I Bisonti nascono 5 anni fa a
Frosinone da un’iniziativa promossa dal Gruppo
Idee di Germana De Angelis e Luigi Ciavardini, aderiscono
al progetto carceri “l’ovale oltre le sbarre” della Federazione Italiana
Rugby e per 4
stagioni hanno portato il campionato di serie C2 nel penitenziario di Frosinone includendo
nella pratica sportiva i detenuti dell’alta sicurezza grazie all’impegno e alla
partecipazione dei tanti club del territorio laziale coinvolti.
I Bisonti sono un progetto
speciale, una cerniera tra la società civile e la detenzione che fa cardine sui
principi fondamentali del Rugby: l’avanzamento, il rispetto delle regole e il
sostegno. Un percorso che va avanti da 5 anni e che ha trovato casa in questa
stagione a Tor Bella Monaca grazie all’impegno di una squadra di volontari che,
seppur disputando il campionato fuori dal carcere, ha avuto l’opportunità di
portare tanto Rugby in una periferia difficile della Capitale.
Il percorso dei Bisonti nelle
carceri va avanti, tutti i mercoledì a partire dallo scorso Novembre
l’allenatore della squadra Stefano Scarsella ha iniziato l’attività a Rebibbia
con un nuovo gruppo di ragazzi detenuti nella casa circondariale romana.
Proprio in occasione dell’ultimo mercoledì di questa prima stagione i Bisonti
hanno organizzato un’amichevole tra i ragazzi del penitenziario e i volontari,
un match terminato 5 mete a 4 per i volontari, una vittoria schiacciante per il
nostro sport.
A coronare questo evento carico di emozioni la presenza della
Direzione del Penitenziario, senza la quale non si sarebbe potuto svolgere il
match e alla quale va riconosciuto il lungimirante sostegno ad un progetto
tanto meritevole. Ma soprattutto a incorniciare una giornata indimenticabile
per tutti i ragazzi è stata la partecipazione di Sergio Parisse e di sua moglie
Silvia.
Il Capitano nonostante la convalescenza da un recente intervento non ha
fatto mancare mai il suo contributo, facendo da guardalinee, portando l’acqua
ai giocatori durante la partita e distribuendo le vivande a tutti i ragazzi,
visibilmente emozionati durante il terzo tempo.
Un grande esempio di umiltà e spirito di sacrificio in una
giornata indimenticabile di Rugby e amicizia della quale possiamo andare tutti
molto fieri.
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