I COMANDAMENTI DI ALESSANDRO ROPPO: “VI SIETE RIPOSATI? DA OGGI NIENTE SCUSE!”
La preparazione
atletica di una squadra di rugby in estate sembra un lungo percorso a
singhiozzo: da maggio a ottobre, dalla fine dei campionati alla ripresa, dalla
Nazionale in giù, tutti i club si organizzano in modo di alternare i periodi di
lavoro a quelli di pausa. Oggi, per esempio, proprio la nostra Rugby Roma torna in campo dopo
una ventina di giorni di pausa, per iniziare il vero e proprio lavoro di pre
season. “Da oggi si inizia a finalizzare il processo di costruzione avviato
dalla fine di maggio, dalla partita di L’Aquila che ha sancito la nostra
promozione in Serie A: la pacchia è finita!”. A occuparsi di questo
delicato settore a Tor Pagnotta c’è Alessandro Roppo, che nel club ha
anche giocato. Roppo che ha stretto un’amicizia con l’head coach Daniele Montella, con il quale ha
giocato, e con il quale ha iniziato a lavorare ai tempi della Primavera. Passato poi per Colefferro e per un ruolo di
responsabile della preparazione per il comitato regionale della FIR, è tornato alla Rugby Roma 4 anni fa.
(Foto di Stefano Spalletta)
Con Alessandro allora abbiamo provato a fare un giochino: farci spiegare le 3 cose che un giocatore NON DEVE assolutamente fare nel lungo periodo estivo e le 3 cose che un preparatore DEVE assolutamente considerare in estate.Le 3 cose che
un giocatore NON DEVE FARE:
1) “Pensare
che questo periodo sia lontano dalla stagione e quindi prenderlo sottogamba: è
invece la fase più importante dell’anno, dove costruisci il risultato della
stagione che stai per iniziare”. 2) “Non calare mai troppo la tensione, mantenere la
disciplina alta. Paradossalmente, pensando che poi potresti avere margine per
rigenerarti, rischi di lasciarti andare su tanti aspetti, bere troppo, mangiare
troppo, dormire troppo, che poi diventano una zavorra mentale e fisica quando
riprendi a lavorare”. 3) “Comprendere
che il riposo e la rigenerazione fanno parte del lavoro. L’obiettivo
fondamentale del periodo tra la fine della stagione e la pre season è tornare
al campo senza intoppi, senza dolori, senza scuse: di tempo ne hai avuto
abbastanza per recuperare. L’unico momento in cui non sentirai dolori sarà il
primo minuto del primo giorno di preparazione, perché da li in avanti dovrai
convivere con fatica, stanchezza infortuni”.
Le 3 cose che
il preparatore DEVE FARE
1) “Adattarsi
al tempo di lavoro e ai mezzi a disposizione e soprattutto al livello con il
quale ti stai confrontando”. 2) “Fissare
un obiettivo ambizioso, ma al tempo stesso raggiungibile. Se hai una rosa di 40
persone, molto probabilmente dovrai lavorare con 40 tipi di atleti diversi e in
pochissimo tempo devi trovare 40 strade diverse per poi arrivare a portare
tutti a un miglioramento. E’ quindi fondamentale che lo staff sia sempre
coordinato e che un allenatore possa completare il lavoro del preparatore e
viceversa”. 3) “Programmare,
respinsabilizzare e aggiornarsi. In un team sportivo, la programmazione è la
base. E un gruppo di atleti adulti va reso autonomo sulle cose che può gestire
da solo. A me poi piace molto confrontarmi con altri colleghi e studiare i
metodi applicati in altre discipline sportive, provando poi ad adattarli alle
mie esigenze nel rugby. In estate lavoro su questo, metto in cantiere
indicazioni che mi possono arrivare, anche perché ovviqmente non è che posso
mettermi a fare esperimenti nel corso della stagione”.
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