IV CIRCOLO BENEVENTO VS
TIGRI BARI 0/52.
Non c’è stata storia! Il Bari fa davvero sul serio e sbaraglia il pur volenteroso team sannita. I biancorossi stravincono fuori casa e si aggiudicano il primo posto nel girone davanti alla Partenope Napoli, vincitrice sul campo della franchigia pugliese Wilders.
(L'entrata in campo a Benevento del IV Circolo e Tigri Bari)
Dario Stellato, head coach del
Bari:” C’era voglia di riscatto dopo la battuta d’arresto subita all’Albricci
di Napoli con i partenopei. Il quarto Circolo mai domo per tutta la partita ma
la voglia di vincere dei nostri ragazzi ha creato la differenza sull’organizzazione
del collettivo in campo sia in attacco che in fase difensiva. Grande la
prestazione di diversi atleti a livello individuale, ma il collettivo ha fatto
la differenza.”
(Un momento della contesa - foto del IV CIRCOLO BN)
Ma quello che obiettivamente quest’anno si fa sentire è l’ampiezza della rosa messa a disposizione dei tecnici. Oggi (ieri per chi legge n.d.r.) infatti si è vista una mischia di altissimo livello tecnico e le assenze dei piloni Ippolito, Longo, Cataldo, del britannico Jack Dall’Occo, della seconda linea Portincasa e del mediano Castro, non si sono fatte sentire. Ora è proprio un gruppo granitico e compatto.
Il Bari dovrà attendere, per
partecipare alle semifinali, la vincente tra il IV Circolo Benevento ed il
Ragusa, seconda qualificata nel girone siciliano. Nel caso di finale incontrera’
la vincente dell’altra semifinale tra Palermo e Partenope Napoli, la vincente
approderà direttamente in Serie B. Prossimo turno quindi 5 maggio. La Formazione
del Bari scesa in campo a Benevento era composto da Scarano, Daddario, Pastore (cap),
Ciffo, Sebastiani, Castiello, Minardi, Dominguez, Pacello, Veronico, Cervelli,
Buonfantino, Lupo, Cappelletti, Cassinese.
In seguito sono subentrati dalla panchina Valerio, Antonelli, Marchetta,
Giaquinto,Cisaria e Guglielmi. A Benevento sono andati in meta Sebastiani ,
Castiello e Pastore (doppiette), Minardi, Scarano (una ciascuno), completate da
ben nove trasformazioni dell’argentino Minardi. (C.V.)
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