Quando qualche anno fa Olivier Boulch, istrionico e
vulcanico dirigente dell’ USOMC, il club formato dalla comunità originaria del
Massif Central (Clermont) e residenti a Parigi, contattò la Partenope Rugby per
organizzare un tour pasquale della squadra under 16, nessuno di noi si poteva
lontanamente immaginare fino a dove sarebbe arrivata quella iniziale esperienza
tra la Partenope Rugby Junior e il club amatoriale più importante di Parigi,
legato allo Stade Francaise. A distanza di 5 anni, il doppio appuntamento
nell’anno tra Napoli e Parigi è diventato ormai tradizione, coinvolgendo
ovviamente da quest’anno la formazione dei Borbonici nella partecipazione al
torneo di Pasqua allo stadio Albricci ed alla “Fete du club” a Parigi alla
fine del mese di giugno. La rappresentativa borbonica, per l’occasione e come
negli anni scorsi, ha visto partecipare non solo i ragazzi della Partenope e
del Torre del Greco, ma anche alcuni ospiti di altro club campano, quest’anno 3
validi ragazzi dei Normanni di Salerno, arricchendo ancora di più l’esperienza
di contenuti extra sportivi.
Vi lasciamo ad alcuni racconti, non solo dei giocatori
e di una loro mamma super appassionata, ma anche del giovane arbitro Alessandro
D’Orsi, aggregatosi al viaggio in quanto arbitro ufficiale invitato dal club
parigino, che ringraziamo ancora una volta di cuore per l’enorme rispetto e
ospitalità ricevuta.
“Sabato 23 giugno io e i miei compagni di squadra i
BORBONICI siamo andati a Parigi per partecipare ad un torneo con il Massif
Central . Appena scesi dall’aereo, la società che ci ha ospitato è venuta a
prenderci con un pulman e ci ha fatto fare un giro per Parigi e siamo andati
a vedere la Torre Eiffel . Una volta arrivati in ostello, il nostro allenatore
Tonino ci ha portati a fare una partitella tra di noi per scogliere un po le
gambe , dopo siamo andati a lavarci e a mangiare. Il giorno dopo ci siamo
svegliati alle 8:00 per andare a colazione perché avevamo la partita con i
francesi . Dopo la colazione siamo andati al campo per fare riscaldamento. La
partita è stata emozionante , prima di cominciare abbiamo cantato l’inno
nazionale e dopo la partita c’è stato scambio di maglie tra noi e i francesi.
Dopo il terzo tempo siamo tornati in ostello ci hanno dato due ore di libertà .
Dopo siamo andati a visitare molte cose il Louvre , Mon Matre, gli Champs
Elysee
Abbiamo camminato tantissimo e preso molti treni , è stato bellissimo questo viaggio e vorrei rifarlo l’anno prossimo.”
Abbiamo camminato tantissimo e preso molti treni , è stato bellissimo questo viaggio e vorrei rifarlo l’anno prossimo.”
Racconto scritto a 4 mani da Salvatore Russo e Raffaele Carleo, i PILONI!
“Sabato 23 giugno 2018, io e i miei compagni di
squadra, accompagnata da Valentina, siamo partiti per una grande meta, Parigi.
Alle orae10:00 abbiamo preso l’aereo , io ero seduto vicino a Catello e Fabio,
e durante la partenza le virate e l’atterraggio Catello si è sentito male, ma
io ridevo perché faceva delle facce talmente divertenti che erano una cosa
indescrivibile. Arrivati in terra francese, scesi dall’aereo, ci dirigiamo
nella zona di smistamento bagagli per chi aveva la valigia, recuperate le
valige, usciamo dall’aeroporto e prendiamo il pullman del Massif che ci conduce
in centro città. Prima tappa è stato il mc donald per mangiare,
successivamente ci dirigiamo alla Tour Eiffel, dove ho scattato molte foto e
c’erano persone che cercavano di rifilarci dei portachiavi, ma non ci sono
riusciti, Poi ci siamo diretti all’ostello dove abbiamo riposato e poi chi
voleva poteva andare a giocare a pallone. Al termine della partita siamo
tornati all’ostello dove ci siamo fatti la doccia e poi usciti per andare a
cena. Alcuni di noi, compreso io, siamo andati a mangiare cinese, che ho
gradito molto, il restante è andato al mc.
Successivamente siamo andati al
supermercato (chi è andato dal cinese) dove abbiamo comprato schifezze, tranne
Fabio che ha preso le banane. Poi siamo andati a fare una crepes e poi siamo
tornati all’ostello. Il mattino seguente ci siamo svegliati presto per fare
colazione, e dopo siamo andati a giocare. Arrivati al campo abbiamo iniziato il
riscaldamento, e poco dopo abbiamo iniziato la partita, primo tempo abbiamo più
difeso , ma non molto bene, ma abbiamo fatto una meta, servita da Luigi
Cortese. Inizio di secondo tempo ci facciamo sentire poco, ma ho fatto la mia
prima meta in under 16, (ho giocato ala) e l’ultimo quarto d’ora ho giocato a
10 e ci siamo fatti sentire molto, ma abbiamo perso. Per me è stata una bella
esperienza e mi sono divertito molto. Alla fine della partita abbiamo fatto il
terzo tempo, al termine del quale torniamo all’ostello e ci riposiamo. Alle
cinque per chi voleva siamo andati al Louvre, visto la strada di Champ Elysee e
poi anche l’Arco di trionfo. Torniamo all’ostello e andiamo a dormire.Il
mattino seguente colazione, valigie e lasciamo l’ostello. Ci dirigiamo a
Pigalle dove entriamo nel negozio di rugby, o meglio Boutique Rugby dove ho
comprato la maglia dell’Inghilterra , dopo siamo andati in aeroporto dove
l’aereo fa tardi ma riusciamo a partire con tre quarti d’ora d’anticipo e
torniamo a Napoli. Ringrazio Valentina Tonino , e Mario per avermi fatto
vivere questa bellissima esperienza. ”
Eddy Scripscoschi, ala.
“A chiudere questa lunga stagione sportiva, lo scorso
sabato sono partito da Napoli con i ragazzi dei “Borbonici U16” alla volta di
Parigi. In programma per domenica c’era la mia prima esperienza internazionale
all’estero, il ritorno del match che avevo già arbitrato a Napoli: Borbonici vs
USO Massif Central.
Arrivati a Parigi abbiamo ammirato un po’ di corsa la città dal punto di vista turistico, guidati da un vero uomo di rugby: Olivier, che insieme a tutto il suo club ci ha accolto in modo meraviglioso.
Sotto il punto di vista “ovale”, la giornata di domenica è stata una di quelle che non dimenticherò facilmente. Trovarsi per la prima volta al centro di due squadre che cantano il proprio inno nazionale di fronte a un pubblico numerosissimo è un emozione da brividi! Allo stesso modo non potrò mai dimenticare di aver chiesto: “Are you ready?” al vice campione del mondo Pascal Papé, prima che calciasse il drop d’inizio della partita!
Al di là della partita in sé quello che più porterò con me di questi tre giorni è: il piacere, condiviso da tutti, di stare insieme e vivere questi tre giorni in spensieratezza e in allegria!
Mi mancavano da quando ho smesso di giocare le emozioni che si provano nel “vivere in squadra”, ed è stato bellissimo riviverle con i ragazzi e tutto lo staff “Borbonici” in questa trasferta parigina, sono sicuro che non la dimenticherò facilmente!
Non ci sono parole per esprimere la gratitudine per avermi permesso di vivere quest’esperienza con voi. Siete un gruppo meraviglioso, continuate così!
Arrivati a Parigi abbiamo ammirato un po’ di corsa la città dal punto di vista turistico, guidati da un vero uomo di rugby: Olivier, che insieme a tutto il suo club ci ha accolto in modo meraviglioso.
Sotto il punto di vista “ovale”, la giornata di domenica è stata una di quelle che non dimenticherò facilmente. Trovarsi per la prima volta al centro di due squadre che cantano il proprio inno nazionale di fronte a un pubblico numerosissimo è un emozione da brividi! Allo stesso modo non potrò mai dimenticare di aver chiesto: “Are you ready?” al vice campione del mondo Pascal Papé, prima che calciasse il drop d’inizio della partita!
Al di là della partita in sé quello che più porterò con me di questi tre giorni è: il piacere, condiviso da tutti, di stare insieme e vivere questi tre giorni in spensieratezza e in allegria!
Mi mancavano da quando ho smesso di giocare le emozioni che si provano nel “vivere in squadra”, ed è stato bellissimo riviverle con i ragazzi e tutto lo staff “Borbonici” in questa trasferta parigina, sono sicuro che non la dimenticherò facilmente!
Non ci sono parole per esprimere la gratitudine per avermi permesso di vivere quest’esperienza con voi. Siete un gruppo meraviglioso, continuate così!
Ci vediamo presto.”
Alessandro D’Orsi, l’ALBITRO : )
Alessandro D’Orsi, l’ALBITRO : )
“A nome dei Normanni presenti al tour di Parigi,
ci siamo sentiti onorati, fin da subito, di avere la possibilità di partecipare
ad una delle esperienze più belle. Non riesco a trovare pecche nel viaggio
infatti dalla partenza da Napoli fino al ritorno non c’è stato nessun momento
in cui abbia pensato di andare via o di stare da un’altra parte. Ho instaurato
un rapporto stupendo con tutti in pochissimo tempo e di questo devo ringraziare
i ragazzi che ci hanno messo del loro. Il primo giorno l’ho passato un po’
sottotono perché pensavo al giorno della partita ma alla fine la giornata si è
conclusa al meglio con un bel giro nei dintorni dell’ostello. Arrivato il
giorno tanto atteso dopo l’accoglienza, iniziamo a riscaldarci per disputare
una partita abbastanza importante. Ci chiedono di cantare l’inno e noi
accettiamo e con tanta tensione ed emozione inizia la partita. È andata come è
andata, bisognava dimenticare le cose brutte e immagazzinare in noi stessi gli
sprazzi di bel gioco e l’affiatamento di squadra che abbiamo avuto fin da
subito.
Un magnifico scambio di magliette ha concluso la partita e dopo aver
mangiato decidiamo di ammirare un po’ Parigi. E dopo aver visitato Louvre, Arco
di trionfo e gli Champs Elysee andiamo a riposarci dopo la faticosa giornata.
La mattinata inizia al meglio, infatti andiamo a visitare un negozio di rugby
dove ognuno di noi ha comprato qualcosa e dopo aver preso varie metropolitane e
un pullman, arriviamo in aeroporto pronti per ritornare a casa. L’esperienza
più bella che io abbia mai fatto e sarei felice, un domani, che fosse possibile
riviverla.
Grazie a tutti♥”
Federico Acerra, Il NORMANNO n. 8
Federico Acerra, Il NORMANNO n. 8
“In questa stagione 2017/18 i Borbonici hanno
realizzato di fatto poche mete ma la stessa franchigia, il ritiro inizio
stagione, l’esperienza con il Conegliano, il torneo di Pasqua e Parigi sono
state le METE PIÙ BELLE perché i punti raccolti sono quelli TRASFORMATI
nella vita da ogni singolo atleta. Bravi a tutti e SEMPRE forza ragazzi. W il
Rugby ”
Elina Marano, mamma di Catello Gargiulo
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