EVEREST
PIACENZA – NORDIVAL ROVATO 15-30 (pt. 5-8; mete 3-4).
Nel Girone 1 della Serie B le
quattro squadre di testa vincono intascando il bonus offensivo e spaccano ancor
più la classifica in due. Il Nordival Rovato fa la sua parte andando ad
espugnare il campo dell’Everest Piacenza, impresa non facile considerato che
nei due tentativi precedenti era terminata in parità. Finisce 30 a 15, anche se
le ultime due mete dell’incontro, entrambe di marca piacentina, fanno onore
alla squadra di casa ma arrivano nell’epilogo del match quando, con i cinque
punti in saccoccia, i Bresciani sono già con la testa alla gara con la
capolista Cus Milano.
(la meta di Lorenzo Deretti)
A Piacenza è ancora nitido il ricordo della pesantissima sconfitta subita
contro i primi della classe, la formazione guidata da Pippo Frati che da queste
parti non esitano a descrivere come appartenente ad un altro pianeta
rugbistico.
Poco importa. Ogni partita è una storia a se e anche il Nordival Rovato ha mostrato sul terreno del “Beltrametti” una superiorità tecnica e tattica che man mano è emersa nel corso del match. E poi l’Everest Piacenza visto ieri ha mostrato di essere una squadra molto fisica che per almeno un tempo ha opposto, anche con mestiere, una difesa solida ed efficace. Ma anche quando è stato messo in ginocchio dal ritmo e dalla superiore velocità del Nordival Rovato ha risposto con orgoglio facendo appello alle sue ultime risorse, e gli avanti ci hanno messo il fisico e tutte le residue forze che ancora avevano in corpo.
Poco importa. Ogni partita è una storia a se e anche il Nordival Rovato ha mostrato sul terreno del “Beltrametti” una superiorità tecnica e tattica che man mano è emersa nel corso del match. E poi l’Everest Piacenza visto ieri ha mostrato di essere una squadra molto fisica che per almeno un tempo ha opposto, anche con mestiere, una difesa solida ed efficace. Ma anche quando è stato messo in ginocchio dal ritmo e dalla superiore velocità del Nordival Rovato ha risposto con orgoglio facendo appello alle sue ultime risorse, e gli avanti ci hanno messo il fisico e tutte le residue forze che ancora avevano in corpo.
(in foto Marco Radetic dalla piazzola)
“Proveremo ad imporre il nostro gioco”, aveva dichiarato alla vigilia coach
Daniele Porrino. I suoi lo hanno accontentato e fin dalle prime battute s’è
capito che se c’era una squadra che provava a dare ritmo e continuità alla
manovra giocando a tutto campo, quella era la formazione ospite. Ma si sono
dovuti attendere venti minuti per veder comparire i primi punti sul tabellone
luminoso, quelli messi a segno dal piede di Marco Radetic. Fino a quel momento
i ball carrier del Nordival Rovato avevano faticato a guadagnare campo e in
qualche occasione si erano mostrati inclini a perdere il controllo dell’ovale
nell’impatto con l’avversario. Inoltre, la spinta del pack piacentino in
mischia chiusa si era fatta sentire, eccome, e la rimessa laterale, almeno in
principio, aveva balbettato un po’. Nonostante tutto il Nordival Rovato era
riuscito più volte ad esprimere un rugby di movimento di buona fattura, salvo
non trovare sbocchi in fase conclusiva oppure restituire, obtorto collo,
l’ovale agli Emiliani.
E’ stata la prima azione multifase nei “ventidue
avversari”, lunga e insistita, a fruttare i primi tre punti del match, per
un’infrazione del Piacenza in mischia chiusa. Quando, un quarto d’ora più
tardi, il Nordival Rovato tornerà a farsi pericoloso provando ripetutamente ad
abbattere le barricate biancorosse, sarà un’invenzione di Alessandro Festa a
propiziare, con un calcio a seguire, la meta di Gregory Abeni. Un premio
meritato per quanto fatto vedere dalla squadra fino a quel punto e la
sensazione di aver indirizzato il match sulla strada giusta, nonostante i
cinque punti messi a segno dall’Everest Piacenza allo scadere. Infatti, prima
dell’intervallo la compagine di casa ha sfruttato a dovere una rimessa laterale
conquistando metri preziosi con un drive al quale han fatto seguito i tentativi
ripetuti di sfondare il muro blu del Nordival Rovato, fino al tuffo vincente di
Alberto Barzan.
Ma sarà l’unico sussulto dei biancorossi prima che gli ospiti passino
all’offensiva che consentirà loro di sbancare il “Beltrametti”. Nel primo
quarto d’ora della ripresa la formazione bresciana ha posto le basi per la fuga
decisiva. La grande determinazione, la maggior continuità del gioco hanno
portato ottimi frutti. Prima sono arrivati tre punti di Radetic, giusto per
mettere apprensione nelle fila dei Piacentini che, subito dopo, hanno perso per
dieci minuti proprio l’autore della loro meta, Barzan. Poi la meta di Lorenzo
Deretti che ha dato al Nordival la calma e la determinazione dei forti. Tutto è
nato da una rimessa laterale conquistata a metà campo e dal drive perfettamente
organizzato che ha catapultato le maglie blu nel cuore della difesa locale;
quando poi il gioco si è sviluppato al largo in prima fase, è arrivato di gran
carriera l’estremo del Rovato, ottimo nel resistere al ritorno di un paio di
avversari.
Rabbiosa, carica d’orgoglio ma confusa, la reazione dell’Everest Piacenza non si è fatta attendere. Ma è in questo frangente che gli uomini di Porrino e Bergamo hanno messo il loro sigillo sul match, legittimando una vittoria che di lì a poco avrebbe assunto la giusta dimensione nel punteggio.
Il Nordival Rovato ha resistito all’assalto dei biancorossi, li ha bloccati a un centimetro dall’area di meta, ha esercitato una pressione asfissiante e con una difesa avanzante li ha ricacciati fuori dai “ventidue” riconquistando addirittura l’ovale. Saviello, Abeni e la grande volata coast to coast di Deretti per la sua seconda meta di giornata, con tanto di volo plastico in mezzo ai pali e due punti sicuri per il piede di Radetic.
Con il Piacenza sulle gambe, come un pugile suonato, non è stato difficile conquistare anche il punto di bonus offensivo. Il merito va senz’altro riconosciuto a Davide Galvani e alla sua prontezza nel ribattere un calcio di liberazione dei Piacentini messi sotto pressione dagli avanti in maglia blu. E’ stato un attimo per il Nordival Rovato impostare una ruck e trasmettere velocemente il pallone ai trequarti. Gregory Abeni, partito con tempestività dalla posizione di ala chiusa si è inserito al centro della linea veloce per tuffarsi, ormai imprendibile, oltre la riga bianca.
Rabbiosa, carica d’orgoglio ma confusa, la reazione dell’Everest Piacenza non si è fatta attendere. Ma è in questo frangente che gli uomini di Porrino e Bergamo hanno messo il loro sigillo sul match, legittimando una vittoria che di lì a poco avrebbe assunto la giusta dimensione nel punteggio.
Il Nordival Rovato ha resistito all’assalto dei biancorossi, li ha bloccati a un centimetro dall’area di meta, ha esercitato una pressione asfissiante e con una difesa avanzante li ha ricacciati fuori dai “ventidue” riconquistando addirittura l’ovale. Saviello, Abeni e la grande volata coast to coast di Deretti per la sua seconda meta di giornata, con tanto di volo plastico in mezzo ai pali e due punti sicuri per il piede di Radetic.
Con il Piacenza sulle gambe, come un pugile suonato, non è stato difficile conquistare anche il punto di bonus offensivo. Il merito va senz’altro riconosciuto a Davide Galvani e alla sua prontezza nel ribattere un calcio di liberazione dei Piacentini messi sotto pressione dagli avanti in maglia blu. E’ stato un attimo per il Nordival Rovato impostare una ruck e trasmettere velocemente il pallone ai trequarti. Gregory Abeni, partito con tempestività dalla posizione di ala chiusa si è inserito al centro della linea veloce per tuffarsi, ormai imprendibile, oltre la riga bianca.
(in foto l'altra meta di Deretti)
I Bresciani, raggiunta
quota 30, come si suol dire hanno tirato i remi in barca rimanendo in campo per
dovere di regolamento, ma decisamente appagati. Dopo la girandola dei cambi
operati da Porrino e Bergamo la squadra non ha nemmeno avuto il tempo di
riassestarsi sul terreno di gioco e ha dovuto controbattere come ha potuto al
monologo del Piacenza che ha ingaggiato una prova di forza facendo leva sugli
avanti. Prima è andato a segno con il pilone Andrea Alberti e, in pieno
recupero, con il tallonatore Stefano Baccalini.
Ovviamente, in casa Nordival la testa è già al match con il Cus Milano,
l’Invincibile Armata?
E allora la speranza è di poter vedere all’opera Mambretti e compagni in versione “Very British”.
Battuta a parte, l’augurio è che domenica prossima il pubblico possa assistere a una gara spettacolare ed emozionante.
E allora la speranza è di poter vedere all’opera Mambretti e compagni in versione “Very British”.
Battuta a parte, l’augurio è che domenica prossima il pubblico possa assistere a una gara spettacolare ed emozionante.
PIACENZA:
Bucellari; Grandi, Barani, Fuina, Nosotti (65’Franchi); Thrower, Negrello; Bonatti, Marazzi, Sofo; Canderle, Casali, Barzan, M.Alberti (63’Baccalini), A.Alberti. (Cò, Tribastone, Battini, Bilal, Trabacchi).
All: Rolleston, Berzieri.
ROVATO:
Deretti; Radetic (71’Bertossi), Mambretti (54’Belotti), Squizzato, Abeni (71’Uddin); Suardi, Festa; Galvani, Milani (71’Marini), Rossini; Cilo (71’Corsini), Miglietti; Saviello, Echazù (42’Blagojevic), Galli (71’Mannucci).
All: Porrino, Bergamo.
Bucellari; Grandi, Barani, Fuina, Nosotti (65’Franchi); Thrower, Negrello; Bonatti, Marazzi, Sofo; Canderle, Casali, Barzan, M.Alberti (63’Baccalini), A.Alberti. (Cò, Tribastone, Battini, Bilal, Trabacchi).
All: Rolleston, Berzieri.
ROVATO:
Deretti; Radetic (71’Bertossi), Mambretti (54’Belotti), Squizzato, Abeni (71’Uddin); Suardi, Festa; Galvani, Milani (71’Marini), Rossini; Cilo (71’Corsini), Miglietti; Saviello, Echazù (42’Blagojevic), Galli (71’Mannucci).
All: Porrino, Bergamo.
ARBITRO: Lorenzo
NEGRO
MARCATORI:
19’ cp Radetic, 34’ m Abeni, 39’ m Barzan, 47’ cp Radetic, 51’ m Deretti, 58’ m Deretti tr Radetic, 67’ m Abeni tr Radetic, 73’ m A.Alberti, 80’ m Baccalini.
19’ cp Radetic, 34’ m Abeni, 39’ m Barzan, 47’ cp Radetic, 51’ m Deretti, 58’ m Deretti tr Radetic, 67’ m Abeni tr Radetic, 73’ m A.Alberti, 80’ m Baccalini.
NOTE: 48’
giallo Barzan.
F.Marzetta
PH S.Delfrate
PH S.Delfrate
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