Nello splendido Salone
del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale di Genova si è sviluppata un’intensa
serata dedicata agli sportivi genovesi. Il Natale degli Sportivi genovesi,
infatti, è riuscito a radunare nello storico locale piu’ di 300 campioni
italiani genovesi di tutte le discipline e categorie e, nell’occasione, alla
presenza del presidente del Coni, GIOVANNI MALAGO’, del presidente Coni Liguria
Vittorio Ottonello e del delegato Coni Provinciale di Genova, Antonio Micillo,
sono stata consegnate le Stelle al Merito Sportivo e le Medaglia al Valore
Atletico per la stagione 2015, ai campioni italiani, mondiali ed europei
dell’anno 2016.
(Stella di Bronzo al Merito per la lunga attività è spettato anche ad Oscar Tabor, Presidente del Comitato Regionale Ligure della FIR)
Uno stracolmo salone ha applaudito a scena aperta tutti i
numerosi premiati e, per quanto riguarda il rugby, la Stella di Bronzo per la lunga carriera è
stata consegnata ad OSCAR TABOR, presidente Comitato Regionale FIR Liguria, a
STEFANO BERTIROTTI, Responsabile Sezione Rugby del CUS Genova, a STEFANO CAVINA, dirigente del CFFS Cogoleto
&Province dell’Ovest, a GIUSEPPE D’ANGELO, per l’attività al Genova Rugby,
mentre è stato assegnato una onoreficenza anche a TOMMASO CASTELLO, assente
alla serata, ma atleta di chiara fama che ha vestito la maglia azzurra della
nazionale, ed ora impegnato a livello internazionale con la Franchigia delle
Zebre.
(Giovanni Malago' "assediato" dai giornalisti liguri)
Prima delle premiazioni abbiamo
incontrato GIOVANNI MALAGO’ il quale, in
merito ai problemi occorsi di recente ad ALFREDO GAVAZZI, presidente
Federazione Italiana Rugby, ha voluto precisare quanto segue: “Penso che il
mondo dello sport non sfugge a tutti gli altri problemi del Paese - esordisce il massimo dirigente del CONI - pero’ abbiamo una giustizia sportiva che,
quanto meno è molto rapida nel prendere delle decisioni; questo è importante
rispetto alla giustizia ordinaria, sia civile o penale e quindi si è aperta
un’inchiesta, ma si è conclusa con archiviazione, e cio’ dimostra che le cose vengono sempre
verificate, ed in questo caso era dimostrato che fosse giusto che finissero
così. Sono molto contento, anche se su tutto questo devo mantenere un ruolo
rispettoso e laico pero’, quando viene
dimostrata la totale estraneità dei
fatti da parte di un dirigente sportivo, di un amico, non puo’ farmi che
piacere!”
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