VINCERE FACILE
La tappa odierna della Coppa Italia Seven femminile se la
sono aggiudicata le ragazze del Ragusa Rugby.
80 a 0 e le Aquile Iblee, la squadra femminile del Ragusa
Rugby, si aggiudica la tappa odierna della Coppa Italia Seven, disputata a Ragusa.
Al raggruppamento della terza giornata della Coppa Italia Seven femminile
avrebbero dovuto partecipare, oltre alle padrone di casa, anche le ragazze del
Syrako Siracusa e le Brigantesse di Librino. Ma quest’ultime, così com’era
successo a inizio novembre, non si sono presentate, dunque la vittoria di tappa
è diventata una questione a due tra ragusane e siracusane.
Nel rugby, e quindi anche nel Seven femminile, non è
possibile “barare” perché, alla fine, i valori in campo emergono sempre. In
effetti, oggi al campo del rugby, tra le ragazze del Ragusa Rugby e quelle del
Syrako, non c’è stata partita: troppa la differenza tra le due squadre per
poter giudicare le prestazioni dei due “Sette”, anche perché tra le giocatrici
siracusane probabilmente ce n’erano alcune alla prima esperienza. Aver marcato
12 mete, senza averne subita nessuna, e, fatto ancora più importante, senza mai
aver rischiato di subirne, dà il segno della superiorità odierna delle ragazze
di Stefano Bellina.
12 mete, dicevamo. 6 marcate nel primo tempo, tre di
Stefania Presti, e una ciascuna di Ludovica Gurrieri e Loide Agosta, quattro
trasformate dalla Agosta e una dalla Gurrieri, altrettante nel secondo, con
doppietta di Agosta e una ciascuna di Ludovica Gurrieri, Dunia Costa, Floriana
Iabichino e Giulia Iozzia, tre della quali trasformate ancora dalla Agosta e
due dalla Iozzia, per un finale di 80-0, un po’ troppo mortificante per le
ragazze siracusane. Ma nel rugby l’avversario si rispetta anche giocando al
massimo fino al termine della partita.
Il coach delle ragusane, Stefano Bellina, si è detto
soddisfatto della prestazione delle sue ragazze: “Al di là del risultato, che
conta poco, sono contento perché siamo riusciti a mettere in pratica tutto
quanto avevamo provato in allenamento. Certamente questa partita non è stato un
banco di prova esauriente per capire di che pasta siamo fatti, ma l’intensità e
la voglia che ho visto nelle ragazze mi ha veramente soddisfatto. Quello che mi
lascia perplesso, invece, è la formula di questa Coppa Italia: non comprendo il
senso di confrontarci sempre con le stesse squadra, almeno in questa fase. In
questo modo non cresciamo noi e non crescono le nostre avversarie. Sarebbe
stato più interessante giocare un campionato vero e proprio, oppure dei raggruppamenti
con tutte le squadre iscritte alla manifestazione. In questo modo rischiamo di
arrivare alle finali di Calvisano senza aver giocato dei match efficaci”.
Nonostante queste giuste riflessioni alle nostre Aquile
vanno i complimenti per aver affrontato seriamente e con la giusta
concentrazione questa tappa casalinga. (Loretta Dalola)
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