Comitato Rugby Friuli Venezia Giulia: il
punto del Presidente Stefanelli a fine 2021
Il 2021 è stato un anno difficile ed impegnativo per il
mondo dello sport, a causa della pandemia. Il rugby inevitabilmente ne ha
sofferto non poco, essendo uno sport dove il contatto è all'ordine del giorno.
In questo contesto, per il Friuli Venezia Giulia del Rugby, è stato anche
l'anno dell'insediamento del nuovo presidente Emanuele Stefanelli che, dopo un
primo mandato da vice, si è seduto sulla poltrona che prima è stata di
un'istituzione del rugby regionale come Claudio Ballico.
Presidente
Stefanelli, come vede questa prima parte del suo mandato?
Diciamo
che dopo un inizio dove abbiamo cercato di capire il modo migliore per lavorare
sul territorio, la squadra lavorativa che abbiamo creato ci ha dato non poche
soddisfazioni. Abbiamo cercato di intensificare l'attività a livello di U15 e
U17, senza dimenticare il rugby femminile che, da sempre, è uno dei cavalli di
battaglia della nostra Federazione. Il Friuli Venezia Giulia ovale sta
rispondendo bene e, pandemia permettendo, spero che con il 2022 tutto vada a
confermarsi e migliorare.
Il
rugby italiano zoppica, questo è sotto gli occhi di tutti. Come sta vivendo la
palla ovale in FVG?
Il
cambio di guida federale, Marzio Innocenti è subentrato ad Alfredo Gavazzi, ha
dovuto riorganizzare molte cose e ci vorrà del tempo perchè tutte vengano
assimilate e, quindi, anche il rugby in generale ne tragga dei benefici
evidenti. In sostanza, a parer mio, la strada intrapresa è quella giusta. Il
nostro Friuli Venezia Giulia, al solito, si è dimostrato molto disponibile e
volenteroso verso le attività che abbiamo proposto. Stiamo cercando di lavorare
per rafforzare sempre di più le fondamenta del movimento che sono rappresentate
dalle giovanili. Abbiamo tecnici che si adoperano per diffondere il verbo ovale
e supportare al meglio delle proprie possibilità le tante società della nostra
regione. Lavorando a 360°, come già detto, un occhio attento stiamo cercando di
averlo anche per il rugby femminile che deve essere ancora più valorizzato,
soprattutto qui da noi dove atlete come Aura Muzzo, pordenonese doc e Erika
Skofca hanno avuto l'opportunità di vestire la maglia azzurra, dopo essersi
formate proprio nel tessuto ovale regionale.
Guardando
al futuro cosa vorrebbe per il Rugby in Friuli Venezia Giulia?
Intanto
mi piacerebbe che tutto il nostro lavoro, svolto fino a questo momento, fosse
confermato. Chiaramente un ampliamento dei tesserati sarebbe un aspetto molto
importante. Per questo, tuttavia, noi a livello promozionale siamo preparati,
ma il grande problema attuale è la pandemia in corso. Mi piacerebbe riportare
in regione un grande evento ovale, ma preferisco ragionare insieme al mio staff
e coordinarci per dare sempre maggior supporto al nostro rugby giovanile.
Abbiamo un grande gruppo di lavoro e dei giovani rugbisti che hanno voglia di
crescere. Penso che questi siano gli aspetti più importanti da cui dobbiamo e
vogliamo ripartire anche nel 2022.
Nessun commento:
Posta un commento