(L'immancabile danza dei Maori, l'Haka, è stata insegnata agli "alunni" rivieraschi)
E a portare a conoscenza di tecniche, metodi di allenamento, e ideologia del popolo del sud Pacifico, compresa la famosa danza Haka, si sono fatti apprezzare Regan Sue e il figlio Keanu, e Troy Nathan. Il quarantacinquenne REGAN SUE, laureato in scienze motorie, da atleta ha sempre ricoperto il ruolo di mediano di apertura e dopo aver giocato nelle giovanili degli All Blacks è emigrato da professionista spaziando dalla Danimarca, al Galles, in Francia, negli Stati Uniti d’America ed in Italia dal 2002 a Recco, portando il team ligure dalla Serie B alla Serie A. In seguito ha avuto ottime esperienze, arricchite sempre da promozioni alle serie superiori, prima ad Asti e poi con il CUS Torino per poi passare in Eccellenza con il Viadana. Attualmente, come ci ha dichiarato oggi a Recco, molto probabilmente troverà un’occupazione come allenatore, ma non in Italia.
(In questa immagine una "piccola" squadra di All Blacks made in Recco e gli istruttori)
“Abbiamo iniziato tre
anni fa con gli Haka Camp – ammette Regan Sue – quasi per gioco, quasi per
scherzo, e gradualmente ci siamo trovati ad avere a che fare con un vero business, del tutto inaspettato. Noi
cerchiamo d’insegnare tecnica, skills, la danza Haka con tutte le sue
sfaccetature, e i suoi significati, e la mole di lavoro si è ampliata a
dismisura. In certe occasioni ci dividiamo i compiti e le sedi dei raduni, chi per
esempio andrà al Camp in Portogallo, chi a Padova, a luglio io saro’ a Los
Angeles , e poi entro settembre chiuderemo gli impegni stagionali. Intanto ho
preso contatto con alcune Società in Europa, e molto probabilmente andro’ a
seguire tecnicamente un club ben conosciuto.”
(Anche gli All Blacks hanno apprezzato il pesto genovese)
A Recco ha operato in
questi tre giorni anche TROY NATHAN, anch’esso apertura di buon livello, di
Auckland con esperienze con i Chief di Hamilton, con gli irlandesi del Connacht
e gli scozzesi dei Gasgow Warriors, e nel 2013 in Italia la conquista dello
scudetto di Eccellenza con il Mogliano. Lazio, Zebre e Lyons Piacenza per
chiudere la carriera da atleta mentre da qualche settimana ha firmato un
contratto di tre anni come trainer con il Settimo Torinese. “ Da un anno ho
smesso di giocare e questo nuovo incarico mi concede nuovi stimoli – dice il
neozelandese – mi trasferiro’ presto con la mia famiglia a Torino per iniziare
una nuova vita. La squadra del Settimo l’ho già vista, mi sembra un buon
gruppo, anche se ovviamente io personalmente devo imparare a conoscerli, e di
conseguenza loro dovranno conoscere me. A metà luglio cominceremo i primi
allenamenti, cerchero’ d’inseririmi al meglio in questa nuova Società, e poi in
ogni caso avro’ un importante appoggio tecnico da parte di Chris De Meyer ed
altri tecnici. L’obiettivo è quello di
arrivare alla promozione in Eccellenza almeno in questi tre anni.”
Troy Nathan dopo le
importanti esperienze in Eccellenza potrà portare in seno al club gialloblù
nuovi stimoli, anche se per conoscere bene la squadra ci vorrà un poco di
tempo, intanto lo stesso coach porta avanti insieme a Regan Sue un impegno in
questi Camp piuttosto duro, fatto di continui trasferimenti, anche
transoceanici, ma la soddisfazione di vedere in pochi giorni certi
miglioramenti tecnici in certi giovani è di grande conforto.
“ In Italia, e anche
qui a Recco, noi maori neozelandesi abbiamo sempre ricevuto una ottima
accoglienza, e per il secondo anno consecutivo abbiamo saputo apprezzare sole e mare della Liguria.” I saluti sono d’obbligo, ma è solo un
arrivederci soprattutto con Nathan che in ogni caso sarà avversario delle
squadre liguri in SerieA, anche se in panchina.
(Tutte le foto sono di Luigi Galli, nella piccola immagine)
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