Under 17, Capoterra campione regionale
2021/2022.
Il 16
gennaio l’Under 17 dell’Amatori Rugb y Capoterra, fresco del titolo regionale
di categoria, avrebbe dovuto disputare a Roma le eliminatorie contro il Noceto
per poi accedere ad un girone d’Elite con le squadre del centro-sud.
Sostanzialmente un ulteriore step verso la finale nazionale per la conquista
dello scudetto Under 17. La vincente del girone, poi parteciperà alla finale di
categoria dei campionati italiani.
Purtroppo
l’aumento dei casi di Covid in Sardegna, ma soprattutto in tutta la Penisola, ha
costretto la Federugby a modificare il cammino stagionale di diverse
formazioni: dai senior alle giovanili.
Campionati
per ora sospesi fino al 31 gennaio e tutto da rifare.
In
attesa che la situazione, si spera, migliori e lo sport possa ritrovare la sua
serenità, l’attività dell’Under 17 di Capoterra ovviamente non si ferma.
La
squadra, seguita dal tecnico federale, ma anche collaboratore dell’Amatori
Carlo Atzori e sotto lo sguardo attento del dirigente e Responsabile del
settore giovanile Giacomo Atzori, continua la preparazione (seppur con le
dovute precauzioni).
Ed è
proprio con Carlo Atzori, in attesa che il suo team possa giocare le
eliminatore di Roma, abbiamo parlato dell’Under 17 e del suo percorso
stagionale.
Quanto
è stato difficile, in questo momento, vincere il titolo regionale?
“La difficoltà maggiore è stata, quella di riuscire a tenere il
gruppo-squadra fino alla fine di questa prima fase, tra infortuni e covid,
l’ultimo periodo, i ragazzi erano al limite delle proprie forze”.
Quali
sono state le avversarie più ostiche in questa prima fase?
“La formazione di Oristano, indubbiamente, è stata la squadra più ostica
che abbiamo dovuto affrontare, anche perché formata da 3 società (Oristano,
Olbia e Sassari) ma nella seconda parte del campionato tutte le avversarie sono
cresciute di livello”.
Ora a
Roma con quale obbiettivo?
“L’obiettivo è sempre quello di “formare” i nostri ragazzi sia come
atleti che come uomini ed aumentare il loro bagaglio sportivo-rugbystico. Io
dico sempre che, facendo sport, non deve mancare il divertimento, ma anche il
divertimento facciamolo seriamente, poi visto che parliamo di una finale. Beh,
giochiamocela e vediamo come andrà a finire”.
“Partita secca in campo neutro contro il Noceto, una franchigia emiliana
composta da Noceto, Colorno e Piacenza. Chi vince passa al girone d’Elite con
le squadre del centro-sud. La vincente del girone, poi parteciperà alla finale
di categoria dei campionati italiani”.
Una
società, l’Amatori Capoterra, che lavora molto soprattutto sulle giovanili, un
grosso bacino anche per la prima squadra.
“Il
Capoterra ha sempre avuto grandi tradizioni, ma mancava da diverso tempo un
gruppo come questo. Esclusi alcuni nuovi innesti, la maggior dei ragazzi
lavorano insieme da 5 anni circa. Non c’è un top player ma diversi buoni
giocatori. E la loro forza sta veramente nel gruppo.
(Carlo Atzori, il secondo da sin., durante una pausa con i tecnici di un Haka Camp)
Di sicuro è una formazione che può giocare tranquillamente a livello di
serie B nazionale, ma penso che, tra loro 5/6 elementi possono ambire ad un
livello superiore. Da sempre ho fatto mia una citazione che dico sempre ai
ragazzi: “Il limite non sta nelle vostre gambe, ma nella vostra testa”.
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