COMUNICATO
UFFICIALE
Noi, della
società AMATORI RUGBY CATANIA SSD ARL, unica e vera erede della storica AMATORI
RUGBY CATANIA costituita nel 1963, in quanto siamo la società avente causa del
titolo originario e la proprietaria dei relativi loghi e marchi, regolarmente
registrati, ci vediamo costretti a fare chiarezza e a tutelare la nostra
immagine avendo dovuto rilevare che è in atto una campagna di comunicazione che
lascia intendere, contrariamente al vero, che i profili identitari e identificativi
del nostro storico gruppo sportivo dai colori biancorossi apparterrebbero oggi
anche a una compagine, che in realtà non ha alcun collegamento
giuridico-identitario né con noi né con la nostra dante causa, trattandosi di
un’associazione creata e affiliata alla FIR soltanto l’uno agosto del 2017, in
gran parte con tesserati della ex società Fiamma Cibali, al di là della scelta
di quest’ultima di dotarsi della denominazione, non certo originale, “Rugby
Club Amatori Catania 1963 ASD”.
Noi della
società AMATORI RUGBY CATANIA SSD ARL, che con grande passione e sacrifici
negli anni 2013-2022 abbiamo proseguito l’attività sportiva e sociale in linea
con i fasti della tradizione dello storico club, ad es., (https://it.wikipedia.org/wiki/Amatori_Catania_Rugby),
precisiamo di aver dovuto rinunciare al campionato nazionale di serie “A” nella
stagione 22/23 per la sola ragione che si è imposto un periodo di sospensione
per via del covid, della crisi economica che ne è conseguita e della chiusura
per restyling del campo Benito Paolone (ex Santa Maria Goretti); campo che,
occorre precisare per sopire voci infondate, rivendichiamo il diritto di
mantenere in gestione (in regime di concessione) per i prossimi 20 anni.
Chiediamo,
quindi, agli organi di stampa di pubblicare questa dichiarazione anche a
rettifica di precedenti comunicazioni in cui si è ingenerata confusione nel
pubblico circa la reale appartenenza dei profili identitari richiamati e
invitiamo per il futuro i predetti organi e tutte le parti coinvolte e
interessate a far sì che non si perpetuino tali confusioni, per noi fonte di
gravi danni all’immagine
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