martedì 24 maggio 2022

RUGBY VETERANI/A Genova i Cavalieri di San Giorgio fermano gli inglesi di Farnham.

 

      A GENOVA, NELLO STADIO CARLINI BOLLESAN

 

                                          il 21 maggio 2022, ad ore 16.00, sole, 24°

 

                                                              si è svolto

 

                                             L’INCONTRO di RUGBY OLD

 

                                                                      tra

 

                         I Cavalieri di San Giorgio R.F.C. – Les Escargot’s di Farnham

 

                                                                             *

 

In un clima che date le premesse dei giorni scorsi poteva essere molto peggio, sotto un sole per lunghi tratti coperto da estese velature, si è svolto il tanto atteso return match tra gli inglesi di Farnham (Surrey) e la formazione messa su dal fantasioso Guardiano del Melo ad hoc perché gli ospiti non corressero il rischio di annoiarsi.

 

Hanno onorato la giornata: Gropplero I – capitàno, Avigliano, Capalbo, Casanova, Cavalleri, Corinni, De Pieri, Elies, Felici, Fusco, Galiberti, Galliano, Gropplero II, Imperiale I, Maggiolo, Mangiapanello, Marchi, Micco, Morasso, Nostro, Odone, Olivieri, Pendola, Provvedi, Rocca, Sandri, Saturnino, Solazzo, Tommasi, Van Vuren.

 

A bordo campo il Decano Pizzagalli, Arnulfo II, Peter Van Zaam, la Signifer Rocio, i facenti funzione di fotografi Andrea Farina e Paolo Pendola, il facente funzione di Giudice di Linea Acropt, il portentoso duo Cianni & Nicoletta, Barry in una fugace apparizione, AleNoto, Momy.


Caduto sul campo dell’onore il neo Cavaliere Matteo Tommasi che ha riportato qualche danno ad alcune dita della mano sinistra. A lui i migliori di una pronta guarigione.

 

La partita è finita 6 a 5 per i Cavalieri con mete di: Galliano, Maggiolo, Morasso, Sandri, Van Vuren (2).

 

Tutti bravi, anzi bravissimi, ma si sceglie di spendere poche parole solo su tre Cavalieri che hanno impreziosito e reso possibile la vincente azione corale della squadra.

 

Imperiale I, Francesco, che per l’occasione ha dismesso i galloni di capitàno della prima squadra continuando con efficacia a fare quello che sa fare meglio: placcare tutto quello che è più alto dell’erba e ripartire dritto per dritto ogni volta che la situazione lo abbia richiesto; in assoluto silenzio e con devota umiltà.

 

Andy May Day che ha preso parte ad una serie impressionante di azioni buscandone più dell’orso senza mai fiatare o fare polemica con alcuno; per una volta, per davvero, ha dato prova di essere il Sempre Sobrio e Composto Malgioglio.

 

Hurricane Jem ha fatto vedere anche agli orbi la differenza che intercorre tra l’Uomo e la scimmia (ex multis: kick off con palla attesa 25 metri più in là da un inglese che la riceve contestualmente ad un devastante placcaggio).

 

Non è necessario stendere alcun velo sul terzo tempo giacchè vi ha già provveduto il denso e maleodorante risultato della fiamma viva a diretto contatto col grasso della carne che, comunque, non è stata della qualità migliore, forse si è rivelata poca nella quantità e sicuramente cruda nel risultato finale delle salamelle.

 

Si poteva fare molto di più con molti meno soldi. Gutta cavat lapidem (a buon intenditore…).

 

Spiace per gli ospiti che per correre dietro a discutibili riti matricolari (che dire della gara a chi vomita più lontano?) sono rimasti senza posto a sedere nel ristretto spazio all’aperto della club house. Della (pochissima) pasta al pesto diremo la prossima volta che per qualsiasi ragione si avrà “il mondo in gran dispetto”.

 

Da un angolo riparato dello spazio antistante la CH, accanto ad un ombrellone chiuso ma che riesce a rompere i coglioni lo stesso, dirimpetto al Cavaliere che direttamente dalla bottiglia ha attinto per pasteggiare ad amaro Camatti, per C.N.N. Er Coguaro da Jamaica ovvero Rimmo e Rubby ovunque voi siete.

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