Si è tenuta l'altra sera presso la sede dell’Old Rugby
Piacenza la conferenza stampa con cui i presidenti Marco Beccari della Bakery
Basket e Natalino Fanzola della Sitav Rugby Lyons hanno annunciato il
gemellaggio fra le due società. La collaborazione era cominciata già in
primavera in occasione dell’esordio dei biancorossi ai playoff e aveva visto la
presenza in tribuna di una delegazione di dirigenti e giocatori dei Lyons. Gli
obiettivi sono quelli di far crescere il movimento delle due società sia nel numero
dei tesserati che per quanto riguarda i sostenitori presenti sugli spalti. Un
impegno reciproco a sostenersi in campo e in tribuna, ma anche una comune
visione dell’attività sportiva, soprattutto a livello giovanile, con l’idea di
superare i confini e le divisioni fra sport diversi. Lo sport concepito con una
funzione sociale che metta al centro la crescita dell’atleta e
contemporaneamente si ponga l’obiettivo di formare dei professionisti che
possano puntare all’alto livello.
Marco Beccari, presidente Bakery Basket: «È un momento
storico: è difficile nella nostra città riuscire a mettere insieme due realtà
sportive, il DNA del piacentino è di curare il proprio orticello senza
occuparsi di fare qualcosa per la propria comunità, che invece è l’essenza
dell’attività sportiva. La nostra è una collaborazione che nasce spontaneamente
per il movimento e ne siamo orgogliosi: noi della Bakery abbiamo solamente sei
anni di vita, ma siamo strutturati ed abbiamo la volontà di fare bene. I
Lyons addirittura 54 anni di vita, con un glorioso passato ed un gran presente.
Il focus iniziale è sul mondo giovanile, senza gelosie: rugby e basket insieme,
con uno scambio che vada a sostegno delle rispettive attività. Gli staff
tecnici,le società, i tifosi, saranno tutti coinvolti in questo. E’ un
messaggio che diamo alla città di Piacenza: collaboriamo, e coltiviamo giorno
per giorno questo gemellaggio.»
Claudio Coppeta, allenatore dei biancorossi: «E’ un’idea
nuova e ci sono i presupposti giusti. Il rugby ci può insegnare tanto, anche
dal punto di vista tecnico per quanto riguarda i più giovani: noi cestisti
possiamo imparare il lavoro con i piedi, ad assorbire i contatti. La cosa
fondamentale riguarda la fidelizzazione delle tante famiglie che gravitano
attorno alle due realtà, che così possono vivere al 100% il mondo dello sport».
Pietro Cammi, team manager Bakery: «Sono cresciuto nella
famiglia dei Lyons, dai quali ho imparato tantissimo anche e soprattutto a
livello umano. Ho iniziato quest’avventura in Bakery perché ritrovo in questa
giovane società la stessa mentalità che ha mosso i Lyons nel corso degli
anni, dall’energia del presidente al clima che si respira tutti i giorni.
Quello che ammiro al mondo del rugby è il modo di vivere la collaborazione tra
persone, un aspetto che stiamo cercando di portare anche nel basket. Un
altro dettaglio non trascurabile è il vantaggio logistico che potremo avere,
con uno scambio di spazi e tempi in base alle rispettive necessità.»
Entusiasta il presidente dei Lyons Natalino Fanzola: «Oggi ci presentiamo come due società che fanno qualcosa di innovativo: lavorare insieme per portare avanti progetti comuni così da promuovere un ulteriore sviluppo di entrambe le realtà sportive. Per noi è un’occasione per crescere e farci nuovi amici. Spero che il lavoro si rifletta molto sul settore giovanile di cui abbiamo una concezione simile con comuni obiettivi di crescita dei nostri tesserati.»
Entusiasta il presidente dei Lyons Natalino Fanzola: «Oggi ci presentiamo come due società che fanno qualcosa di innovativo: lavorare insieme per portare avanti progetti comuni così da promuovere un ulteriore sviluppo di entrambe le realtà sportive. Per noi è un’occasione per crescere e farci nuovi amici. Spero che il lavoro si rifletta molto sul settore giovanile di cui abbiamo una concezione simile con comuni obiettivi di crescita dei nostri tesserati.»
A seguire, l’allenatore bianconero Paolo Orlandi sottolinea
l’importanza degli aspetti tecnici della collaborazione: «Sono molto
interessato ad un confronto tecnico con gli allenatori del basket perché
ritengo che ci sia molto da imparare in particolare per quanto riguarda le
giovanili. Mi farà molto piacere vedere la tipologia di allenamento dei
giocatori di basket per poter migliorare la nostra. Contemporaneamente spero
che la Bakery faccia lo stesso con noi.»
Claudio Deltrovi, direttore sportivo bianconero, parla invece
del valore sociale dello sport: «A Piacenza se non sono le società ad occuparsi
di sport, le occasioni per fare attività fisica sono poche. Per questo ci
sentiamo di ricoprire una funzione sociale che mette la crescita dei ragazzi al
primo posto. Una collaborazione fra due società così vicine per obiettivi e
mentalità diventa fondamentale nel panorama piacentino.» (foto di Angela
Petrarelli)
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