venerdì 26 novembre 2021

RUGBY SERIE B/NORDIVAL ROVATO - Il team bresciano ferma il CUS Milano e conserva l'imbattibilità.

 

SERIE B: IL BIG MATCH CON IL CUS MILANO VA AL NORDIVAL ROVATO, UNICA IMBATTUTA DEL GIRONE

 

NORDIVAL ROVATO – CUS MILANO 34-23 (p.t. 20-16; mete 5-2)

Il Nordival Rovato è riuscito non solo a battere il più temuto degli avversari, il Cus Milano, ma anche a trarre dal confronto il massimo profitto lasciando la squadra ospite a mani vuote.

Eppure il pubblico di casa accorso al “Pagani” per il big match aveva vissuto il primo quarto d’ora come un deja vu. La sensazione di un film già visto nel quale il Rovato è costretto ad arginare la prorompente fisicità di una formazione universitaria sul punto di poter segnare da un momento all’altro. Accadde il 22 dicembre 2019 nel precedente confronto fra le due squadre, finì 27 a 17 per gli ospiti che in quella stagione, interrotta di lì a poco per la pandemia, sembravano destinati a vincere il campionato a mani basse.

Domenica no, domenica pomeriggio il Nordival Rovato ha vinto con merito sfidando il Cus Milano sul suo stesso terreno, fisicità e intensità ma anche ritmo e velocità.

E così dopo il temuto avvio degli avversari, la squadra di casa è riuscita a conquistare campo cominciando a dare continuità ad un gioco sempre più propositivo.
I primi quindici minuti hanno fruttato al Cus Milano solo sei punti, grazie al piede sempre preciso dell’Irlandese Conor Lowndes, capace di pareggiare il piazzato messo a segno in apertura da Lorenzo Bandera e poi di portare i suoi al momentaneo vantaggio. Ed è proprio in questo primo frangente che il Nordival Rovato ha mostrato una delle sue principali qualità, l’ottima organizzazione della fase difensiva che tradotta a livello individuale implica grande impatto fisico e tanta intensità. Ecco altri due aspetti che hanno caratterizzato il match e accomunato tutti i protagonisti sul terreno di gioco, fatta eccezione per un’unica ma sostanziale differenza. Infatti il motore del Rovato ha girato sempre al massimo dei giri mentre quello del Cus ha accusato, soprattutto nel secondo tempo, dei passaggi a vuoto che sono risultati fatali.
Il motivo? La squadra bresciana ha potuto disporre di più titolari nei “reparti chiave”, basti pensare alla prima linea dove i cambi sono stati un pieno di energia per una mischia sempre più dominante su quella avversaria e capace di mettere in cassaforte il risultato.
Più in generale i primi otto uomini del Rovato hanno propiziato le cinque mete messe a segno dalla squadra mentre il Cus Milano è rimasto a lungo in partita grazie al piede caldo di Conor Lowndes e alla beffarda prodezza di un singolo.

I primi punti pesanti arrivano nel momento in cui la formazione di casa sposta il baricentro nella metà campo avversaria e inizia a pigiare sull’acceleratore con continuità. Un multifase martellante al quale Davide Galvani sembra poter dare concretezza prima di essere fermato ad un passo dalla linea bianca; ci pensa Nicolò Zanotti ad andare oltre raccogliendo la palla dal ruck. Lorenzo Bandera aggiunge due punti, il pubblico di casa esulta. E nel trambusto quasi non ci si accorge che sul calcio di rinvio da metà campo Lorenzo Cederna si è già fatto beffa del Rovato scippando l’ovale agli avversari. Dalla piazzola Lowndes è infallibile e il Cus Milano torna al comando.
Gli ultimi venti minuti vedono ancora il Condor sugli scudi. Due mete che portano a venti punti lo score della prima frazione e hanno un’identica matrice, un calcio di punizione con la susseguente rimessa laterale conquistata all’altezza dei “cinque metri”. La prima è un’intuizione di Federico Manuini che batte lestamente un penalty e si tuffa sulla linea bianca, la seconda porta la firma di Gabriele Sabatiello innescata dalla maul avanzante dei compagni di reparto. Ma allo scadere del primo tempo il Cus Milano è di nuovo lì, a far sentire il fiato sul collo con gli ennesimi tre punti messi a segno dal mediano d’apertura.
La seconda frazione prende subito una piega favorevole al Rovato che man mano rinvigorito dai cambi prende saldamente il comando delle operazioni con una fisicità e un’intensità inalterate mentre la squadra ospite perde smalto e forza. Nei breakdown gli universitari non possono far altro che rallentare l’uscita dell’ovale, spesso oltre il lecito. Il Condor approfitta della situazione per spaccare il match. Bandera guadagna campo con i penalty concessi dall’arbitro e in due occasioni il Nordival Rovato va a segno.
Touche e drive, due mete in fotocopia e un unico finalizzatore, Davide Galvani sospinto dalla maul travolgente dei compagni di reparto. Nel frattempo entrambe le squadre stanno giocando con l’uomo in meno, il capitano bresciano Omar Mambretti, che più tardi uscirà definitivamente per doppio giallo, e il tallonatore cussino Elton Cullhay. Gli ospiti provano a chiudere il match nello stesso modo in cui l’avevano iniziato, dieci minuti arrembanti nel tenace tentativo di risalire la china. La meta segnata al largo da Tommaso Bolzoni dopo gli estenuanti pick and go degli avanti ridà loro fiducia. Si chiude con il Rovato in quattordici, difesa encomiabile e senza sbavature. La Maginot regge all’urto e costringe il Cus Milano ad uscire dal campo a mani vuote mentre il Nordival può marcare un +5 in classifica sui tanto temuti avversari.

ROVATO:
Palazzini, Bandera, Mambretti, Belotti, Deretti (12’st Squizzato), Sardo, Zanotti (37’st Festa), Galvani, Manuini (30’st Marini), Rossini, Archetti, Miglietti (30’st Corsini), Trevisani (1’st Biancotti), Sabatiello, Givani (12’st Saviello). A disposizione: Blagojevic. Allenatore: Porrino.
CUS MILANO:
Di Cola (17’pt Cederna), Oleari (35’st Ghelli), Bolzoni, Borzone, Allodi, Lowndes, Augello, Guizzetti, Mantovani (35’st Boggioni), Turino, Quaranta, Pellumbi (30’st Mc Allister), Cambareri, Cullhaj (35’st Cucco), Galimberti. A disposizione: Testin, Massimello. Allenatore: Lobrauco.

Arbitro: Zaami di Genova.

MARCATORI:
pt 2’cp Bandera, 5’cp Lowndes, 11’cp Lowndes, 19’m Zanotti tr Bandera, 21’m Cederna tr Lowndes, 29’m Manuini, 37’m Sabatiello, 40’cp Lowndes; st 10’m Galvani tr Bandera, 20’m Galvani tr Bandera, 28’m Bolzoni tr Lowndes.

MVP: Franco Palazzini (Rovato)

F.MARZETTA
Photo Credit: S.DELFRATE

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