Poteva essere un Successo e… lo è stato! A coronamento
di un Campionato Nazionale
Universitario partito sotto auspici non certo favorevoli.
Infatti, per una serie di contrattempi contingenti, la formazione del CUSBologna si è ritrovata a partire con soli 7 giocatori, rispetto ai canonici 12 componenti.
Un viaggio avventuroso su un mezzo divenuto “abbondante” con i suoi 9 posti, che li ha visti attraversare tutto lo Stivale per giungere al traghetto calabrese dal profetico nome di Caronte che li ha tradotti sull’Isola, direzione Catania.
Infatti, per una serie di contrattempi contingenti, la formazione del CUSBologna si è ritrovata a partire con soli 7 giocatori, rispetto ai canonici 12 componenti.
Un viaggio avventuroso su un mezzo divenuto “abbondante” con i suoi 9 posti, che li ha visti attraversare tutto lo Stivale per giungere al traghetto calabrese dal profetico nome di Caronte che li ha tradotti sull’Isola, direzione Catania.
Una due giorni massacrante, tra partite disputate al di sopra di ogni
aspettativa tecnica e fisica, il tifo riservato alle compagini CUSB di altri
sport, il gemellaggio con i CUS Rugby di altre città, serate meno brillanti di
altre passate, con la consapevolezza che il giorno dopo sarebbe stata durissima
ma si doveva rendere al massimo, un massaggiatore disponibile a “curare” fino a
tarda notte, consapevole dello sforzo profuso.
Partite vinte, partite “quasi” perse, altre proprio perse, ma sempre a testa alta e con le plateali congratulazioni di avversari e pubblico presente, fino al miglior piazzamento possibile, nella seconda giornata di gare.
L’ultima serata, meno festeggiata e sfruttata del solito causa la stanchezza ed i dolori che, calata la tensione delle gare, non venivano sopite neppure dalla birra.
Partite vinte, partite “quasi” perse, altre proprio perse, ma sempre a testa alta e con le plateali congratulazioni di avversari e pubblico presente, fino al miglior piazzamento possibile, nella seconda giornata di gare.
L’ultima serata, meno festeggiata e sfruttata del solito causa la stanchezza ed i dolori che, calata la tensione delle gare, non venivano sopite neppure dalla birra.
Una breve notte per riposare, una colazione e si riparte per il lungo caldo
infinito ritorno verso Bologna tra traffico e battute di spirito, spesso
indirizzate ai compagni che hanno “paccato” più o meno volutamente, chiacchiere
su episodi successi in questo tour de force e la crescente
consapevolezza di aver realizzato qualcosa al di fuori del comune, qualcosa che
rimarrà dentro nei ricordi indelebili dei partecipanti.
Arrivano alcuni messaggi, alcune telefonate, le notizie si intrecciano a volte contraddittorie, si parla di Nazionale, di convocati, di nomi che prima vengono indicati e poi smentiti… insomma si arriva a notte fonda a destinazione ed ancora nulla è chiaro.
Arrivano alcuni messaggi, alcune telefonate, le notizie si intrecciano a volte contraddittorie, si parla di Nazionale, di convocati, di nomi che prima vengono indicati e poi smentiti… insomma si arriva a notte fonda a destinazione ed ancora nulla è chiaro.
Il giorno seguente l’ufficializzazione:
2 giocatori che hanno difeso a Catania i colori del CUSB sono convocati dalla Nazionale Seven per disputare il Torneo Internazionale Roma Seven, primo in Italia e quarto in Europa per importanza e prestigio.
Il rammarico per il terzo componente che nella ridda di voci iniziali pareva tra i convocati, ma vera soddisfazione per il Rugby Bologna 1928 che vede due dei suoi migliori atleti coronare questo splendido campionato con un riconoscimento Nazionale, dopo aver sfiorato la promozione in Seria A.
2 giocatori che hanno difeso a Catania i colori del CUSB sono convocati dalla Nazionale Seven per disputare il Torneo Internazionale Roma Seven, primo in Italia e quarto in Europa per importanza e prestigio.
Il rammarico per il terzo componente che nella ridda di voci iniziali pareva tra i convocati, ma vera soddisfazione per il Rugby Bologna 1928 che vede due dei suoi migliori atleti coronare questo splendido campionato con un riconoscimento Nazionale, dopo aver sfiorato la promozione in Seria A.
I migliori complimenti vanno pertanto ai convocati:
Martino Maria Neri e Federico Soavi (Rugby Bologna 1928)
Martino Maria Neri e Federico Soavi (Rugby Bologna 1928)
Ma sicuramente anche agli altri componenti della spedizione:
Edoardo Bernabò, Manfredi Ragaglia, Giovanni Sanna, Filippo Schiavone (Rugby Bologna 1928)
Dylan Donati (Romagna Rfc)
Per la serietà, la dedizione, il cuore mostrati durante questa splendida avventura.
Per me è stato un onore accompagnarvi.
Claudio Soavi
Per la Cronaca la Finale del rugby 7’s dei Campionati Nazionali
Universitari giocati a Catania è stata vinta (19/14) grazie ad una meta tecnica
nei tempi supplementari dal CUS Parma sul CUS Milano. (rr)
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