Faccia a faccia : il protagonista di oggi è
l’assistente allenatore “Alessio Moretti” del Rugby Civitavecchia.
Alessio quali
sono i tuoi ricordi da ragazzo nel Rugby e avresti mai immaginato prima di
giocare e poi essere allenatore del Rugby Civitavecchia?
Alessio – Ricordi molti anzi
moltissimi ...appena potevo ero al campo con i grandi, compresa la domenica e
soprattutto nelle trasferte dato che mio padre faceva parte del movimento
rugbistico biancorosso, da quel gruppo ho imparato i veri valori del Rugby.
Quali sono i tuoi ricordi, il più bello e il più triste, legati al gioco del Rugby sia nel Civitavecchia che negli altri team?
Alessio – Il più bello è stato
crescere nel movimento del Rugby Civitavecchia, il più triste la scomparsa di
mio padre visto che avrei giocato volentieri con lui.
Le polemiche,
a seguito di sconfitte, spesso segnano il cammino di un roster di Rugby. Da
allenatore come si motiva una squadra, come si tiene unita nei momenti
difficili?
Alessio – La motivazione si trova
durante il lavoro al campo ... In continuo senza mai mollare . I risultati
arrivano, non importa vincere o perdere ma migliorare sempre .
Il Rugby
cambia in modo veloce molto da un punto di vista tecnico, ma da un punto di
vista attitudinale vedi dei mutamenti e in quale direzione?
Alessio – I mutamenti sono frutto del
gioco veloce, bisogna adattarsi alle situazioni che si creano. Bisogna fare un
gran lavoro con il mini-rugby per abituarli a prendere decisioni rapidamente
Quali devono
essere le qualità principali di una buon giocatore, di un capitano o leader che
militi nel Rugby Civitavecchia,?
Alessio – Nel Rugby Civitavecchia
bisogna essere un esempio per gli altri, lasciare sempre aperta una porta per
chi ha necessità sia sportiva che sociale.
Quali sono le
qualità e le chiavi del successo di un allenatore la cui squadra partecipa al
campionato di serie A e punta in A1?
Alessio – Le qualità si acquisiscono
con l'esperienza e la chiave del successo è il lavoro sul campo.
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