mercoledì 22 novembre 2017


Silvia Gai e Carlotta Guerreschi, l'emozione di un debutto azzurro. Domenica in campo con il CUS Ad Maiora contro il Cogoleto & Province dell'Ovest
Indossare la maglia della Nazionale è il sogno di qualsiasi atleta e domenica lo hanno concretizzato la terza linea Silvia Gai e l'ala Carlotta Guerreschi, punti di forza dell'Itinera CUS Ad Maiora Rugby 1951 di serie A. Entrambe hanno partecipato al raduno di preparazione del test match disputato a Biella contro la Francia e hanno anche avuto la soddisfazione di giocare, essendo state schierate dal ct Andrea Di Giandomenico nel secondo tempo.
(nella stessa foto al centro compaiono Carlotta Guerreschi, con il pallone, e Silvia Gai)

 A ripercorrere i giorni trascorsi in azzurro è Guerreschi:«Avevo già vissuto l'atmosfera del raduno a gennaio, quando ero stata chiamata prima della partita di apertura del Sei Nazioni. Tecnicamente questa volta mi sono trovata meglio, perché la precedente ero forse ancora un po' acerba. È stato più facile inserirmi negli esercizi e tenere il passo delle compagne, che conosco piuttosto bene, avendole affrontate in campionato o avendo vissuto con loro alcune esperienze di Seven. Il gruppo che si è creato mi è piaciuto e l'ho trovato affiatato. Prima della gara ero piuttosto tranquilla, anche perché in realtà non m'immaginavo di giocare. Ero pronta e sono riuscita a gestire l'ansia» .
Invece il momento è arrivato. «Quando mi hanno detto di scaldarmi per entrare - spiega Carlotta - mi si è chiuso un po' lo stomaco. Purtroppo l'ingresso di noi nuove è coinciso con una fase in cui la partita ha preso una svolta negativa. Anche noi trequarti abbiamo dovuto preoccuparci più di difendere che di attaccare. Al primo placcaggio ho avuto il battesimo del fuoco, perché ho fronteggiato un'avversaria bella grossa di mischia e nel contrasto mi ha assestato una testata e mi ha fatto un occhio nero. Pazienza. 
Devo ammettere che le atlete più esperte ci hanno aiutato molto in allenamento e anche durante l'incontro, dandoci sempre dei buoni consigli. Se devo essere sincera, ero più agitata nel Seven, in cui vedevo questo campo enorme da coprire, essendo solo in sette. In quindici mi sentivo più supportata dalle compagne. Alla fine il coach era complessivamente soddisfatto, anche se arrabbiato che avessimo mollato un po' fisicamente e mentalmente nella parte conclusiva, subendo il forcing francese. Sono felice di aver fatto quest'esperienza e di averla condivisa con Silvia. Mi auguro che entrambe riusciremo a rimanere in questo gruppo. Ci sarà da lavorare. Questa volta c'erano anche parecchie assenti per infortunio e mi sono sentita fortunata e onorata per aver preso il loro posto».
Domenica alle ore 14,30 Gai e Guerreschi saranno nuovamente impegnate con l'Itinera, agli ordini di Wady Garbet e Davide Notario, nella partita esterna contro il Rugby Cogoleto & Province dell'Ovest. In attesa della ripresa della serie A maschile del 3 dicembre, i ragazzi di coach Lucas D'Angelo domenica, alle 15 al centro sportivo Angelo Albonico, affronteranno in amichevole il Biella Rugby Club, capolista in B.
(nella foto Nicolas Epifani trainer U16 CUS Torino)


Lo scorso fine settimana ha portato alla ribalta anche l'Under 16 Elite, che ha battuto la capolista Viadana, stesso trattamento riservato otto giorni prima al Calvisano. «Sono stati indubbiamente - osserva il tecnico Nicolas Epifani - due bei risultati e se devo scegliere mi è piaciuta maggiormente la prestazione espressa contro il Calvisano, in cui, a fronte di un atteggiamento piuttosto provocatorio da parte degli avversari, siamo riusciti a rimanere calmi e a fare il nostro gioco. Con il Viadana si sono confermati i problemi di finalizzazione, che purtroppo continuiamo a avere. Nei primi 17' li abbiamo praticamente tenuti nei loro 22 metri e abbiamo messo a segno soltanto un calcio. Merito della difesa altrui, ma anche colpa dei nostri errori. In un'azione in due fasi di fila abbiamo avuto la superiorità per andare a segnare la meta e non l'abbiamo sfruttata. A volte perdiamo di vista il gioco con il compagno a favore dell'iniziativa personale. È anche comprensibile, perché coloro che hanno quest'abitudine sono anche i ragazzi dotati di qualità tecniche migliori e quindi anche più portati a fare la differenza. Tutti devono capire, però, che in situazioni di due contro uno, bisogna a tutti i costi approfittare del vantaggio. Domenica siamo andati al riposo avanti per 8-7 e avremmo potuto avere un margine maggiore».
Anche nella ripresa i giovani cussini si sono un po' complicati la vita:«Abbiamo avuto una buona disciplina fino al momento in cui abbiamo preso i cartellini. Sul primo, in seguito a un placcaggio in aria che abbiamo subìto, ci siamo fatti prendere dal nervosismo, che ci è costato un'ammonizione e una punizione contro. Eravamo in una situazione di punteggio favorevole e abbiamo rischiato di compromettere tutto, costringendoci a un finale di match complicato. Avremmo potuto chiudere la partita prima. Tecnicamente c'è sempre da migliorare, ma il nostro limite più grande è quello psicologico e continueremo a lavorarci. Detto ciò, dobbiamo anche sottolineare che queste due vittorie sono state ottenute senza poter schierare la squadra titolare, fra infortuni e squalifiche, a dimostrazione che abbiamo una rosa molto competitiva, con atleti intercambiabili. In classifica abbiamo superato il Calvisano e siamo quarti con 18 punti, a pari merito con lo Junior Brescia e alle spalle di TK Group e Viadana e Amatori & Union Milano appaiati. Ora saremo in pausa per un weekend e poi avremo la trasferta di Parabiago, seguita dalle sfide contro Asr Milano e Fiumicello, per provare a concludere nel modo migliore possibile il girone di andata». Riposeranno anche l'Under 18 e l'Under 14 territoriali.  (Roberto Levi)

Le foto sono di Mario Sofia e Alessandro Medda

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