manu, per tutti Nasi. Marito e padre di una bambina di appena sette settimane. Neozelandese di origini tongane è nato il 15 agosto 1988, pesa 118 kg ed è alto 190 cm. Flanker o numero 8 ha tra le sue caratteristiche principali la prestanza fisica che gli permette di essere un potente ball carrier dalle ottime qualità tecniche. Inoltre la sua esperienza internazionale e l’aver rivestito il ruolo di capitano lo rendono un atleta dotato di una forte leadership.
La carriera professionistica di Manu comincia nel 2007 a Christchurch con la maglia dei Canterbury, con i quali va in meta già all’esordio nella Air New Zealand Cup contro i Counties Manukau. In quello stesso anno con la nazionale neozelandese U.19, allenato dal nostro head coach Kieran Crowley, vince il campionato mondiale giovanile.
Nella stagione successiva viene presto selezionato dai Crusaders prendendo parte al Super 14 ed aggiudicandoselo a soli 19 anni (in quella squadra giocavano Dan Carter, Richie McCaw e Kieran Read quest’ultimo attuale capitano degli All Blacks facente ancora parte della franchigia rossonera neozelandese, ndr)
Due volte campione della Mitre 10 Cup nel 2010 e 2011 con i Canterbury, Manu viene poi scelto dagli Highlanders con i quali gioca sino al 2015 riuscendo a battere in finale contro ogni pronostico gli Hurricanes e vincendo così, da co-capitano ed insieme al futuro compagno di squadra Marty Banks, il Super Rugby.
Al termine di quella stagione Manu lascia gli Highlanders per trasferirsi ad Edimburgo, franchigia scozzese con la quale ha giocato sino alla stagione appena conclusa. Nasi, arrivato a Treviso a fine maggio, si è già innamorato della città.

Come sono andate queste prime settimane di allenamento?
“Sono molto contento di essere arrivato qui, staff e compagni mi hanno accolto benissimo facendomi sentire subito parte del gruppo. Il nostro team manager Ceccato mi ha seguito veramente in tutto essendo di grande aiuto per me e la mia famiglia. Il pre-stagione procede nel miglior dei modi, ho trovato veramente un’ottima cultura del rugby, i ragazzi si allenano con estrema serietà e si lavora intensamente durante tutto il giorno; c’è da dire però che non ho mai sofferto così tanto il caldo in vita mia” (sorride Manu, ndr)

Cosa ti aspetti da questa stagione?
“Ho scelto il Benetton Rugby per diversi motivi: il primo è perché ero allettato dall’idea di essere allenato nuovamente da Crowley, lui mi conosce sin da quando ero piccolo. Inoltre ho parlato anche con Filo (Nasi è cognato di Filo Paulo, ndr) mi ha detto che il club sta lavorando per crescere e lo sta facendo nella giusta maniera ed infine era arrivato il momento di trovare una nuova sfida personale per cui sono grato al direttore sportivo Pavanello ed a tutto il Benetton Rugby per avermi dato questa possibilità. Spero di giocare il più possibile e fare del mio meglio con la maglia biancoverde così da aiutare la squadra a fare dei passi in avanti.”

Come ti descriveresti fuori e dentro il terreno di gioco?
“Nel tempo libero mi piace stare con la mia famiglia e nuotare, noi che proveniamo dalle isole del Pacifico siamo così. Inoltre ultimamente ho scoperto la passione per i video, ne faccio veramente di divertenti. In campo invece mi definisco un giocatore molto fisico probabilmente è per questo motivo che ho rimediato alcuni infortuni nella mia carriera”

Tra le doti possiedi anche quella di essere un leader.
“Si, è vero in passato mi è capitato di essere il capitano dei club in cui ho giocato, ma quando arrivi in nuova squadra è diverso. Qui ci sono già dei leader, non puoi arrivare ed importi, piuttosto cercherò di trasmettere le mie idee dentro e fuori dal campo tramite le mie azioni ed i miei comportamenti”

Quest’anno nel tuo ruolo ci sarà un’alta competizione, cosa pensi a riguardo?
“Penso che la competizione all’interno di una squadra sia tra le cose più positive che possano esserci, ogni giorno sei costretto ad allenarti meglio degli altri e se non lo fai sai che c’è chi prenderà il tuo posto. Tutti i migliori team hanno all’interno della propria rosa un’alta competizione e personalmente ho dato del mio meglio nei momenti di maggior rivalità in squadra”

Infine oltre a coach Crowley conosci anche Marty Banks, cosa puoi dirci di lui come giocatore? Vi siete sentiti ultimamente?

Conosco Marty da diverso tempo, sia io che mio fratello abbiamo giocato insieme a lui. A vederlo non diresti mai che è un giocatore di rugby ma posso assicurare che è veramente forte, un gran calciatore con un’ottima visione di gioco, tutto ciò che serve in Guinness PRO12 per cui credo che farà bene. L’ho sentito qualche giorno fa mi ha detto che non vede l’ora di arrivare a Treviso”

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