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Scritto da
- Andrea Cimbrico -
Responsabile Ufficio Relazioni Media FIR
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PROGETTO DI FORMAZIONE U16/U18, CENTO
RAPPRESENTATIVE IN CAMPO NEL WEEK-END
PACINI, RESPONSABILE RUGBY BASE: “QUALITA’ DEL GIOCO E PARTECIPAZIONE DEI CLUB” Roma – Cento rappresentative d’area e 2300 giocatori delle categorie U16 e U18 sono scesi in campo nel fine settimana su tutti i campi d’Italia per il primo momento di verifica del nuovo progetto di formazione della FIR.
Lanciato in estate parallelamente al
riallineamento del progetto tecnico di alto livello e sviluppato in sinergia
con i Club per rispondere alle esigenze degli stessi, con quarantotto aree
tecniche attive su tutto il territorio nazionale, il progetto di formazione
mira a rafforzare la veicolazione della proposta federale
all’interno delle singole Società da un lato e a garantire una ulteriore
diminuzione del rischio di dispersione del talento dall’altro, contribuendo
al tempo stesso ad innalzare le competenze tecniche generali dell’intero
ecosistema rugbistico nazionale.
Il primo momento di competizione andato in
scena ieri ha permesso dunque di rafforzare i principi alla base della
progettualità del rugby di base U16/U18, con la competizione U16 funzionale
all’identificazione degli atleti in vista di un loro coinvolgimento
all’interno dei Centri di Formazione U18 per la stagione 2018/19 e quella U18
maggiormente rivolta al monitoraggio degli atleti per valutarne la
maturazione tecnica e un potenziale inserimento all’interno dei Centri di
Formazione e dell’Accademia Nazionale “Ivan Francescato”.
Daniele Pacini, Responsabile del Rugby di Base
FIR, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti sia della partecipazione delle
nostre Società a questo primo momento, sia della qualità del gioco espresso e
del coinvolgimento del settore arbitrale, fondamentale per la riuscita della
competizione. La nostra volontà è di mantenere tutto il territorio
costantemente e attivamente coinvolto nel percorso di sviluppo degli atleti,
sia in vista di un loro eventuale coinvolgimento nel progetto di elite sia,
soprattutto, per continuare a sviluppare il livello medio del gioco di base”.
“E’ fondamentale – ha
aggiunto Pacini – che tutto il movimento operi con una direzione
comune, conoscendo il progetto tecnico di FIR nel proprio insieme ma contribuendo
ad esso in modo attivo ognuno per quelle che sono le proprie possibilità. In
questo senso siamo entusiasti di come i Club, in tutta Italia, siano
coinvolti e proattivi, aiutandoci a proporre un momento di verifica dai
contenuti tecnici di qualità e, di conseguenza, utile alla crescita comune
dei nostri atleti”.
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RUGBY E SOCIALE di Roberto Roncallo (O.D.G. 170599 roncallo.roberto488@gmail.com ) creato da Dino Fruccio
martedì 28 novembre 2017
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