SERIE B: IL BIG
MATCH CON IL CUS MILANO VA AL NORDIVAL ROVATO, UNICA IMBATTUTA DEL GIRONE
NORDIVAL ROVATO – CUS MILANO
34-23 (p.t. 20-16; mete 5-2)
Il Nordival Rovato è riuscito non solo a battere il più temuto degli avversari, il Cus Milano, ma anche a trarre dal confronto il massimo profitto lasciando la squadra ospite a mani vuote.
Eppure il pubblico di casa accorso al “Pagani” per il big match aveva vissuto il primo quarto d’ora come un deja vu. La sensazione di un film già visto nel quale il Rovato è costretto ad arginare la prorompente fisicità di una formazione universitaria sul punto di poter segnare da un momento all’altro. Accadde il 22 dicembre 2019 nel precedente confronto fra le due squadre, finì 27 a 17 per gli ospiti che in quella stagione, interrotta di lì a poco per la pandemia, sembravano destinati a vincere il campionato a mani basse.
Domenica no, domenica pomeriggio il Nordival Rovato ha vinto con merito sfidando il Cus Milano sul suo stesso terreno, fisicità e intensità ma anche ritmo e velocità.
E così dopo il temuto avvio degli avversari, la squadra di
casa è riuscita a conquistare campo cominciando a dare continuità ad un gioco sempre
più propositivo.
I primi quindici minuti hanno fruttato al Cus Milano solo sei punti, grazie al
piede sempre preciso dell’Irlandese Conor Lowndes, capace di pareggiare il
piazzato messo a segno in apertura da Lorenzo Bandera e poi di portare i suoi
al momentaneo vantaggio. Ed è proprio in questo primo frangente che il Nordival
Rovato ha mostrato una delle sue principali qualità, l’ottima organizzazione
della fase difensiva che tradotta a livello individuale implica grande impatto
fisico e tanta intensità. Ecco altri due aspetti che hanno caratterizzato il
match e accomunato tutti i protagonisti sul terreno di gioco, fatta eccezione
per un’unica ma sostanziale differenza. Infatti il motore del Rovato ha girato
sempre al massimo dei giri mentre quello del Cus ha accusato, soprattutto nel
secondo tempo, dei passaggi a vuoto che sono risultati fatali.
Il motivo? La squadra bresciana ha potuto disporre di più titolari nei “reparti
chiave”, basti pensare alla prima linea dove i cambi sono stati un pieno di
energia per una mischia sempre più dominante su quella avversaria e capace di
mettere in cassaforte il risultato.
Più in generale i primi otto uomini del Rovato hanno propiziato le cinque mete
messe a segno dalla squadra mentre il Cus Milano è rimasto a lungo in partita
grazie al piede caldo di Conor Lowndes e alla beffarda prodezza di un singolo.
I primi punti pesanti arrivano nel momento in cui la formazione di casa sposta
il baricentro nella metà campo avversaria e inizia a pigiare sull’acceleratore
con continuità. Un multifase martellante al quale Davide Galvani sembra poter
dare concretezza prima di essere fermato ad un passo dalla linea bianca; ci
pensa Nicolò Zanotti ad andare oltre raccogliendo la palla dal ruck. Lorenzo
Bandera aggiunge due punti, il pubblico di casa esulta. E nel trambusto quasi
non ci si accorge che sul calcio di rinvio da metà campo Lorenzo Cederna si è
già fatto beffa del Rovato scippando l’ovale agli avversari. Dalla piazzola
Lowndes è infallibile e il Cus Milano torna al comando.
Gli ultimi venti minuti vedono ancora il Condor sugli scudi. Due mete che
portano a venti punti lo score della prima frazione e hanno un’identica
matrice, un calcio di punizione con la susseguente rimessa laterale conquistata
all’altezza dei “cinque metri”. La prima è un’intuizione di Federico Manuini
che batte lestamente un penalty e si tuffa sulla linea bianca, la seconda porta
la firma di Gabriele Sabatiello innescata dalla maul avanzante dei compagni di
reparto. Ma allo scadere del primo tempo il Cus Milano è di nuovo lì, a far
sentire il fiato sul collo con gli ennesimi tre punti messi a segno dal mediano
d’apertura.
La seconda frazione prende subito una piega favorevole al Rovato che man mano
rinvigorito dai cambi prende saldamente il comando delle operazioni con una
fisicità e un’intensità inalterate mentre la squadra ospite perde smalto e
forza. Nei breakdown gli universitari non possono far altro che rallentare
l’uscita dell’ovale, spesso oltre il lecito. Il Condor approfitta della
situazione per spaccare il match. Bandera guadagna campo con i penalty concessi
dall’arbitro e in due occasioni il Nordival Rovato va a segno.
Touche e drive, due mete in fotocopia e un unico finalizzatore, Davide Galvani
sospinto dalla maul travolgente dei compagni di reparto. Nel frattempo entrambe
le squadre stanno giocando con l’uomo in meno, il capitano bresciano Omar
Mambretti, che più tardi uscirà definitivamente per doppio giallo, e il
tallonatore cussino Elton Cullhay. Gli ospiti provano a chiudere il match nello
stesso modo in cui l’avevano iniziato, dieci minuti arrembanti nel tenace
tentativo di risalire la china. La meta segnata al largo da Tommaso Bolzoni
dopo gli estenuanti pick and go degli avanti ridà loro fiducia. Si chiude con
il Rovato in quattordici, difesa encomiabile e senza sbavature. La Maginot
regge all’urto e costringe il Cus Milano ad uscire dal campo a mani vuote
mentre il Nordival può marcare un +5 in classifica sui tanto temuti avversari.
ROVATO:
Palazzini, Bandera, Mambretti, Belotti, Deretti (12’st Squizzato), Sardo,
Zanotti (37’st Festa), Galvani, Manuini (30’st Marini), Rossini, Archetti,
Miglietti (30’st Corsini), Trevisani (1’st Biancotti), Sabatiello, Givani
(12’st Saviello). A disposizione: Blagojevic. Allenatore: Porrino.
CUS MILANO:
Di Cola (17’pt Cederna), Oleari (35’st Ghelli), Bolzoni, Borzone, Allodi,
Lowndes, Augello, Guizzetti, Mantovani (35’st Boggioni), Turino, Quaranta,
Pellumbi (30’st Mc Allister), Cambareri, Cullhaj (35’st Cucco), Galimberti. A
disposizione: Testin, Massimello. Allenatore: Lobrauco.
Arbitro: Zaami di Genova.
MARCATORI:
pt 2’cp Bandera, 5’cp Lowndes, 11’cp Lowndes, 19’m Zanotti tr Bandera, 21’m
Cederna tr Lowndes, 29’m Manuini, 37’m Sabatiello, 40’cp Lowndes; st 10’m
Galvani tr Bandera, 20’m Galvani tr Bandera, 28’m Bolzoni tr Lowndes.
MVP: Franco Palazzini (Rovato)
F.MARZETTA
Photo
Credit: S.DELFRATE
Nessun commento:
Posta un commento