È tempo di finalissima! Dopo un anno di attesa oggi, sabato 28 maggio, è di
nuovo derbytime. Nella
finale per il titolo di Campione d’Italia 2022 stessi protagonisti dell’anno
scorso: Petrarca e Rovigo, nella sfida più giocata del rugby italiano.
Partirà sabato mattina per Parma il Petrarca,
impegnato nella finale scudetto del Peroni TOP10 del 28 maggio allo stadio
Lanfranchi con il Femi CZ Rovigo. Calcio d’inizio alle 17.30, arbitro Andrea
Piardi di Brescia (prima finale per lui), assistenti Manuel Bottino di Roma e
Federico Vedovelli di Sondrio, quarto uomo Filippo Russo di Treviso, quinto
uomo Franco Rosella di Roma, TMO Federico Liperini di Livorno. Diretta RaiSport
e federugby.it dalle 17.
(Il coach del Petrarca Andrea Marcato, ph. Stefano Delfrate)
Rispetto alla semifinale di ritorno i tecnici
Marcato e Jimenez optano per due cambi nel XV di partenza. Inversione tra campo
e panchina per Pavesi e Hasa, che scende in campo dal primo minuto, mentre
Capraro prende il posto di Schiabel in panca.
Dei giocatori che hanno disputato le finali,
solo Angelo Esposito (uscito nel primo tempo a Calvisano) non è disponibile per
infortunio.
“Non vediamo l’ora di giocare”, è l’analisi
dell’allenatore del Petrarca, Andrea Marcato. “La squadra è molto concentrata,
si sta allenando bene, abbiamo buone sensazioni che vengono anche dalle
semifinali. Siamo arrivati qui in buona condizione, sia dal punto di vista
fisico che mentale. Ovviamente questa è una finale, una partita secca, e può
succedere di tutto. Abbiamo grande rispetto per Rovigo, che conosciamo bene, e
che sta facendo un ottimo campionato. Sarà stimolante ritrovarsi per la terza
volta, speriamo che sia anche un bello spettacolo. Le chiavi della partita,
come sempre per una finale, saranno la disciplina e la gestione dei momenti e
della tensione. Intendo dire dei momenti facili, e di quelli difficili, per
tutta la durata della partita, fino al fischio finale. Rovigo fa del possesso e
della pressione i suoi punti forti e la sua filosofia. Il loro punto di
riferimento sono le fasi statiche: la mischia ordinata e il drive. Dobbiamo
essere bravi a metterli in difficoltà. E poi, perché no, può aiutare anche un
pò di fortuna”.
Forza Neri!
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