Palla Ovale
Cinque quesiti a Marco Salomone del Rugby
Civitavecchia
Il biennio 2020/2021 e' stato estremamente difficile
per il rugby, voi come società come lo avete affrontato?
(In foto Marco Salomone)
Marco – In questo biennio
abbiamo sempre lavorato affinchè tutti i nostri tesserati rimanessero vicini al
club. Abbiamo attuato una importante e lodevole iniziativa in cui abbiamo fatto
giocare tutti gli atleti del Minirugby gratuitamente che ha portato un notevole
incremento di ragazzi/e che si sono avvicinati per la prima volta al Rugby.
Questa mancanza di gioco, che effetti avrà nel concreto sul rugby dibase?
(in foto Alessandra Padelli)
Marco – Con gli ultimi protocolli tutti i club
hanno trovato delle difficoltà, in particolare con questo effetto che io
definisco a “fisarmonica” ossia le società studiano ed applicano tali
direttive, tutelando gli atleti per la loro salute, poi però ci si scontra con
la realtà in cui se non c’è contatto non c’è il Rugby e quindi poi nel tempo
mancano gli atleti nei numeri. La mancanza di una attività rugbistica,
propriamente detta, andrà a scapito del settore seniores con il passare degli
anni.
Come avete vissuto questa ripartenza del rugby
giocato?
(in foto Lorenzo Capponi)
Marco – Onestamente non vedevamo
l’ora di ripartire, posso garantire, seguendo in prima persona il settore
propaganda, ci ha dato moltissime soddisfazioni. Si vedevano i bambini/e che
mangiavano il Campo Moretti Della Marta con gli occhi, erano presenti in campo
cercando di dare il massimo. Sia nei raggruppamenti fatti a Civitavecchia sia
quelli fatti in altri campi si sono visti gli atteggiamenti giusti ossia la
crescita dei nostri atleti è questo il nostro più grande successo. Vederli
giocare con tanta gioia e felicità ci ha regalato il massimo che si poteva
chiedere.
Quali le difficoltà più grandi affrontate?
Marco – L’organizzazione
degli spazi è stata davvero la parte più difficile, una per tutti utilizzo
degli spogliatoi, con le misure da rispettare, luogo importante dopo allenamenti
con condizioni meteorologiche inclementi. Immagina un allenamento di bambini/e
sotto la pioggia e di seguito non poterli far asciugare, fortunatamente poi
nell’evolversi delle indicazioni si è potuto utilizzarli con le disposizioni a
cui fare riferimento.
Guardando al futuro, che piano avete pensato per
superare il momento e come vedi il rugby in generale?
Marco – Guardando tutti gli
addetti ai lavori vedo una grandissima voglia di ripartire, qualsiasi attività
è ben accetta. Tutti devono collaborare suggerendo non solo ad avvicinare ma
anche a mantenere il numero di atleti a giocare a Rugby. Insomma idee da
premiare e porre in essere. Speriamo che passi presto questo periodo dove
questa malattia appare con più forza e si parta senza più interruzioni.
Foto: Marco Salomone Segreteria del Rugby
Civitavecchia
Alessandra Padelli Segreteria del Rugby
Civitavecchia
Lorenzo Capponi Segreteria del Rugby
Civitavecchia
NB. L'intero articolo curato da Davide Marcos è stato
inserito sulla rivista nazionale ed internazionale Ovalmente
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