giovedì 1 dicembre 2016


ARTICOLI CUS AD
ATorna la serie B con il CUS Ad Maiora a Capoterra. La squadra femminile ospiterà il Monza
Dopo tre fine settimana di pausa, domenica tornerà la serie B maschile e il CUS Ad Maiora Rugby 1951, secondo in classifica con 21 punti, a una sola lunghezza dalla capolista CUS Milano, farà visita alle ore 14,30 all’Amatori Capoterra. La speranza è di riuscire ad allungare la striscia positiva alimentata prima dello stop dal 42-14 imposto all’Amatori Alghero e dal 29-9 inflitto al Piacenza.
«La sospensione del campionato – spiega coach Lucas D’Angelo – è arrivato in un momento in cui avevamo acquisito un buon ritmo di gioco, però alla fine esserci fermati non ci è dispiaciuto, perché abbiamo recuperato alcuni ragazzi con problemi fisici e in più abbiamo fatto respirare coloro che avevano giocato molti minuti. Finora abbiamo impiegato un totale di 28 atleti e più o meno 24 di loro hanno un minutaggio alto. Abbiamo staccato la spina la prima settimana, mentre nella seconda c’è stata una ripresa dell’attività con dei carichi medi di lavoro e nell’ultima abbiamo aumentato l’intensità, nonostante l’inclemenza del tempo. Sabato pomeriggio abbiamo anche disputato una partita in famiglia, nella quale abbiamo coinvolto alcuni ragazzi dei Bulls e dell’Under 18, quando abbiamo saputo che domenica la partita di quest’ultima sarebbe stata rinviata. È stato un buon test svolto a ritmo alto. Ci stiamo concentrando su quegli aspetti del nostro gioco che erano perfettibili, non avendo finora funzionato al massimo».
Si riprende da una trasferta insidiosa in Sardegna. «Capoterra – osserva il tecnico – è una squadra sempre difficile da affrontare. Non regala nulla e in casa è molto ostica. Ha un bilancio di tre successi e tre sconfitte e senza la penalizzazione sarebbe a metà classifica. Sul suo campo quest’anno ha sempre vinto. In passato le partite fra noi sono state tirate e anche quando li abbiamo battuti le vittorie sono state di misura. Ricordo che in un’occasione ci siamo imposti con un piazzato all’ultimo minuto e in un’altra grazie a un calcio da loro sbagliato nel finale. Anche questa volta mi aspetto un match sul filo del rasoio. Porteremo tutti i ragazzi che abbiamo a disposizione, così potremo scegliere sul momento chi sta meglio fisicamente. Faremo la trasferta in giornata e nelle fasi conclusive dell’incontro avremo bisogno di energie fresche provenienti dalla panchina».
Le ragazze di serie A giocheranno, contro il blasonato Monza 1949, finalmente al centro sportivo Angelo Albonico (calcio d’inizio alle 14,30), dove in questa stagione hanno disputato solo una gara su sei. La compagine guidata da Wady Garbet e Antonio Campagna viene da due bei colpi esterni a Villorba (27-15) e a Ferrara (58-0), che sono seguiti al 15-12 dell’esordio a Treviso con la Benetton. In  tutto i punti sono 14, che varrebbero il quinto posto, anche se la penalizzazione di -4, per la mancanza del settore giovanile, ha fatto scalare le biancoblù alle spalle del Villorba. «Siamo contenti – racconta Garbet – e il morale alto ci permette di affrontare gli allenamenti settimanali con uno spirito positivo. Finora abbiamo perso solo contro le prime tre d’Italia e anche in quei casi non abbiamo demeritato. Siamo in grande sviluppo come gruppo e come movimento e la società non ci fa mancare nulla. Le ragazze sono sempre molte, grazie anche alla collaborazione con gli altri club, e ho effettuato dei nuovi inserimenti delle giovani. Sono tutte ragazze che hanno esperienze rugbystiche, come la 16enne rivolese Alice Tombolato o la 17enne biellese Alessia Gronda, e non è difficile per loro entrare in gruppo, avendo una base e una cultura sportiva. C’è poi l’aiuto delle veterane, che stanno aiutando moltissimo le giovani a crescere».

A Ferrara le cussine hanno interpretato la partita nel modo migliore. «Devo fare i complimenti a tutte – afferma l’allenatore – perché sono andate in campo molto concentrate e non hanno mai allentato la pressione per un secondo. Le avversarie erano aggressive, ma abbiamo gestito bene la situazione e abbiamo dominato sia in mischia sia con i trequarti. Ci sono stati degli errori di manualità e cercheremo di lavorarci per migliorare». Il Monza rispetto agli anni scorsi, pare essere un po’ più avvicinabile:«Qualcuno dice che si sia indebolito, ma io non ci credo, perché hanno un buon bacino. So che ci attende una sfida durissima e che, se vorremo dire la nostra, dovremo fare molto più di quanto abbiamo mostrato a Villorba e a Ferrara. Al nostro interno c’è serenità e voglia di lavorare e di confrontarsi con squadre del genere. Proveremo a dare il massimo e, se possibile, a vincere. Quello deve sempre essere l’obiettivo di ogni incontro. Per parecchie delle nostre, come Elisa Rochas, Silvia Gai, Ottavia Piovano, Giulia e Monica Bruno e Federica Scotto,  è una sorta di derby, perché fino a due anni fa giocavano a Monza. Si tratta di un match sentito, ma per me è una gara come le altre, in cui dare tutto dal primo all’ultimo minuto, e non la gara per eccellenza».

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