UNA BIRRA CON CICCIO 8
Due chiacchiere sui campionati di serie B e C con l’esperto
di rugby (e di birre), Ciccio Schininà.
Ciccio, ti confesso che oggi volevo essere io a farti il
bidone per questa birra. Mi sono detto che c’era poco da discutere, considerando
che la serie B era ferma e che in C tutto è andato secondo i piani. E anche per
questo non avevo voglia di bere una birra con te, perché immagino sarai a lutto
per la sconfitta del Ragusa. Di che umore sei?
Abbastanza incazzato. Perdere a Palermo ci sta, ma potevamo
fare meglio. Ad ogni modo ora abbiamo tutta la prossima settimana per preparare
al meglio la sfida decisiva con l’Amatori Catania 1963: vincere significherebbe
playoff.
Come dici tu, la sconfitta poteva essere preventivata. Ma
in quel modo, con una mischia che non ne ha vinta una (o quasi), con tutte
quelle touche perse, non me l’aspettavo proprio.
Con Dario Imbesi la mischia era equilibrata, poi con il suo
infortunio non siamo più riusciti a ritrovare il bandolo della matassa e a
contrastare l’esperienza e la forza della mischia palermitana. Dobbiamo
lavorare su questo ed essere più “cattivi” adeguandoci alla gestione arbitrale
della mischia gara per gara. In touche siamo ancora troppo discontinui.
Paghiamo tanto le assenze di Di Mauro e Modica ma con il lavoro si sistema. Non
mi preoccupa più di tanto.
Comunque la festa è solo rimandata (leggasi “vittoria con
Catania”) oppure è l’inizio di qualcosa che si chiama “crisi”?
Sei simpatico come una “taddarita” [topo, ndr] nelle mutande. Sbagli quando parli di festa, cosi come
sbagli quando parli di crisi. La classifica ci dice che a oggi siamo
primi con due punti di vantaggio su Catania e 6 su Reggio e Palermo, non
c’è altro da dire: dobbiamo vincere domenica 5 e rispondere sul campo alle troppe
“carcarazze” [cornacchie, ndr]
ascoltate in settimana. STOP.
Come vedi, sto raschiando il fondo delle domande inutili
per darmi il tempo di finire la birra non stando in silenzio. Che cosa stiamo
bevendo?
Ti faccio bere l’ultima creazione di Brewdog. Quei pazzi
scozzesi hanno voluto omaggiare l’Italia con una Double Ipa limited edition,
"Hello! My name is Sofia", un omaggio a Sofia Loren e all0’Italia,
una birra fortemente caratterizzata dall’utilizzo esasperato, e molto ben
riuscito, dei limoni, una birra profumatissima, leggera, ma allo stesso tempo
strutturata, ogni sorso una sfumatura diversa. Va bevuta punto e basta, ogni
ulteriore commento sarebbe superfluo.
E io la bevo! E bevendo penso che domenica scorsa due
partite su tre, in C1, non si sono giocate. Enna e Messina hanno rinunciato e i
peloritani, addirittura, nonostante giocassero in casa. L’Amatori Messina
Under18 non ha ancora giocato un incontro e tutte le sue partite finora
previste dal calendario sono state rinviate. Ciccio, adesso non si può più fare
finta di nulla: il rugby in Sicilia è malato!
La situazione è grave, inutile nasconderlo. C’è il forte
rischio che da qui a Gennaio le squadre siciliane di C1 giochino 2 sole partite
e questo significherebbe, cosi come in Diciotto, avere un handicap nei
confronti delle contendenti delle altre regioni nella Poule Promozione. Le
motivazioni sono svariate. Un forte ruolo lo gioca sicuramente la disastrosa
situazione campi ma l’atteggiamento delle società, come abbiamo discusso nella
precedente birra, ha accentuato la costituzione di campionati non adeguati
quantomeno nel numero di gare: i problemi ci sono e, chi più chi meno, ce li
abbiamo tutti. Ma se pensiamo di risolverli diminuendo al minimo il numero di
partite abbiamo perso in partenza.
Parliamo di cose belle: l’Under16 ragusana si è riscattata
dalla sconfitta casalinga della settimana precedente andando a vincere a Roma
con la Primavera. Finora tre sconfitte su tre in casa e due vittorie su tre in
trasferta. Se si trattasse di calcio potrei dire che è una squadra che gioca
chiusa in difesa e poi parte in contropiede. Visto che si gioca a rugby, che
cosa dobbiamo dire?
Parliamo di ragazzi adolescenti, che si stanno formando a
360° gradi, che vivono di emotività e che hanno perso due partite in casa
proprio per non saper gestire questo aspetto. Ci sta, ci deve stare. A Roma
hanno fatto una partita di carattere e hanno portato a casa altri 4 punti.
Stanno facendo un gran campionato e, alla loro prima esperienza, si stanno
collocando tutto sommato con non troppe difficoltà. Sono orgoglioso di loro.
Restando tra i giovani, l’Under18 invece continua a vincere
senza fare differenza tra casa e fuori.
Squadra piena di talento che, purtroppo gioca poco,
pochissimo. Questi ragazzi hanno bisogno di partite e credo sia indispensabile
per noi compensare il campionato “corto” con delle amichevoli importanti che
possano essere da stimolo e propedeutiche per un’eventuale seconda fase.
Chiudiamo con la Nazionale. Dopo la bella prova di Catania,
un incontro in chiaroscuro con l’Argentina. Qual è la vera Italia?
Io non ho visto grande differenza di prestazione, semmai
era diversa la caratura dell'avversario. Le note positive arrivano dal graduale
e ineluttabile ricambio generazionale, dall’impatto che i giovani esordienti
stanno avendo a questo livello, e a tal proposito non vedo l’ora di vedere con
il Sudafrica dal primo minuto Licata e Giammarioli, un Sudafrica che,
probabilmente, è uno dei peggiori visti negli ultimi anni, e che potrebbe
essere l’occasione perfetta per iniziare a girare definitivamente pagina.
Ho ancora un goccio da bere, ti chiedo a bruciapelo:
guardando la classifica e i risultati, in C2 sarà il Syrako la squadra da
battere?
Io credo che le tre davanti, tutto sommato, si equivalgano.
La differenza la faranno chiaramente gli scontri diretti: all’andata il
sostanziale equilibrio visto in Syrako vs Briganti e Syrako vs Nissa è
scomparso, a sorpresa, al San Teodoro dove i catanesi hanno rifilato 60 punti
ai nisseni. Quel risultato ha fatto vacillare tutte le nostre teorie. Vedremo
cosa succederà al Tomaselli, e tieni in conto che il Syrako giocherà con
entrambe in trasferta: calendario alla mano i Briganti hanno un leggero favore
del pronostico.
E adesso possiamo andare a casa......... (Meno Occhipinti)
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