Emergenza Covid-19: contributi dal
Comune per palestre e impianti sportivi.
Questi settori, fortemente
penalizzati dalle chiusure imposte dagli ultimi Dpcm per il contenimento della
diffusione del Covid-19, sono tra i destinatari dei contributi deliberati dalla
giunta comunale di Genova, su proposta del vicesindaco e assessore al Bilancio Pietro Piciocchi e
dall’assessore al Commercio Paola
Bordilli, a sostegno delle imprese locali.
Per il sostegno del tessuto
economico cittadino e la sua ripartenza è concesso un contributo sulla Tari dovuto a saldo 2020. In
particolare, è previsto per il settore della ristorazione, palestre e impianti
sportivi un contributo commisurato a Tari pari all’abbattimento della parte
variabile della tariffa del 30% e del 20% per il settore ricettivo (alberghi,
pensioni, locande), con un contributo minimo di almeno 50 euro a impresa.
I beneficiari di questo
contributo riceveranno una lettera dalla Direzione Tributi del Comune di Genova nella
quale sarà riportato l’importo del contributo, un link per scaricare la domanda
di contributo e un recapito telefonico e una mail a cui inviare l’istanza. Se
il totale della tassa è già stato pagato si potranno rilasciare le coordinate
per ricevere direttamente la somma sul proprio conto. Qualora la tassa non
fosse stata pagata o sia stato programmato un programma di rateazione, il beneficiario delle contributo dovrà
effettuare il versamento detraendo dall’importo dell’F24 già
ricevuto l’importo del contributo. Saranno gli uffici comunali a occuparsi
delle procedure relative alla “compensazione”.
La Giunta ha deciso anche l’estensione
a dicembre 2020 dell’esenzione del canone per occupazione suolo – Cosap per le attività di
commercio su area pubblica, ampliando di due mesi e mezzo l’esonero previsto
dal governo solo fino al 15 ottobre.
Sono previste anche forme di
sostegno, che saranno definite nei prossimi giorni con le associazioni di
categoria, per altre attività penalizzate dall’emergenza Covid, mentre è già
previsto un contributo per le aziende dei mercati comunali del comparto
florovivaistico.
“L’impegno
dell’amministrazione comunale per far fronte all’emergenza Coronavirus che
stanno vivendo tanti operatori economici del nostro territorio è continuo ed è
cominciato già dalla primavera, in occasione della prima ondata –
commenta il vicesindaco e assessore al bilancio del Comune di Genova Pietro Piciocchi –. Siamo stati
il primo Comune in Italia ad avere adottato misure significative mettendo in
campo uno sforzo che comporta un carico molto importante per il nostro
bilancio. Lo facciamo per fornire certezze a categorie che in questo momento
così difficile hanno bisogno di risposte celeri”.
“Il Comune –
spiega l’assessore Bordilli – ha fatto ricorso a risorse proprie per un
totale di circa 1,2 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai circa 5
milioni già stanziati a settembre. L’obiettivo è dare un ristoro concreto e
immediato a quelle attività imprenditoriali che hanno ora necessità di avere
liquidità in cassa per poter poi ripartire. Per la prima volta abbiamo previsto
l’attivazione di un meccanismo di compensazione del saldo Tari che consentirà
un immediato beneficio sulla cassa delle imprese. Sull’occupazione suolo,
abbiamo ritenuto doveroso intervenire dando ossigeno alle imprese del commercio
su suolo pubblico, sia gli ambulanti che a oggi non hanno visto alcun ristoro
da parte del governo, sia le imprese del florovivaismo dei mercati comunali,
fortemente penalizzate dalle disposizioni del Dpcm e dalle conseguenti
limitazioni agli eventi pubblici. Abbiamo attivato queste misure per sopperire
al ritardo e in molti casi anche alla mancata risposta del governo a categorie
che in questo momento difficile hanno bisogno di certezze e risposte celeri”.
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