Quella del Granducato Livorno è una Franchigia, nata nell'estate del 2015
grazie al lavoro sinergico tra le società cittadine dei Lions e degli Etruschi:
ufficialmente alcuni giocatori sono tesserati Lions, altri (come lo stesso
Mori) sono tesserati Etruschi. La convocazione nella rappresentativa
dell'Italia 'seven' assume un valore particolare, visto che il rendimento del
giocatore labronico, nell'ultima annata, è stato condizionato da un noioso
infortunio. Mori è un trequarti centro: lo stesso ruolo di Fabio Gaetaniello,
il campione livornese classe '58 con all'attivo 32 'caps' e 5 mete con la
nazionale maggiore. Gaetaniello, dopo aver chiuso la sua eccellente parentesi da
giocatore, ha iniziato, nel 1994, la carriera di allenatore. Fin dal 2015 è
entrato nello staff tecnico ed ha contribuito alla crescita dei 'Granduchi',
nelle mansioni di allenatore del reparto arretrato. Da metà della stagione
2017/18 è head coach dell'under 18. Insomma, alle sue dipendenze anche un
talento, come Mori, che ricopre il ruolo di centro, lo stesso da lui ricoperto
per tanti anni sui maggiori campi d'Italia, d'Europa e del mondo.
“Fare un
raffronto fra me e lui - sorride Gaetaniello - è fuori luogo. Il rugby è
cambiato in modo notevolissimo in questi pochi decenni. Prima curavamo di più
la parte squisitamente tecnica, ora, anche sui trequarti, il gioco si basa
soprattutto su un confronto fisico. Posso solo dire che si tratta di un
elemento di grande qualità, in grado di togliersi non poche soddisfazioni nella
sua carriera. Anche altri atleti del Granducato, quali Lucchesi, Krifi,
Batista, Del Fiorentino, Jelic e Del Bono hanno doti di primissimo piano e
possono raggiungere, nella loro vita sportiva, mete di grande prestigio”.
(FabioGiorgi)
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