Ieri pomeriggio sul
sintetico del Carlo Androne di Recco si è sviluppato un intenso allenamento
controllato di una decina di ragazzi della classe 2006/2007, maschi e femmine,
che molto probabilmente con altri innesti parteciperanno ad altri allenamenti
simili, onde approdare a fine settembre alle finali di TAG RUGBY di Rimini
inserito nel Torneo CONI + KINDER SPORT. A Recco undici giovanissimi si sono
impegnati con varie prove, di stampo ludico, ma comunque tutte indirizzate
all’apprendimento del gioco del rugby.
(A Recco si è sviluppato il primo allenamento al Torneo di TAG RUGBY inserito CONI + KINDER SPORT)
Hanno seguito tecnicamente questo
impegno Massimiliano Zorniotti d’Imperia, Mario Fusco, e a livello burocratico il vice presidente FIR
Liguria GianCarlo Ricci, e il Consigliere FIR Liguria, Fabio Nardi, il quale
sull’argomento ha voluto precisare che: “ Sono alcuni anni che siamo impegnati
con questa nuova formula di rugby con le tag, che offre parecchi vantaggi soprattutto per i bambini che si
approcciano al mondo del rugby. In
questo gioco non viene praticato il
placcaggio, sostituito dall’arresto dell’azione semplicemente staccando,
appunto, questa fascia collegata ad una cintura indossata dai giovani.
(Fabio Nardi, Consigliere FIR Liguria)
E’
sicuramente un approccio piu’ tranquillo, piu’ sereno, s’incorre in meno rischi
d’infortuni, e se soprattutto se si riesce a giocare in modo appropriato non ci
sono bimbi che rischiano cadute e scontri esagerati, pertanto annullando tutti i possibili incidenti dovuti al
contatto fisico del rugby tradizionale. “
Quest’anno, rispetto
all’anno scorso, in campo ci sono bimbi
neofiti, tutti hanno iniziato a giocare a rugby al massimo il settembre scorso,
e quindi questa formula appare la piu’ idonea per questa età. Avremo un futuro
con questa attività?
“ Credo di si – chiosa
NARDI - in quanto questo è un tipo di
gioco che lo puoi giocare alla spiaggia, lo puoi praticare in un piazzale, il
numero dei giocatori può cambiare a piacere, insomma si puo’ esprimere su
qualsiasi terreno, in qualsiasi posto, non esiste contatto fisico, non ci sono cadute. Credo che
comunque avrà un certo successo in quanto il TAG RUGBY stimola certi atteggiamenti del giocatore, come
quello di eludere l’avversario, che poi diventerà basilare piu’ avanti quanto
gli stessi saranno impegnati con il piu’ classico sport del rugby.
(una classica azione di TAG RUGBY)
Il CONI ha
sposato questa proposta della FIR proprio per partecipare a questi giochi del
CONI in modo accattivante e il meno pericoloso possibile. L’anno scorso abbiamo
partecipato alle finali a Senigallia – ammette orgogliosamente il Consigliere
ligure FIR - ottenendo un bel successo piazzandoci al terzo posto con numerose
squadre partecipanti, dietro solo Lazio
e Lombardìa, e questo con la classe 2004. Oltre tutto il TAG RUGBY è un gioco
dove possono parteciparvi contemporaneamente maschi e femmine. A Senigallia le
partite furono arbitrate dagli stessi giovani, con l’agevolazione in campo di
un tutor, discorso che non è nel regolamento ma l’organizzazione in quella
occasione ha voluto inserire questa variabile la quale aiuta anche i bambini ad
avere un approccio piu’ sereno durante la partita, in quanto VESTIRE i panni
dell’arbitro li aiuta a giocare meglio, in modo piu’ serio e corretto, e così
si capisce direttamente cosa vuol dire rispettare le decisione di un arbitro.”
(Un'altra azione di Tag-Rugby controllata direttamente da vicino da un allenatore)
A settembre, quindi, quasi sicuramente ci
saranno altri allenamenti, e magari qualche confronto competitivo, necessario
per avvicinarsi in modo idoneo alle attesissime finali di Rimini. A Recco hanno
giocato Cristiano Rabagliati e Danny Melia (CUS Genova), Gaia Parodi (Amatori
Genova), Alessio Ottonello, Michela Innocente, Francesco Ottonello (Le API
S.O.L.), Giada Mesiano, Valerio Goggi, Giorgio Papone, Alessandro Bocchi e
Loris Csizonski (Imperia).
Le foto n. 3 e 4 sono di Giulio Rabagliati.
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