Fra le regioni italiane
dove il movimento rugbistico è in sofferenza si segnala sicuramente la
Calabria. Splendida terra dai panorami ben
diversi, dal mare alla montagna, e dove praticare il rugby non è poi così
agevole, anche se c’è chi si dedica anima e corpo per cercare di stare al passo
!
(nella foto Salvatore Pezzano, Delegato FIR Calabria)
I giovani si giocano anche a rugby, ma chi per mancanza di lavoro o per
studio lasciano questa lingua di terra tra il continente e la Sicilia.
SALVATORE PEZZANO è l’attuale Delegato Regionale FIR per la Calabria e ci evidenzia
già i primi problemi: “ E’ ormai da tre anni che ho avuto questo incarico, e
attualmente purtroppo la nostra situazione è alquanto difficile. Inizialmente
ci fu un momento significativo con una discreta crescita nei tesseramenti, soprattutto
grazie ad una certa attività con club di C2 e con gli Under 16. Da poco piu’ di
un anno e mezzo i numeri sono in calo.
Non ci consola il fatto che dalla Campania in giu’ per quanto riguarda i
tesseramenti sono tutti negativi. Invece da Lazio in su la crescita, anche se
in misura diversa, è in positivo.”
Momento difficile non
solo per la Calabria, del resto la principale concorrenza presumiano sia
l’attività calcistica, ma dirigenti e tecnici calabresi confermano la loro
volontà di uscire da questa situazione.
(Minirugby a Rende)
“Ci stiamo organizzando
tra dirigenti e responsabili tecnici dei vari club per porvi rimedio – prosegue PEZZANO – prendiamo per esempio il
club di Reggio Calabria, non quella che attualmente gioca in Serie C1, l’altra
Società che l’anno scorso fu costretta a ritirarsi a metà campionato proprio
per questo motivo. E’ stato un grosso scossone indubbiamente, ed ora tutti
insieme stiamo cercando di analizzare la situazione. Quest’anno il Rende ha
fatto un importante lavoro sulla struttura,
pero’ in ogni modo i numeri sono diminuiti ugualmente. C’è un grosso turn-over, tanto che quest’anno
il Rende ha perso parecchi giocatori della prima squadra, chi per studio chi
per lavoro, e così succede anche a Reggio. I problemi non finiscono qui.”
Senza dubbio praticare
rugby in queste zone del Paese non è agevole anche in ragione dell’esiguo
numero di Società in attività!
”Infatti l’altro
problema – dice SALVATORE PEZZANO – sono le distanze da percorrere per
raggiungere le sedi dove si gioca. Traghettare un autobus di una nostra Società
da Reggio a Messina, per esempio, ci costa minimo 350 Euro andata e ritorno,
per non parlare dei costi degli stessi mezzi di trasporto per le lunghe
distanze che ormai anche in meridione hanno adeguato i prezzi al nord. “
(Una squadra giovanile del Reggio Calabria)
Problema un po per tutti
o quasi i club che giocoforza per gareggiare nei campionati devono confrontarsi
con team siciliani, pugliesi, lucani e campani, certo non vicinissimi.
“ Tutti cercano di darsi
da fare ovviamente, per esempio a Catanzaro ci sono tre Società, con I Crociati
che partecipano ad un campionato giovanile di Under 16, poi ci sono due Club
che comunque collaborano tra loro, e sono Clan Catanzaro che ha la seniores e
la Rugby Union che segue le attività giovanili. E qui a Catanzaro, che sorge
nell’interno della Regione, le distanze si complicano ulteriormente. Intanto a
Germaneto, vicino a Catanzaro, stiamo organizzando un interessante
manifestazione sportiva con gli Under 14 e domenica 3 dicembre vedremo in campo
i giovani del Catanzaro, del Reggio e del Cosenza. “
(un team giovanile del CUS Cosenza)
Salvatore Pezzano, ex
atleta del Rende, tesserato dal 1991, ora Delegato Regionale FIR per la
Calabria punta molto sulle attività nelle scuole, e logicamente su questi
tornei dedicati ai piu’ giovani.
“ Si in Calabria siamo
solo quattro, cinque Società che lavorano ma l’impegno che ci mettiamo è
proprio grande – riprende il dirigente calabrese – ci mettiamo tanta PASSIONE
in tutto questo, e insomma dobbiamo crescere, non ci sono alternative. Per
quanto riguarda le attività nelle scuole i buoni contatti li abbiamo a
disposizione, anche questo movimento potrebbe fornirci nuovi input. Si lavora
tutti insieme con i tecnici ma ribadisco il principale problema rimangono i
numeri. Spesso con gli Under 14, con il Rende, che attualmente è l’unico club
che possiede tale categoria, cerco di abbinare con le partite della prima
squadra di Serie C1, un evento dedicato a loro, magari con una trasferta in
Puglia. “
(Alcuni giovanili del Catanzaro Union)
Intanto questo domenica
al campo Tonino Mazzuca di Rende è prevista la partita fra le due Aree Under 16
ed U18, ed a seguire test fra Under 14 del Rende con Reggio Calabria. Anche in
Calabria si cerca di unire, come in altre parti d’Italia, queste attività che
non possono che alimentare maggiormente obiettivi e speranze agonistiche dei giovani
rugbisti.
Nessun commento:
Posta un commento