mercoledì 26 aprile 2023

RUGBY SEVEN'S/A fine maggio a Verona il torneo internazionale OFFBEAT 7's

 

FRANCESCO BROLIS, ex rugbista milanese, ora residente sul bel lago di Garda, ha poi portato avanti una intensa attività come  preparatore atletico ma soprattutto come allenatore. Ha guidato tecnicamente nel tempo la Scaligera Verona, il CUS Verona, i cadetti del Valsugana Padova, il Brescia e da quest’anno il Bologna di Serie B. Lo stesso, cinquantenne e grande appassionato della palla ovale, ha ideato l’OFF BEAT 7’s di rugby a sette atleti che quest’anno si svilupperà  sabato 27 maggio in una lunga giornata al Payanini Center di Verona, ma intanto Brolis ha festeggiato la terzultima gara di campionato con i felsinei vincendo  a sorpresa in casa del Firenze. Un torneo combattuto, e con qualche team di ottimo livello tecnico.


   (Nella foto Francesco Brolis, al centro, al termine del vittorioso test del Bologna sul Firenze 1931)

“Certo per esempio il Viadana – interviene FRANCESCO BROLIS - è un avversario fuori categoria, e lo ha dimostrato durante tutto il campionato. Anche il Florentia è rispetto agli altri club un gradino piu’ su. NoIi gia’ inizialmente non avevamo certo l’obiettivo promozione nei nostri programmi, stiamo lavorando per il futuro, e sara’ un obiettivo primario piu’ in la nel tempo. Le premesse potevano essere migliori, ma del resto siamo stati stati debilitati da numerosi infortuni e comunque piazzandosi in questa attuale posizione, dal quarto al quinto posto possiamo ritenerci molto soddisfatti.”


  (I numerosi partecipanti alla nona edizione del OFFBEAT SEVEN'S svoltasi l'anno scorso a Mantova)

Nel test dell’andata i gigliati vinsero agevolmente a Bologna, vendetta è fatta!

“ Non la definirei una vendetta – riprende il coach milanese -  in quanto all’andata avevamo giocato male forse intimoriti da chissa’ cosa , insomma quella fu  la nostra peggiore partita dell’anno, e questo attuale Firenze, non era quello che avevamo trovato all’andata,  è migliorato sensibilmente di quello precedente,  e noi nonostante cio’ numericamente e forse anche qualitativamente abbiamo prevalso. Sono estremamente felice di questo per la vittoria del gruppo. Avremo da affrontare nelle due ultime due partite proprio le due squadre piu’ forti del torneo, il Viadana e il Florentia in casa nostra . Oltretutto loro sono divisi da pochi punti ed entrambe tirano alla promozione in Serie A, pertanto non ci faranno sconti, saranno due partite di ottimo livello e potremo chiudere lo stesso Campionsto in modo piu’ che decoroso offrendo al nostro pubblico due partite di livello . Inoltre non solo la seniores, durante tutta questa stagione agonistica,  ha offerto situazioni confortanti, ma anche i cadetti ed il florido settore giovanile hanno regalato ottime prestazioni con risultati veramente confortanti.  Insomma sono convinto che questa stagione  ha creato una buona base di partenza per i prossimi due anni.”


  (Rugby seven's vuol dire anche festa al termine dell'evento)

Ed il 27 maggio, finiti i Campionati Nazionali, l’interesse si rivolgerà almeno in parte al beach rugby, al touch ed ovviamente anche al rugby seven’s.......

“L’anno scorso il nostro OFFBEAT 7’s si  era svolto a Mantova, quest’anno invece  si giochera il 27 maggio a Verona al Payanini Center, in quanto avevamo la necessita’  di puntare sulla qualita’ dell’impianto, puntando su di una proposta di livello.  E’ un impianto sportivo ottimale, utilizzato anche dalla nazionali azzurre.  e continua a migliorare nel tempo. Avremo a disposizione splendidi campi da gioco in erba , un  angolo fisioterapia, assistenza medica per tutta la giriornata, area gym. Insomma è un impianto che come la priorità punta sul il benessere dei giocatori .”

Francesco Brolis di anno in anno organizza questo torneo itinerante, spostando il campo da gioco in diverse zone geografiche del Paese.

“Siamo cinque appassionati di rugby sevens – prosegue il coach meneghino -  e ideologicamente nasce da una mia idea, in quanto questo torneo si gioca tutti gli anni esattamente nella data del mio compleanno, e con questo siamo giunti al decimo anno che l’organizzo.  Per me è il mio bel regalo di compleanno! “

In campo seniores maschili e femminile e juniores , provenienti da dovunque anche se la lista delle squadre partecipante è ancora aperta, comunque saranno presenti il fior fiore del rugby seven anche a livello internazionale con team spagnoli, monegasche e tedesche.

“ Il bello del seven è che anche la squadra piu’ scarsa tecnicamente puo’ confrontarsi nelle eliminatorie  con formazioni piu’ forti,  ma poi alla fine anche le formazioni piu’ deboli tecnicamente  possono confrontarsi con team al loro  livello.”

Da tempo il Rugby Seven’s soprattutto in questo periodo ha offerto eventi di spicco, anche a livello italiano, ma cosa puo’ offrire questo modo di interpretare il gioco con la palla ovale?

“Il sevens è uno sport particolare  - dice appunto BROLIS - in quanto principalmente è diventato uno sport olimpico e per questo motivo dovrebbe esserci la necessità di promuoverlo sempre piu’,  noi come Off beat seven facciamo parte di un gruppo inserito in un’altro formato da appassionati che organizzano simili  tornei, e che in ogni modo  si sono uniti sotto un cappello di un circuito italiano il quale vedrà la sua finale a Colorno, come successe appunto  l’anno scorso.  La FIR in realtà, giustamente o meno, il lavoro che porta avanti  è mirato principalmente a portare avanti piu’ a livello giovanile, e da tempo questo impegno sta dando i suoi frutti. Ovviamente per tutti nascono anche piccoli  problemi nell’organizzare questi tornei seven in quanto, per esempio, molte squadre sevens sono delle vere selezioni di amici  che non giocano piu’ assieme, magari in altre lontane citta’. 

Per molti rugbisti non vedono l’ora che arrivino questi tornei per poter giocare insieme ai loro amici, ed il sevens è una soluzione che puo’ risolvere almeno in parte il problema.  A livello assicurativo non esiste alcun problema, ma in realta le squadre di club fanno fatica a  liberare contrattualmente i loro atleti i quali proprio a fine maggio finiscono i loro impegni.  In tutti i casi personalmente amo senza dubbio di piu’ il classico rugby, pero’ il seven lo vedo come una vera e propria costola del rugby che permette in modo piu’ diretto allo spettatore anche non competente di avvicinarsi a questa attività sportiva con maggior interesse, e quindi credo che il sevend sia un’ottima propaganda per il nostro sport.” (rr)













 

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