Carissimi
tesserati e carissime famiglie,
dopo la decisione del Direttivo
del CUS Milano Rugby ASD di
prorogare la sospensione
delle attività per le categorie da U5 a U13 fino alla fine del mese in corso ci sembra doveroso spiegare il perché
di questa scelta.
Come abbiamo comunicato, ci muove
il senso
civico e usiamo il normale buon senso per stabilire le
regole comportamentali. Riteniamo che questa pausa sia un segno di
responsabilità, e di rispetto per noi e per gli altri, e
nell’incertezza sulla effettiva pericolosità del virus, e del tasso di
occupazione dei letti di ospedale, abbiamo valutato di essere
prudenti.
Abbiamo
sospeso l’attività con dispiacere, ma la diffusione dei contagi nelle fasce
d’età più giovani ha reso opportuno, dal nostro punto di vista, l’interruzione,
perché la pratica dello sport, che consideriamo centrale del percorso di
crescita dei ragazzi, non consente l’adozione delle misure di tutela che
troviamo nella scuola.
Il nuovo protocollo COVID per allenamenti e Attività
Agonistica Nazionale FIR, inoltre, prevede che anche i ragazzi tra i 5 e gli 11
anni, per poter frequentare gli allenamenti, debbano
essere vaccinati
o effettuino un tampone settimanale in zona Gialla e
Arancione. Dunque, ci
siamo preoccupati anche dell’impatto di questi provvedimenti sull’attività.
Il nostro impegno, soprattutto in
questo momento di pausa, è rivolto a supportare i nostri atleti,
genitori e amici, cercando tutte le soluzioni possibili
per poter riprendere gli allenamenti in sicurezza e seguendo tutti i protocolli
necessari.
Stiamo
lavorando per risolvere i problemi che si presentano in questo periodo partendo
da impianti che non riescono ad aprire a causa del poco personale, a educatori
e giocatori in quarantena, arrivando all’impossibilità per molte famiglie di
effettuare i tamponi (sappiamo tutti quanto sia difficile).
Siamo
in contatto quotidiano con medici federali e della Società per trovare
soluzioni (tamponi direttamente in campo?), e per capire come affrontare il
problema dei ragazzi dai 12 anni che hanno contratto il COVID per i quali la
validità del certificato medico agonistico decade.
Capiamo anche il disappunto per aver perso tre settimane di allenamento, per questo stiamo valutando la possibilità di prolungare gli allenamenti per tutto il mese di giugno.
Arrivederci
presto sui campi.
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