Un caldo sole autunnale
illumina la domenica del Rugby Rende, impegnato su tre diversi campi da gioco
con tutte le sue categorie, dall’under 5 alla seniores.
Il primo appuntamento ovale della giornata è fissato alle ore 10.00, quando ha inizio una partecipatissima “Festa del Rugby”, momento di incontro, gioco e competizione per bambine e bambini, ragazze e ragazzi dai 4 ai 12 anni. L’evento, organizzato seguendo le linee guida federali dalla Società biancorossa, in collaborazione con la Delegazione FIR Calabria, ha permesso agli atleti in erba del Club di casa, del Rugby Cosenza 2007 e della nascente Rugby OF Montalto di giocare “con” gli altri, mescolati fra di loro e con i molti piccoli neofiti accorsi al Mazzuca incuriositi dal contagioso volteggiare di sorrisi: il fine ultimo di questo genere di manifestazioni risiede proprio nel principio cardine per il quale il rugby è per tutti e lo si può scoprire insieme, attraverso attività ludico-didattiche che permettono ai vari gruppi di esprimersi al massimo delle proprie capacità e del divertimento.
Ai festosi esercizi dei più giovani hanno fatto seguito, sul campo Mazzuca, il match di Campionato Under 17 fra Rugby Rende e Rugby Sacro Cuore Pompei e, nell’attiguo impianto sportivo, un amichevole confronto fra gli Under 15 delle medesime compagini. Purtroppo il supporto dei propri tifosi non basta ai ragazzi di Coach Tolomeo per centrare l’obiettivo vittoria e un tenacissimo Pompei torna a casa a bottino pieno con un finale di 28-53 (4-9); per fortuna il Terzo Tempo risolleva il morale di tutti, suggellando il senso di appartenenza alla grande famiglia del Rugby. L’ultimo impegno della giornata vede protagonisti capitan Bernardo e compagni: la squadra maggiore è di scena al Macrì di Cosenza per l’ultimo atto del girone di qualificazione. Vittoria piena per il XV calabrese, che supera l’Hydra Rugby Club 38-19 (6-3) in una gara in crescendo, rovinata solo in parte dalla mancanza di lucidità.
È necessario attendere la mezz’ora per assistere al primo concreto affondo del Rende, una segnatura che porta il nome di De Marco - tornato a giocare fra le fila dei biancorossi dopo una parentesi piemontese -, ma che passa dalle mani e dalla caparbia di tutto il gruppo, suonando la carica. I biancorossi trovano infatti il coraggio di giocare a viso aperto e realizzano rapidamente altre due marcature, chiudendo la prima frazione di gioco sul parziale di 19-0. Ad appena un minuto dalla ripresa Brogno elude la difesa avversaria e al 9’ gli fa eco, con grande personalità e ottima scelta di tempo, il diciassettenne Colonna, mettendo a referto la sua prima meta in serie C. Da questo momento in poi il Rugby Rende va in black-out, concedendo tanto ai campani, che puniscono i padroni di casa tre volte prima che Sicilia archivi definitivamente la pratica allo scadere del tempo regolamentare.
Il Rende si gode i cinque punti, ma per provare a crescere ulteriormente deve analizzare cosa ancora sia da migliorare; anche in questa sfida, infatti, ci si è trovati in apnea nel finale e soltanto l’assenza di precisione ha impedito all’Hydra di concretizzare la quarta meta.
«È stata una giornata intensa e impegnativa, perché schierare 120 giocatori in una sola giornata su tre campi non è semplice, ma ambiamo ad essere un punto di riferimento per il movimento rugbistico meridionale» dichiara il vice-presidente Ruocco «e vedere la meta di Francesco Colonna, cresciuto con noi dall’under 12 scolastica, passando per tutti gli step del vivaio del club sino alla serie C, ripaga degli sforzi fatti». (Valentina Corrado)
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