I Centurioni Rugby: una
nuova realtà, con 54 anni di storia
Il club rossoblu guidato dal presidente Bugatti cambia nome e immagine per
affrontare nuove sfide
Lumezzane, 20 giugno 2018 - Il percorso di cambiamento del Rugby Lumezzane, iniziato nella tarda
primavera del 2016, mette a segno un ulteriore importante intermedio. Il club
guidato da Ottorino Bugatti –
presidente più longevo del rugby italiano – con l’iscrizione alla stagione
2018/2019 che avverrà nel mese di luglio, prenderà il nome di I Centurioni. Una denominazione che
rimanda alla tradizione romana,
già presente nell’immagine e nella comunicazione recente del Rugby Lumezzane, e
che rispecchia le origini della
Valtrompia, colonia in grado di ritagliarsi un ruolo di rilievo grazie
alla produzione di armi e armature derivante dalla tradizione secolare di lavorazione dei metalli, della quale sono
tutt’ora presenti testimonianze.
Il Centurione era un sottoufficiale dell’esercito romano e guidava la sua truppa denominata centuria. Per farlo, necessitava di qualità specifiche, riconducibili a tenacia e intelligenza. Caratteristiche che sono fondamentali anche nella disciplina del rugby: sport di contatto, ma normato da un fitto sistema di regole e nel quale, da una giusta strategia e dal rispetto delle stesse, passa buona parte del successo finale.
(Il Presidente del club rossoblu Ottorino Bugatti)
Il Centurione era un sottoufficiale dell’esercito romano e guidava la sua truppa denominata centuria. Per farlo, necessitava di qualità specifiche, riconducibili a tenacia e intelligenza. Caratteristiche che sono fondamentali anche nella disciplina del rugby: sport di contatto, ma normato da un fitto sistema di regole e nel quale, da una giusta strategia e dal rispetto delle stesse, passa buona parte del successo finale.
(Il Presidente del club rossoblu Ottorino Bugatti)
Inoltre, l’etimologia di centurione vede proprio nel
termine centuria la propria origine. Un nome, quindi, che
nasce da quello del suo gruppo, della sua truppa. E questo è il messaggio al
quale il club rossoblu crede fortemente: il valore del collettivo – che è maggiore di quello della somma
dei singoli - e lo spirito di
appartenenza devono essere il fondamento della vita della squadra,
di tutti i suoi componenti.
Si tratta di un profondo cambiamento, ma in continuità e in rispetto della storia del Rugby Lumezzane. Un legame incarnato dalle persone che lo compongono, rimaste le medesime, ma anche presente nella nuova immagine del club.
Nel logo de I Centurioni (in alto e in allegato), infatti, permangono i colori sociali, gli insostituibili rosso e blu e il 1964 - anno di nascita del club valgobbino -.
(Il vecchio logo andrà in "pensione" il primo luglio)
Questo cambiamento rientra nel progetto di rafforzamento delle basi societarie iniziato due anni fa. Dal termine della stagione 2015/2016, la dirigenza del club ha registrato l’entrata di quattro nuovi consiglieri, l’aumento costante e significativo dei tesserati, e ha favorito e investito nell’implementazione di iniziative rivolte al settore giovanile, con l’avvio dell’innovativo Progetto Motoria e di un Progetto Scuola da record (oltre 60 plessi scolastici coinvolti a Lumezzane, in Valtrompia e Valsabbia, comprendenti dalle scuole dell’infanzia fino agli istituti superiori per un totale di interventi condotto dal nostro staff tecnico superiore alle 1.500 ore).
Tra i punti imprescindibili fissati nel progetto di rilancio del club compare l’identificazione di una soluzione definitiva alla cronica assenza di una struttura sportiva adeguata alle esigenze di quasi 300 tesserati e ad uso esclusivo. Anche in quest’ottica è parso necessario operare un cambiamento di identità.
Nella stagione da poco conclusa, infatti, l’accordo sottoscritto con il Comune di Villa Carcina per l’affitto annuale del Centro sportivo “Dei Pini” dove si è svolta parte dell’attività del club ha generato significativi mutamenti, tanto nei numeri quanto nelle caratteristiche. Al termine di una sola stagione agonistica, i tesserati residenti nei comuni di Villa Carcina, Sarezzo e Gardone Valtrompia rappresentano circa il 30% del totale. Quota che sale significativamente se vi si sommano quelli residenti in altri paesi limitrofi. Allo stesso tempo, gli associati di Lumezzane sono scesi attorno al 40%, a dimostrazione di una popolazione interna ben più disomogenea del passato recente e non più ad esclusiva trazione valgobbina.
Si tratta di un profondo cambiamento, ma in continuità e in rispetto della storia del Rugby Lumezzane. Un legame incarnato dalle persone che lo compongono, rimaste le medesime, ma anche presente nella nuova immagine del club.
Nel logo de I Centurioni (in alto e in allegato), infatti, permangono i colori sociali, gli insostituibili rosso e blu e il 1964 - anno di nascita del club valgobbino -.
(Il vecchio logo andrà in "pensione" il primo luglio)
Questo cambiamento rientra nel progetto di rafforzamento delle basi societarie iniziato due anni fa. Dal termine della stagione 2015/2016, la dirigenza del club ha registrato l’entrata di quattro nuovi consiglieri, l’aumento costante e significativo dei tesserati, e ha favorito e investito nell’implementazione di iniziative rivolte al settore giovanile, con l’avvio dell’innovativo Progetto Motoria e di un Progetto Scuola da record (oltre 60 plessi scolastici coinvolti a Lumezzane, in Valtrompia e Valsabbia, comprendenti dalle scuole dell’infanzia fino agli istituti superiori per un totale di interventi condotto dal nostro staff tecnico superiore alle 1.500 ore).
Tra i punti imprescindibili fissati nel progetto di rilancio del club compare l’identificazione di una soluzione definitiva alla cronica assenza di una struttura sportiva adeguata alle esigenze di quasi 300 tesserati e ad uso esclusivo. Anche in quest’ottica è parso necessario operare un cambiamento di identità.
Nella stagione da poco conclusa, infatti, l’accordo sottoscritto con il Comune di Villa Carcina per l’affitto annuale del Centro sportivo “Dei Pini” dove si è svolta parte dell’attività del club ha generato significativi mutamenti, tanto nei numeri quanto nelle caratteristiche. Al termine di una sola stagione agonistica, i tesserati residenti nei comuni di Villa Carcina, Sarezzo e Gardone Valtrompia rappresentano circa il 30% del totale. Quota che sale significativamente se vi si sommano quelli residenti in altri paesi limitrofi. Allo stesso tempo, gli associati di Lumezzane sono scesi attorno al 40%, a dimostrazione di una popolazione interna ben più disomogenea del passato recente e non più ad esclusiva trazione valgobbina.
Inoltre, la società, nella
veste di promotrice del bando per la concessione dei lavori di riqualificazione
dell’impianto sportivo, con relativa gestione trentennale, auspica di potervi identificare una
soluzione logistica definitiva per il proprio futuro. Se il progetto presentato
dal club verrà considerato rispettoso dei requisiti richiesti, il futuro della
società si costruirà necessariamente fuori dal comune di Lumezzane.
Anche per questo motivo il club ha adottato un nome che sia in grado di includere
maggiormente anche gli attuali membri, così come quelli che verranno, in
rispetto della comunità che, come da auspici della società, li ospiterà e con
la quale si potrebbe scrivere una pagina tutta nuova della propria
storia.
«Il cambiamento che stiamo affrontando lo considero una rifondazione su una base solida, impregnata di 54 anni di storia e dell’impegno generoso dei tantissimi volontari che hanno fornito il loro insostituibile contributo – commenta il presidente Ottorino Bugatti (in allegato, una sua foto)–. La maggiore soddisfazione è che in tutti questi anni, e anche nel futuro che ci attende, continueremo a rispettare i valori che ci ha trasmesso il nostro fondatore, il professore Bruno Menta. Un sistema di principi che è stato cristallizzato in un Codice etico al quale tutti i tesserati saranno sempre chiamati ad attenersi. Approfitto di questo momento di cambiamento per ringraziare tutti coloro che, sin dal lontano 1954, hanno lavorato con straordinario impegno per la crescita e lo sviluppo della nostra società e del rugby in questa zona della provincia di Brescia».
«Il cambiamento che stiamo affrontando lo considero una rifondazione su una base solida, impregnata di 54 anni di storia e dell’impegno generoso dei tantissimi volontari che hanno fornito il loro insostituibile contributo – commenta il presidente Ottorino Bugatti (in allegato, una sua foto)–. La maggiore soddisfazione è che in tutti questi anni, e anche nel futuro che ci attende, continueremo a rispettare i valori che ci ha trasmesso il nostro fondatore, il professore Bruno Menta. Un sistema di principi che è stato cristallizzato in un Codice etico al quale tutti i tesserati saranno sempre chiamati ad attenersi. Approfitto di questo momento di cambiamento per ringraziare tutti coloro che, sin dal lontano 1954, hanno lavorato con straordinario impegno per la crescita e lo sviluppo della nostra società e del rugby in questa zona della provincia di Brescia».
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