Nella stagione agonistica 2023/24 il massimo campionato domestico (l’ex Top10) sarà composto da nove formazioni (il Calvisano ha rinunciato e ripartirà dalla seconda serie) e sarà definito ‘serie A Elite’.
La serie A – il secondo campionato – sarà composto da 36 (e non più 33) squadre e sarà ancora una volta diviso in tre gironi territoriali (nord-ovest, nord-est e centro-sud). Al termine della stagione regolare e dei play-off, la miglior formazione della serie A verrà promossa nella serie A Elite, mentre la peggiore, dopo i play-out (che coinvolgerà solo le ultime di ciascun raggruppamento), retrocederà in B. Nell’annata 2024/25, la serie A Elite verrà giocata da otto formazioni; alle spalle della A Elite, verrà disputato un nuovo campionato nazionale, quello di A1, composto da dieci squadre: oltre alle due realtà che retrocederanno dalla A Elite, troveranno spazio in tale torneo otto delle nove squadre che chiuderanno sul podio della classifica i tre gironi di A 2023/24 (l’altra squadra festeggerà il salto in A Elite). Nella stagione 2024/25, alle spalle della serie A Elite e all’A1, si giocherà, su base territoriale (tre i gironi previsti), la serie A2.
Quale l’obiettivo dell’Unicusano Livorno Rugby nel campionato al via il prossimo autunno? È ancora presto per stilare una griglia di partenza, più che mai considerando che non c’è la certezza della conferma nel girone del centro-sud (eventualmente Gragnani e compagni potrebbero slittare nel girone del nord-ovest), però non si nasconde l’ambizione di voler alzare l’asticella dopo il quinto posto ottenuto nella scorsa stagione.
Sicuramente, tra le 36 squadre di A figurerà, oltre alla stessa formazione labronica e ai Cavalieri Prato/Sesto, una terza compagine toscana, quella dell’Unione Rugby Firenze, nata grazie al lavoro sinergico tra Florentia e Firenze’31, e ripescata in A dopo la seconda piazza nel girone 2 di B ottenuto nella scorsa stagione dal Florentia. A giorni, verrà ufficializzata la composizione dei gironi (con dodici squadre ciascuno) di A. L’Unicusano Livorno Rugby ha i mezzi a disposizione per non farsi invischiare nelle zone basse della classifica: sarebbe fuori luogo limitarsi a parlare di ‘obiettivo salvezza’. E allora, sia pur a fari spenti e sia pur con la massima umiltà, è giusto puntare al terzo posto, che significherebbe ‘A1’.
Un traguardo non facile da raggiungere, vista la concorrenza di squadre attrezzate. Ma anche l’Unicusano può contare su mezzi notevoli e con i suoi giovani, che hanno maturato nell’ultima annata preziose esperienze nella categoria, ha concrete possibilità di crescere. Il quinto posto conquistato nello scorso mese di maggio rappresenta un punto di partenza e non di arrivo.
(FabioGiorgi)
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