Tre rose Rugby - Val Tanaro Rugby 21 ottobre
2018
Questo è un articolo al limite del paradosso, il racconto di una partita
che è rimasta indecisa fino all' ottantesimo minuto e anche oltre e che ha
lasciato i cinghiali con tante domande ma con altrettante certezze.
Può sembrare strano leggere quel che segue, ma il Val Tanaro ha perso una
partita in cui ha funzionato tutto, in cui ha avuto una mischia sempre vincente
e dove ha vinto tutte le touches, dove ha sì subito delle mete pesanti ma a cui
ha saputo dare risposte egrege che per una serie di fattori millimetrici,per
usae un eufemismo, non hanno ribaltato il risultato.
Andando con ordine la partita comincia con un Val Tanaro che compie
l'errore di subire il gioco avversario, poco costruito ma velocissimo e letale
appena un placcaggio si rivela inefficace e garantiscea un paio di mete ai
ragazzi di Casale che bucano una difesa che se pur ben schierata è quel poco
più lenta che basta a creare imperdonabili buchi.
In mischia non c'è però partita: i ragazzi cuneesi vincono tutte le loro
mischie e rubano alcune palle durante quelle avversarie facendo acquistare
coraggio a tutta la squadra e portando le prima meta dopo poche fasi di gioco
ordinato e costante. Ma ancora una volta è la costanza di prestazione che viene
a mancare e il gioco si fa un po' sconclusionato portando le squadre al break
con un punteggio di 12-7.
Partita apertissima quindi, che prende purtroppo una brutta piega nel
secondo tempo con un paio di errori gravi dettati dalla troppa fretta: prima su
una touche giocata veloce e intercettata dall' ala del Tre Rose sulla loro
linea dei 22 e portata dallo stesso fino in meta e poi da una palla giocata
alla mano nei 22 valtanarini , rubata dalla difesa ben schierata e schiacciata
in area dal pilone di casa.
I cinghiali a questo punto decidono finalmente di tirare fuori le zanne
poiché sanno che il loro gioco ordinato è vincente se orchestrato bene: infatti
iniziano a risalire la china segnando una meta dopo l'altra con costanza e
determinazione lasciando i padroni di casa senza idee, costringendoli a diversi
cambi ed ad adottare una tattica monolitica in mischia puntandosi il più
possibile per evitare infortuni durante i continui crolli causati dalla
soverchiante spinta valtanarina.
Si giunge così al 76' con un punteggio di 26-20 e un Valtanaro scatenato
costantemente nei 22 avversari che comincia a crederci sul serio. Può sembrare
ingenuo parlare di sfortuna , ma non si può scrivere altro: le touche iniziano
a diventare millimetricamente storte e passano al tre rose ma l'ovale torna
sempre tra le fauci dei cinghiali; si giocano tre mischie nei 5 metri e per tre
volte il valtanaro va in meta ma per tre volte la palla è giudicata
millimetricamente sollevata da terra. Si va oltre tempo limite, il Tre rose
approfitta del primo fallo a favore per calciare fuori campo ed aggiudicarsi la
partita.
Il Val Tanaro non può fare altro che ritirarsi nello spogliatoio,
riflettendo su quanto siano vere le parole di quel prete irlandese che
sosteneva il valore formativo del rugby come maestro di vita in quanto sa
insegnare quanto costi guadagnarsi da vivere e quindi quanto possano rivelarsi
amari dei semplici errori di calcolo o sottovalutare anche solo un fattore tra
le decine da tenere d'occhio durante un match.
Secondo passo falso in campionato, quindi, per un Val tanaro ancora
incredulo per il risultato ma certo di cosa sia in grado di fare quando crede
nelle proprie capacità.
Vogliamo sottolineare il merito del Tre Rose, che lungi dall'aver giocato
una partita opaca ha invece saputo incassare in mischia, in touche, in gioco
stretto e in generale a far fronte alla pressione costante sapendo giocare al
meglio le proprie carte vincendo una partita subendo in quelli che sono
considerati i punti nodali di ogni scontro rugbistico.
I cinghiali pensano già alla partita di domenica 28 col Collegno, sicuri di
cosa vada limato per ottenere la prima vittoria del Campionato che mai come ora
è voluta e agognata.
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