ATorna la serie B con il CUS Ad Maiora a Capoterra. La
squadra femminile ospiterà il Monza
Dopo tre fine settimana di pausa, domenica tornerà la serie B maschile e il
CUS Ad Maiora Rugby 1951, secondo in classifica con 21 punti, a una sola
lunghezza dalla capolista CUS Milano, farà visita alle ore 14,30 all’Amatori
Capoterra. La speranza è di riuscire ad allungare la striscia positiva
alimentata prima dello stop dal 42-14 imposto all’Amatori Alghero e dal 29-9
inflitto al Piacenza.
«La sospensione del campionato – spiega coach Lucas D’Angelo – è arrivato
in un momento in cui avevamo acquisito un buon ritmo di gioco, però alla fine
esserci fermati non ci è dispiaciuto, perché abbiamo recuperato alcuni ragazzi
con problemi fisici e in più abbiamo fatto respirare coloro che avevano giocato
molti minuti. Finora abbiamo impiegato un totale di 28 atleti e più o meno 24
di loro hanno un minutaggio alto. Abbiamo staccato la spina la prima settimana,
mentre nella seconda c’è stata una ripresa dell’attività con dei carichi medi
di lavoro e nell’ultima abbiamo aumentato l’intensità, nonostante l’inclemenza
del tempo. Sabato pomeriggio abbiamo anche disputato una partita in famiglia,
nella quale abbiamo coinvolto alcuni ragazzi dei Bulls e dell’Under 18, quando
abbiamo saputo che domenica la partita di quest’ultima sarebbe stata rinviata.
È stato un buon test svolto a ritmo alto. Ci stiamo concentrando su quegli
aspetti del nostro gioco che erano perfettibili, non avendo finora funzionato
al massimo».
Si riprende da una trasferta insidiosa in Sardegna. «Capoterra – osserva il
tecnico – è una squadra sempre difficile da affrontare. Non regala nulla e in
casa è molto ostica. Ha un bilancio di tre successi e tre sconfitte e senza la
penalizzazione sarebbe a metà classifica. Sul suo campo quest’anno ha sempre
vinto. In passato le partite fra noi sono state tirate e anche quando li
abbiamo battuti le vittorie sono state di misura. Ricordo che in un’occasione
ci siamo imposti con un piazzato all’ultimo minuto e in un’altra grazie a un
calcio da loro sbagliato nel finale. Anche questa volta mi aspetto un match sul
filo del rasoio. Porteremo tutti i ragazzi che abbiamo a disposizione, così
potremo scegliere sul momento chi sta meglio fisicamente. Faremo la trasferta
in giornata e nelle fasi conclusive dell’incontro avremo bisogno di energie
fresche provenienti dalla panchina».
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A Ferrara le
cussine hanno interpretato la partita nel modo migliore. «Devo fare i
complimenti a tutte – afferma l’allenatore – perché sono andate in campo molto
concentrate e non hanno mai allentato la pressione per un secondo. Le
avversarie erano aggressive, ma abbiamo gestito bene la situazione e abbiamo
dominato sia in mischia sia con i trequarti. Ci sono stati degli errori di
manualità e cercheremo di lavorarci per migliorare». Il Monza rispetto agli
anni scorsi, pare essere un po’ più avvicinabile:«Qualcuno dice che si sia
indebolito, ma io non ci credo, perché hanno un buon bacino. So che ci attende
una sfida durissima e che, se vorremo dire la nostra, dovremo fare molto più di
quanto abbiamo mostrato a Villorba e a Ferrara. Al nostro interno c’è serenità
e voglia di lavorare e di confrontarsi con squadre del genere. Proveremo a dare
il massimo e, se possibile, a vincere. Quello deve sempre essere l’obiettivo di
ogni incontro. Per parecchie delle nostre, come Elisa Rochas, Silvia Gai,
Ottavia Piovano, Giulia e Monica Bruno e Federica Scotto, è una sorta di
derby, perché fino a due anni fa giocavano a Monza. Si tratta di un match
sentito, ma per me è una gara come le altre, in cui dare tutto dal primo
all’ultimo minuto, e non la gara per eccellenza».
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