Quattordicesimo turno di campionato e, messa da parte l’amarezza per la sconfitta interna subita sette giorni fa ad opera del Lecco (18-12), l’Amatori Rugby Capoterra, domani (si inizia alle 15:30) è attesa dalla nuova fatica impostale dal calendario della serie B, ovvero cercare punti e vittoria nella trasferta in casa della Pro Recco Rugby.
Gara importante, sia
per la classifica, ma anche per il morale del gruppo che, dopo la bella prova
dimostrata domenica contro la vicecapolista, vorrebbe ritrovare, in Liguria,
anche il successo per riprendere a correre in campionato: allontanare il Rugby
Rho che insegue a soli 3 punti di distanza (32) e magari avvicinare Bergamo che
la precede a quota 46 (35 punti Capoterra).
(Foto dal test fra Capoterra e la capolista ed imbattuta Piacenza)
Si gioca contro la penultima della classe. Pro Recco finora ha incassato 17 punti e in 13 gare giocate ha ottenuto 4 vittore e ben 9 sconfitte. Potrebbe essere una squadra alla portata del XV allenato da Juan Manuel Queirolo, che all’andata si impose facilmente, al comunale, con il punteggio di 62-5, ma pur avendo i numeri dalla sua parte l’Amatori è consapevole del fatto che contro la penultima della classe non sarà certo facile. Al Carlo Androne di Recco ci vorrà la concentrazione e la cattiveria giusta per mettere in difficoltà un avversario che avrà dalla sua il fattore campo e la disperazione della squadra, in campo senza avere nulla da perdere, per dare del filo da torcere al Capoterra.
(Immagine da un precedente test fra Amatori Capoterra vs Pro Recco)Coach Queirolo è questo che ha chiesto, al gruppo, nel corso del lavoro in settimana ricordando loro quanto di buono è stato fatto in occasione della gara contro Lecco.
IL COACH
“Quella
giocata contro Lecco è stata indubbiamente una bellissima partita – ricorda il
tecnico argentino del Capoterra. – Siamo stati indubbiamente dominatori del
gioco, purtroppo non del tabellone finale”.
Peccato perché battere Lecco avrebbe avuto il duplice scopo di muovere la
classifica e dare tanto entusiasmo al gruppo in vista del rush finale del
torneo?
“Sicuramente. Allo
stato attuale quello che contano sono i risultati e, soprattutto i punti. Siamo
in una situazione nella quale ci troviamo lontani dalla vetta e credo che d’ora
in poi si debba lottare per fare il maggior numero di punti e, in particolare
cominciare a lavorare in vista della prossima stagione”.
Ma è prematuro fare bilanci però…
“È una stagione dove
ho visto dei miglioramenti, ma senza un numero 10 adeguato e i tanti infortuni
che ci hanno falcidiato, abbiamo faticato tantissimo. Ora l’unico obbiettivo
che ci rimane è quello di chiudere il campionato nel miglior modo possibile.
Per questo in settimana ho chiesto ai ragazzi di aumentare sia l’impegno che
l’intensità di gioco e cercare di costruire una buona prestazione di domenica
in domenica in modo da essere pronti e carichi in vista del prossimo torneo”.
(Mattìa Aru, mediano di apertura e "cecchino" del club isolano)
Gare che in futuro saranno sempre più difficili nonostante la classifica?
“Certamente. Con il
fatto che non abbiamo obbiettivi mirati, ora la nostra motivazione è solamente
quella di costruire gioco, ripeto, in vista del prossimo anno. Poi ci dobbiamo
scontrare con avversari agguerriti. Squadre coinvolte sia nella lotta per
salire di categoria o altre inserite nel gruppo di squadre che faranno di tutto
per evitare la retrocessione”.
Pro Recco Rugby fa parte proprio di quest’ultima categoria. E quindi per
domani ci si attende una sfida difficile per il Capoterra?
“Esatto. Giochiamo a
casa loro e pertanto saranno molto duri, combattivi e molto provocatori. Sarà
indubbiamente una partita tosta con ritmi bassi che loro ci vorranno imporre.
Quindi il nostro compito sarà quello di fare il nostro gioco correggere gli
errori e migliorarci sempre più”.
(Un curioso placcaggio dal test Amatori Capoterra vs Bergamo)
Un Capoterra che quest’anno è stata un tantino dottor Jekyll e Mr Hyde.
Nella quale ha alternato belle prove a prestazioni scadenti. Come mai?
“Giusta osservazione.
Questa è una squadra che fatica, soprattutto sotto l’aspetto psicologico. Ogni
volta che abbiamo avuto la possibilità di diventare una grande squadra ci siamo
sempre tirati indietro, incoscientemente.
Quando siamo feriti o aggrediti la
squadra cambia volto e riesce davvero a dare il meglio. Quando invece abbiamo
la possibilità di dare la zampata vincente, in quel caso siamo bravi a perdere
il treno. Tutte cose che ovviamente vanno risolte camin facendo affinchè
possano maturare quanto prima, in modo da far diventare il Capoterra una grande
squadra capace di affrontare qualsiasi tipo di avversario a viso aperto e senza
timori”.
Arbitro: Signor
Lorenzo Pedezzi di Brescia.
(Foto di Angelo Picchetti)








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