Rugby, condivisione e
divertimento: è uno spettacolo il “Sei regioni A.S.I.”
Si è tenuto nell’ultimo weekend il primo torneo delle “Sei regioni A.S.I.” organizzato dall’Unione Rugbistica Anconitana. Nello splendido scenario del “Nelson Mandela”, tra sabato e domenica, sono scese in campo suddivise in due gironi l’URA Ancona, il Pomezia, il Valpolicella, l’Amatori Tradate, il Pordenone e il Cus Piemonte Orientale.
Nessun vincitore ma tanto divertimento,
un divertimento che era mancato da troppo tempo a causa della pandemia prima e
dei Dpcm poi. Applausi per tutti al momento delle premiazioni effettuate
dall’allenatore campione d’Italia con il suo Rovigo Umberto Casellato, dall’ex
rugbista e oggi tecnico Filippo Frati e dal presidente ASI Ancona (main sponsor
dell’evento) Leo Larici.
Nella cerimonia inaugurale del sabato, insieme a tutto l’organigramma
della società di casa guidato dal presidente Ernesto Cimino, erano presenti il
presidente del Coni Marche Fabio Luna, l’Assessore allo sport del Comune di
Ancona Andrea Guidotti e il Consigliere regionale Marco Ausili. La
manifestazione si è svolta interamente all’aperto e con la presenza del
pubblico nel completo rispetto di tutta la normativa anti-Covid vigente.
Ufficio stampa Unione Rugbistica Anconitana
Intanto sabato prossimo, sempre al “Nelson Mandela”, è in programma
un’altro torneo particolarmente significativo per il club dorico, in quanto
intitolato al suo ex presidente Stefano Lucarini, mancato prematuramente nel luglio del 2019.
A metà giugno ad Ancona si è sviluppato un torneo tutto al femminile con
ospiti le ragazze dello Jesi, del Perugia e del Falconara, e questo sabato è in
programma, appunto il memorial Lucarini.
“ Le ragazze pur limitatamente per certi periodi – prosegue CIMINO –
hanno continuato ad allenarsi e nonostante proveniamo da una stagione molto
difficile per la complicanza del COVID19, siamo riusciti in ogni modo ad
ottenere un confortante crescendo in fatto di tesseramenti. Questa di sabato
vuole essere una grande festa conclusiva di una sofferta annata, augurandoci
che le vaccinazioni ancora in corso risultino determinanti per la nostra
ripresa. Del resto è stato proprio il rugby a differenza di altri sport che non
hanno potuto disputare un regolare campionato (con esclusione della TOP 10 ndr)
e ben sappiamo che se in questo sport non c’è competizione non cè rugby!” (rr)
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