BERGAMO 1950 Vs NORDIVAL ROVATO 0-41 (pt 0-21; mete 0-6)
Un Nordival Rovato solido e
concreto ha sbancato lo “Sghirlanzoni” di Bergamo con un punteggio ben più
rotondo di quanto si potesse pronosticare alla vigilia.
Si è trattato di un buon test dal quale la squadra ha potuto cogliere
sensazioni positive, soprattutto quella maggiore consapevolezza di se che
tornerà utile quando più avanti nel cammino dovrà affrontare gli esami di
maturità.
(in meta Abeni)
Nel raccontare gli episodi salienti della giornata, andiamo a ritroso. A fine gara, nella clubhouse orobica i padroni di casa premiano Lorenzo Bandera quale MVP del match: ottimo al piede, e non solo dalla piazzola, sicuro nel difendere e puntuale negli inserimenti. Niente da eccepire per l’estremo bresciano autore tra l’altro di ben 21 punti. Bravo. Ma altrettanto bravi i compagni di squadra ai quali dedichiamo un premio speciale per la grande prova difensiva, perché terminare la partita senza subire alcun punto è di per se un risultato eccellente. La linea arretrata del Nordival non ha concesso nulla ai diretti avversari e gli avanti sono stati implacabilmente lucidi ed efficaci nel respingere metro su metro gli assalti arrembanti della mischia di casa, l’arma principale con la quale il Bergamo ha provato ad andare a segno.
Per contro la trequarti bresciana ha portato spesso lo scompiglio tra le fila
orobiche. Inoltre, ogni volta che il Rovato ha superato la metà campo
avversaria ha dimostrando una cinica concretezza attraverso mini unit efficaci
da cui ha saputo rilanciare il gioco velocemente e in più fasi.
Così sono bastate tre fasi in rapida successione e un attacco condotto in
profondità con l’inserimento dell’estremo nella linea veloce per sbloccare il
risultato già al 7’ minuto; meta e trasformazione di Lorenzo Bandera.
Qualche errore nel controllo dell’ovale o nelle scelte di gioco il Nordival lo
ha commesso, ma quando ha affondato con decisione e precisione è andato di
nuovo a segno. Lo ha fatto lanciando il gioco da mischia chiusa, nei ventidue
avversari. Una base solida da cui Davide Galvani è partito in cerca di
successo, un paio di punti di incontro e poi Nicolò Zanotti non ha dovuto far
altro che alzare il pallone per Gregory Abeni già proiettato in tuffo verso la
bandierina. Una ventina di minuti abbondanti senza correre alcun pericolo, con
una mischia ordinata avanzante e una rimessa laterale dalle percentuali
accettabili. E Bergamo?
I “tutti neri” orobici sono entrati in partita decisamente tardi ma poi hanno
provato a condurre la danza. Prima un lungo assalto nei ventidue bresciani
respinto caparbiamente un metro dopo l’altro dagli avanti del Nordival e poi
qualche tentativo al largo smorzato sul nascere. E’ in questo frangente che il
Condor ha difeso con ordine e caparbietà frustrando la grande ma scomposta aggressività
della squadra di casa.
Rovato di nuovo protagonista nel finale del primo tempo. Ancora una volta la solidità della mischia ordinata ha propiziato un lancio del gioco rapido e profondo, l’ultimo affondo è stato portato da Federico Manuini, ruck e palla veloce per la meta di Davide Miglietti. Allo scadere sono arrivati altri tre punti dal piede di Bandera.
Nei primi 25 minuti della ripresa non è accaduto nulla che fosse degno di nota,
se non altro perché il giallo rimediato da Abeni non ha sortito alcun effetto
sul gioco sterile dei padroni di casa mentre il Nordival non ha faticato a
contenere gli avversari. Infatti gli Orobici hanno assunto spesso l’iniziativa
nei confronti di un Rovato che, sebbene frenato dalle sue stesse imprecisioni e
dall’indisciplina, è parso avere il totale controllo del match. La meta di
Abeni, ad un quarto d’ora dal termine, ha vanificato le residue speranze del
Bergamo, da quel momento rimasto in campo soltanto con il cuore e l’orgoglio ma
senza più testa e gambe.
L’espulsione temporanea di Simone Colombo ha aggiunto ulteriori difficoltà e la
squadra di casa ha subito altre due segnature. Simile alla meta di Abeni,
quella segnata da Davide Galvani dopo un multifase che il numero otto ha
finalizzato ad un palmo dalla bandierina. Il sesto sigillo porta la firma di
Bandera ma l’assist che ha suggerito all’estremo del Nordival l’angolo di corsa
vincente è stato una pregevole intuizione del baby Tommaso Tomasoni, per nulla
intimorito dall’esordio e sportivamente complimentato anche dagli avversari.
Che dire degli altri esordi con la maglia del Condor? Federico Manuini non
aveva nulla da dimostrare e ha solo confermato le sue qualità. Ma crediamo che
resterà a lungo impresso il pianto liberatorio di Franco Palazzini a fine gara
dopo una giornata così carica di emozioni che hanno toccato, ne siamo certi, le
corde dei suoi affetti famigliari più profondi. Così come siamo certi che tutta
la squadra saprà supportarlo nel migliore dei modi.
Ora il Nordival Rovato potrà guardare le altre giocare. Infatti nella quarta
giornata osserverà un turno di riposo, poi si tornerà tutti in campo domenica
21 novembre quando allo stadio Pagani arriverà il Cus Milano.
BERGAMO:
Salvini; Cocca, Nava, Nembrini, Dalzini (61’Biggi), Orlandi, Milinkovic, Scarpellini
(67’Lucido), Spreafico (41’F.Gimondi), Ma.Gaffuri, Guiniot, Testa
(63’Gazzaniga), G. Gimondi (61’Amoroso), Guariglia (53’Colombo), Plevani. N.E.
Mi Gaffuri.
Allenatori:
Festa e Quadrio.
ROVATO:
Bandera, Deretti, Mambretti, Belotti (41’Squizzato), Abeni, Sardo
(41’Palazzini), Zanotti (51’Tomasoni), Galvani, Manuini, Rossini, Corsini
(61’Valtorta), Miglietti (48’Daniel), Trevisani (22’Blagojevic), Sabatiello,
Galli (41’Givani).
Allenatore:
Porrino.
Arbitro: Righetti di Verona.
Marcatori:
pt ’m Bandera tr Bandera, 16’m Abeni, 37’m Miglietti, 40’cp Bandera; st 25’m
Abeni tr Bandera, 30’m Galvani tr Bandera, 34’m Bandera tr Bandera.
Note: cartellini gialli: Abeni (3’st), Colombo (28’st), Squizzato (39’st).
MVP: Lorenzo
Bandera
Fabio Marzetta
Ph credit Stefano Delfrate
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