giovedì 28 giugno 2018


 Federico Mori, talentuoso trequarti centro classe 2000 del Granducato Livorno, attivo al Centro Federale di Prato, è andato a realizzare una nuova prestigiosa meta. Il validissimo giocatore labronico - che ancora deve compiere 18 anni - figura nell'elenco dei 'magnifici 12' convocati dal responsabile tecnico della nazionale a sette Andy Vilk in vista della seconda tappa dell'Europe 7s Grand Prix Series, a Marcoussis (comune francese di circa 8000 abitanti, situato nel dipartimento dell'Essonne, nella regione dell'Île-de-France), in programma sabato 30 giugno e domenica 1 luglio. Gli altri 11 atleti azzurri sono Ambrosini (classe '91, del San Donà), Bonavolontà (del '96, della Lazio), D'Anna (del '93, del Mogliano), Falsaperla (del '90, del San Donà), Guardiano (del '93, della Lazio), Lupini (del '94, del San Donà), Petrozzi (del '95, Bath University), Pratichetti (classe '88, del San Donà), Ragusi (del '92, del Petrarca Padova), Rossi (del '91, del Petrarca) e Vian (del '93, del San Donà). Mori, che diventerà maggiorenne il prossimo 13 ottobre, è uno degli indiscussi leaders della squadra del Granducato, capace di ottenere, nel giro di tre stagioni, risultati di grande rilievo. Nel 2015/16, la rappresentativa giallo-bianco-rossa under 16, al suo primo anno d'attività, ha colto la terza piazza nazionale. In quella formazione erano protagonisti giocatori del 2000 e del 2001 che poi sono ulteriormente cresciuti e - affiancati da altri atleti di spessore - con la maglia del Granducato under 18 hanno ottenuto, nella stagione appena conclusa, la settima posizione del campionato italiano di categoria.
 Quella del Granducato Livorno è una Franchigia, nata nell'estate del 2015 grazie al lavoro sinergico tra le società cittadine dei Lions e degli Etruschi: ufficialmente alcuni giocatori sono tesserati Lions, altri (come lo stesso Mori) sono tesserati Etruschi. La convocazione nella rappresentativa dell'Italia 'seven' assume un valore particolare, visto che il rendimento del giocatore labronico, nell'ultima annata, è stato condizionato da un noioso infortunio. Mori è un trequarti centro: lo stesso ruolo di Fabio Gaetaniello, il campione livornese classe '58 con all'attivo 32 'caps' e 5 mete con la nazionale maggiore. Gaetaniello, dopo aver chiuso la sua eccellente parentesi da giocatore, ha iniziato, nel 1994, la carriera di allenatore. Fin dal 2015 è entrato nello staff tecnico ed ha contribuito alla crescita dei 'Granduchi', nelle mansioni di allenatore del reparto arretrato. Da metà della stagione 2017/18 è head coach dell'under 18. Insomma, alle sue dipendenze anche un talento, come Mori, che ricopre il ruolo di centro, lo stesso da lui ricoperto per tanti anni sui maggiori campi d'Italia, d'Europa e del mondo.
 “Fare un raffronto fra me e lui - sorride Gaetaniello - è fuori luogo. Il rugby è cambiato in modo notevolissimo in questi pochi decenni. Prima curavamo di più la parte squisitamente tecnica, ora, anche sui trequarti, il gioco si basa soprattutto su un confronto fisico. Posso solo dire che si tratta di un elemento di grande qualità, in grado di togliersi non poche soddisfazioni nella sua carriera. Anche altri atleti del Granducato, quali Lucchesi, Krifi, Batista, Del Fiorentino, Jelic e Del Bono hanno doti di primissimo piano e possono raggiungere, nella loro vita sportiva, mete di grande prestigio”. (FabioGiorgi)













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