giovedì 4 giugno 2020

RAGUSA RUGBY fra autoformazione e pianificazione !



Lo stadio di via della Costituzione è in corso di riqualificazione, ma il Ragusa Rugby punta la ripartenza attraverso l'attività consentita, finora, dalle regole Fir.
"Prevediamo, a settembre - spiega la società - un rientro alla grande, con il nuovo stadio e il nuovo manto.







Peraltro, stiamo già lavorando, anche attraverso la campagna del 5X1000, al completamento della club house. Per ora, dal punto di vista tecnico, siamo in fase di programmazione, a partire dalle giovanili e fino alle Senior.






Domenica, sarebbe stato, peraltro, il clou del Trofeo Cappello, che ci vede protagonisti della fase conclusiva dell'attività del Movimento Rugbistico Giovanile, non solo siciliano, visti gli ospiti eccellenti, come Benetton e Villorba lo scorso anno, che abbiamo avuto a disposizione. Sicuramente, proprio dal movimento giovanile, ripartirà, a settembre, la nostra stagione, per ripartire, sul campo, al massimo livello".
Autoformazione e pianificazione, parole d'ordine anche e soprattutto durante il lockdown, ma non solo.
Questo l'obiettivo principale dello staff tecnico del Ragusa Rugby, che in queste ultime settimane, in attesa della ripartenza, che per il rugby è molto più complessa rispetto ad altre discipline sportive, ha visto alcuni suoi componenti partecipare ad importanti momenti di confronto, rigorosamente da remoto.








A dare una forte spinta in questo senso, Ottavio Arenella, gestore della pagina facebook "Coach Ovali", che ha coinvolto direttamente alcuni membri della società iblea.
Tra i "docenti" di spicco di questi momenti di formazione, che hanno visto la partecipazione di componenti dello staff tecnico delle società di tutta Italia, figurano Caz Morgan, videoanalist dell'Inghilterra, Filippo Frati, direttore tecnico del Cus Milano e grande conoscitore del mondo ovale, e Stuart Lancaster, ex-coach dell'Inghilterra, nonché gli incontri "a distanza" con Peppe Berretti.
"L'obiettivo di questi corsi in webinair - spiega la società iblea - è quello di creare un network di autoformazione che comprenda tutti i coach italiani. Un'idea molto lungimirante per tutti, ma soprattutto per noi, anche per confrontarci al meglio con realtà ed esperienze di altissimo livello, uscendo dal nostro isolamento, non solo geografico e aprendoci a progetti innovativi, ampliando così i nostri orizzonti, anche sul campo. Questo, del resto, è il solco già tracciato con esperienze, pre-lockdown, che ci hanno visto partecipare a momenti di formazione organizzati dalla Benetton e da altre società italiane".

1 commento:

  1. Grazie per la divulgazione ! Sempre un piacere condividere saperi!

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