Domenica 22 maggio, alle 11:30 - alla presenza tra gli altri del Presidente della Federugby, il livornese Marzio Innocenti, della Consigliera Federale con delega alla attività di Responsabilità Sociale, Antonella Gualandri e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Livorno, Simone Lenzi - il nuovo campo in sintetico situato all’interno dell’istituto penitenziario de ‘Le Sughere’ di Livorno verrà intitolato a Manrico Soriani, il vero promotore dell’iniziativa legata alle ‘Pecore Nere’, la squadra di rugby composta da detenuti del carcere labronico, impegnata nel campionato toscano Old.
Al
termine della cerimonia di intitolazione in memoria di Soriani – che ci ha
lasciati all’età di 55 anni, nell’estate del 2020 – si giocherà, alle
12:00, la partita amichevole tra le stesse ‘Pecore Nere’ ed una rappresentativa
composta da elementi di dieci squadre Old toscane (Rino..Cerotti Livorno,
Allupins Prato, Sorci Verdi Prato, Zoo Vasari Arezzo, Arf Firenze, Ribolliti
Firenze, Briganti Siena, Trinceroni Scandicci, Magnaorecchi Massa e, con atleti
piombinesi, i Pirati). Poi, secondo le tradizioni proprie del rugby, avrà luogo
il cosiddetto ‘terzo tempo’, il banchetto offerto dalla formazione di
casa.
IL LAVORO
DEI LIONS. L’iniziativa di un pallone ovale
da far rotolare all’interno del carcere cittadino è resa possibile dall’opera
della società dei Lions Amaranto
Livorno. Tutto ha inizio sabato 27 settembre 2014, quando 22
giocatori dei Lions Livorno, accompagnati dal presidente della stessa società
amaranto Mauro Fraddanni,
dall’allenatore Manrico Soriani e dai rappresentanti del Comitato Toscano
della FIR, Marco Bertocchi e Claudia Cavalieri, danno vita,
sul terreno di gioco de ‘Le Sughere’, ad un allenamento piuttosto sostenuto,
con tanto di partitella in famiglia. Durante la seduta, lunga circa 60 minuti,
si sviluppano varie fasi di gioco e vengono mostrati i fondamentali dello
sport del rugby. Un centinaio di detenuti, presente all’allenamento,
mostra entusiasmo e grande partecipazione emotiva. Da quel giorno,
grazie al lavoro dei Lions (ed in particolare grazie all’impagabile attività
svolta dallo stesso Soriani e dai suoi colleghi-allenatori Michele Niccolai e Mario Lenzi) e al concreto appoggio
dell’Associazione Amatori Rugby,
scattano veri allenamenti per i detenuti. Ben presto viene allestita
una squadra del tutto particolare, composta, appunto, da atleti reclusi nella
casa circondariale livornese. La formazione, con grande autoironia,
viene battezzata, dagli stessi detenuti, ‘Pecore Nere’. Tali giocatori,
tutti con pene piuttosto lunghe, iniziano ad effettuare, una volta alla
settimana (la domenica mattina), sul campo sportivo del carcere, sedute
piuttosto intense. Grazie alla stretta collaborazione e alla grande sensibilità
della direzione e del personale della casa circondariale stessa, l’intenzione
di far disputare anche alcune gare amichevoli si trasforma in realtà. Varie
squadre federali si presentano all’interno dell’istituto carcerario, per
giocare partite ricche di significato. Belle gare, nelle quali la formazione
dei detenuti palesano buone qualità.
LE PRIME PARTITE UFFICIALI. Un’importantissima svolta nel percorso di crescita del progetto si registra martedì 24 settembre 2019, quando, nel corso della conferenza stampa svoltasi nella sala riunioni dell’istituto penitenziario di Livorno, viene ufficialmente annunciata una novità di portata ‘storica’ per il movimento rugbistico toscano, con una notizia che va decisamente oltre l’aspetto tecnico. “Grazie all’interessamento del Comitato Toscano della FIR – emerge – la rappresentativa delle Pecore Nere ha acquisito il diritto di partecipare all’imminente campionato toscano Old”. All’incontro con i giornalisti, oltre ai tecnici delle Pecore Nere Manrico Soriani e Michele Niccolai, partecipano, tra gli altri, il Direttore dello stesso Istituto Penitenziario Carlo Alberto Mazzerbo, il Delegato Provinciale del CONI Giovanni Giannone, il Presidente del Comitato Toscano della FIR, Riccardo Bonaccorsi, il Consigliere dello stesso Comitato Luca Sardelli, l’Assessore al Sociale del Comune di Livorno Andrea Raspanti e il Garante dei Detenuti Giovanni De Peppo. Presenti anche Arienno Marconi dell’Associazione Amatori Rugby Toscana e, per i Lions Amaranto Livorno, il Consigliere Fabio Bizzi e l’Addetto Stampa Fabio Giorgi.
Nel campionato Old potrebbero militare solo atleti che hanno già compiuto 35 anni: prevista, per alcuni elementi della squadra di detenuti, una deroga. Ovviamente tutte gli incontri delle Pecore Nere si disputano sul campo posto all’interno dell’istituto. I giocatori delle Pecore Nere, tesserati Associazione Amatori Rugby Toscana, mettono in evidenza qualità notevoli.
Le loro partite, viste le
dimensioni del campo, piuttosto ridotte, si giocano con soli 13 elementi, senza
flankers. Le Pecore Nere, nel proprio primo impegno ufficiale, con punti in
palio, pareggiano con gli Allupins Prato, per poi sconfiggere, nei tre
successivi incontri, le rappresentative dei Sorci Verdi Prato, degli Zoo Vasari
Arezzo e dei Ribolliti Firenze. Poi l’emergenza della pandemia del Covid-19
costringe la FIR a sospendere e annullare tutti i campionati federali.
MANRICO
‘PASSA L’OVALE’. Il 5 luglio 2020 ecco la notizia
più brutta: ad appena 55 anni Manrico Soriani (foto qui sopra) ci lascia. ‘Chico’, promotore e
allenatore delle Pecore Nere (nonché capitano dei Rino..Cerotti, la
rappresentativa Old dei Lions Amaranto Livorno) ‘passa l’ovale’. Con lui,
scompare un rugbista dalla rara generosità. Significative, per ricordare
Soriani, le parole di Riccardo Bonaccorsi, Presidente del Comitato Toscano
della FIR: “Persona unica, degna di stima e amicizia, ha lavorato sempre per il
mondo del rugby con passione e dedizione, donando a tutti il suo tempo e il suo
impegno. L’ultimo suo progetto con le carceri ha dato frutti insperati tra quei
ragazzi, che hanno ricevuto da lui molta più attenzione e passione di quanto la
vita avesse dato loro fino ad allora. Ci mancherà”. La squadra delle Pecore
Nere, anche per onorare la sua memoria, riprende, dopo alcune settimane, gli
allenamenti. A guidare le sedute, oltre a Niccolai e Lenzi, anche Vincenzo Limone, altro allenatore
Lions che si è aggiunto nello staff tecnico. La loro opera viene appoggiata dai
preziosissimi nuovi dirigenti Maurizio
Berti e Massimo
Soriani (fratello di Manrico).
LA STAGIONE ATTUALE. Nella stagione 2021/22
riprende il campionato Old e le ‘Pecore Nere’ disputano due gare ufficiali,
contro altre squadre livornesi, quella dei Pirati e quella dei Rino..Cerotti
(la squadra Old dei Lions, che peraltro prima dell’inizio della stagione aveva
svolto con la stessa formazione dei detenuti un allenamento congiunto). Alle
due gare di campionato assistono anche la Vicesindaca di Livorno Libera Camici e l’Assessora con
Deleghe anche alla Cooperazione e Pace Barbara Bonciani. Il tutto a dimostrazione del concreto interessamento
al progetto da parte dell’Amministrazione Comunale. Significative, in merito,
le parole del Sindaco Luca
Salvetti. “Quella delle Pecore Nere è una bella iniziativa, simpatica e
densa di significato. Il rugby – è il commento del primo cittadino – è sport
che sa veicolare messaggi importanti e coinvolgere i detenuti è un’idea
apprezzabile da parte dei Lions”. Poi ancora per problemi legati all’emergenza
sanitaria e per i tempi tecnici necessari per la stesura del nuovo sintetico
sul campo, giunge una pausa agonistica. Una pausa che si interromperà proprio
in occasione dell’intitolazione del 22 maggio, peraltro festa di Santa Giulia,
la patrona di Livorno. È evidente che il gioco del rugby in carcere vada ben
oltre l’aspetto tecnico. Il percorso sportivo può apportare benefici ai
detenuti sia a livello fisico, sia psicologico e mitiga i rischi dovuti
all’inattività e alla vita sedentaria propria del carcere. (FabioGiorgi)
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