Appare come una signora giovanile, ma in realtà qualche anno ce
l'ha. È la palla ovale a
Pescara, che nasce nella seconda metà degli anni '60. Nella pizzeria "Pic
Nic", un gruppo di appassionati fondano infatti la prima società della
popolosa città abruzzese, la più abitata di tutta la regione. Successivamente i
fratelli Claudio e Goffredo Giraldi,
ex giocatori della Rugby Roma, si trasferiscono per motivi di lavoro a Pescara
e continuano con determinazione l'attività, gettando il seme per la prima vera
e propria società sportiva.
(gli Under 18 dell'Adriatica Rugby unione fra Pescara e Teramo)
Si arriva nel giro di qualche anno in Serie B, e
negli anni a seguire l'attività rugbistica a Pescara continua, in diverse
forme, fino ad oggi. Diversi sono stati i giovani pescaresi formati, e finiti poi
nelle categorie superiori e in diverse rappresentative nazionali: Plinio Sciamanna, Daniele Pompa, Rossano Fagnani e Alberto Santavenere ne sono solo alcuni
esempi.
Il Pescara Rugby Asd è oggi una realtà della costa adriatica, e gestisce
il campo in erba sintetica "Rocco Febo", in zona Colli, ristrutturato
in occasione dei Giochi del Mediterraneo di nove anni fa, condividendolo con
altre associazioni di calcio e baseball. C'è inoltre una club house, intitolata
all'allenatore, dirigente ed ex azzurro Roberto Cinelli.
Uno spazio fondamentale per gli “sharks” (gli squali), che con la sua posizione
centrale rappresenta un fattore attrattivo e aggregativo importante per il popoloso
bacino pescarese.
(La prima squadra del Pescara)
La club house rappresenta il "cuore" per la galassia del
Pescara Rugby, per la società,
i giocatori, i giovanissimi e i loro genitori. Dopo l'estate inizieranno i
lavori di ristrutturazione, con i quali si ripenseranno gli spazi in funzione
del proverbiale Terzo Tempo.
La seniores, invece, ha raggiunto l'obiettivo fissato a inizio stagione: la permanenza nel campionato di C, la quarta serie
nazionale, dopo la promozione dello scorso anno dalla Serie C regionale. Il XV
del coach Carlo Centofanti, al terzo campionato sulla
panchina del Pescara, ha faticato nel girone territoriale, soffrendo
l'inesperienza soprattutto contro alcune formazioni dalla brillante storia
ovale. Nella seconda parte di stagione la squadra ha però iniziato a vincere,
arrivando alla salvezza anticipata e togliendosi qualche soddisfazione anche
contro formazioni più blasonate.
"Siamo convinti dell'importanza del diritto allo sport per tutti –
racconta il presidente del club, Angelo Cavarocchi –
lo sport ha un ruolo fondamentale nel contribuire a una sana crescita
psico-fisica dei ragazzi e delle ragazze". Per questo il rugby di base è
prioritario al Pescara, come cruciare è il ruolo dei genitori, lo 'zoccolo
duro' di famiglie che mosse dalla passione supportano il club in tante
attività, dalle trasferte al terzo tempo, fino alle attività formative e
sociali.
L'Abruzzo costiero ha buoni margini di crescita, favorita anche da aree
urbane ben popolate, impianti adeguati e società serie. Anche per questo due anni fa si è costituita la franchigia
territoriale giovanile integrata (ftgi), che oggi conta la
partecipazione di Amatori Teramo e Pescara Rugby, con due formazioni in U18 e
U16.
"In tutto questo il sostegno e la collaborazione con FIR Abruzzo è
fondamentale – evidenzia Cavarocchi – e si è visto anche la scorsa stagione,
con le attività organizzate insieme ai tecnici regionali, che hanno migliorato
il livello di atleti e allenatori soprattutto delle under dalla 14 alla 18. Per
il futuro ci aspettiamo di continuare a collaborare con la parte tecnica, e
speriamo ci sia una migliore programmazione preventiva dei calendari del
minirugby. Una pianificazione anticipata, magari trimestrale, dei
raggruppamenti, consentirebbe alle società e alle famiglie una migliore e più efficiente
organizzazione".
I progetti che pongono alla sfida del futuro il Pescara Rugby sono
tanti e ambiziosi: intanto, la
realizzazione di una palestra, fondamentale per le attività sportive, da
affiancare alla futura costruzione di un locale adibito alle specifiche
attività sanitarie fisioterapiche in favore degli atleti, grandi e piccoli. A
questo va aggiunta la programmazione per la prossima stagione, che riguarda
seminari e convegni e l'implementazione della promozione sul territorio, e
tanti sogni, che pian piano si vogliono realizzare, dall'organizzazione di un
torneo a cadenza annuale al reperimento dei fondi attraverso i bandi
europei.
In
bocca al lupo, squali.
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