martedì 19 novembre 2019

 Il Centumcellae Rugby Civitavecchia , da sempre all'avanguardia per fini preventivi per la salute dei suoi atleti ed in più in generale per i Rugbisti , ha effettuato un Ricerca con il Dott. Manuel ANGELETTI , Fisioterapista - OMT del Civitavecchia Rugby.

 
Il settore sanitario del CRC è composto da tutti specialisti del settore con attività di volontariato, la ricerca è stata fatta sul Tema: 
RUGBY MEDICAL CRC TRAUMI DA IMPATTO NEL RUGBY CON VERTIGINE O CAPOGIRI ASSOCIATI.
 Poniamo attenzione su un trauma molto frequente e pericoloso nel rugby, il trauma da impatto cervicale, con tutto quello che ne consegue in termini di disturbi associati come le vertigini e capogiri. Il rugby è chiaramente uno sport con molti traumi cervicali, come il colpo di frusta, i momenti di maggior rischio sono in azioni come la mischia o come il placcaggio. Osservando alcuni dati dell’ultima edizione del sei nazioni, i traumi cervicali concussivi, hanno rappresentato il 15% degli infortuni totali, terzi in classifica dietro a distorsioni articolari degli arti inferiori (caviglia ,ginocchio) e alle lesioni muscolari. In Inghilterra per sensibilizzare le società alla prevenzione, hanno iniziato a utilizzare il protocollo H.I.A (Head Injury Assestment). 
Si tratta di un protocollo di esami per la gestione degli infortuni alla testa con “concussion” ossia traumi da scuotimento cerebrale, detta anche commozione cerebrale. In Italia per ora è stato introdotto solo nel massimo campionato nazionale. Altri dati a supporto ce li fornisce la “rugby Injuries Survelliance”, una commissione istituita sempre in Inghilterra, nel 2002, con l’obbiettivo di monitorare al fine di prevenire gli infortuni , come appunto i traumi concussivi, supportando che siano addirittura triplicati negli ultimi anni in termini statistici, anche nelle squadre giovanili. Le vertigini o capogiri sono due sintomi molto subdoli, possono manifestarsi anche giorni o settimane dopo il trauma. Differenziamo anzitutto il significato di vertigine: ossia la percezione\illusione che quello che si trova intorno a noi si muova come un girotondo, al contrario dei capogiri, che invece possono risultare simili come segni e sintomi che però si differenziano come una sensazione di ubriachezza, perdita di equilibrio, solo per pochi secondi, dopo magari essersi alzati dal letto. Molti studi hanno posto attenzione su come comportarsi di fronte a questi casi, quali test effettuare, quali figure mediche consultare al fine di una diagnosi precoce. Gli aspetti da tener conto sono: 1) Escludere fratture Molto importante in campo rugbistico e sportivo in generale è escludere eventuali fratture cervicali. In ambito ortopedico fisioterapico, si utilizza il Canadian C-Spine rules, un algoritmo scientificamente riconosciuto, con una specificità altissima (99,4%). Questo tipo di test dovrebbe essere applicato ad ogni giocatore che racconta una storia recente da trauma cervicale da impatto o colpo di frusta. 2) Effettuare specifici test neurologici Escludendo una frattura, il consiglio è quello di osservare le vertigini o i capogiri del giocatore, valutandoli con specifici test neurologici per i movimenti oculari, e le risposte dei nervi cranici, come per esempio il nervo trigeminale o il riflesso vestibolo oculare. 3) Escludere eventuali disfunzioni delle arterie cervicali Test provocativi possono evidenziare segni e sintomi riconducibili ad insufficienza della arteria basilare. 4) Disordini vestibolari La BPPV (Vertigine parossistica posizionale benigna) è la forma di vertigine associata ad eventuali alterazioni del sistema vestibolare. All’interno del nostro orecchio abbiamo delle strutture che controllano i movimenti della nostra testa, al punto che possono spostarsi e causare vertigini anche da sdraiati. Anche qui abbiamo test valutativi e possibilità di trattamento ad altissima specificità e risoluzione. Qui un breve quadro di variazione di segni e sintomi che si differenziano per necessità di intervento. Dott. Manuel Angeletti Fisioterapista-OMT Civitavecchia Rugby
COMPARSA IMPROVVISA DI SINTOMI CHE RICHIEDONO IMMEDIATAMENTE UN CONTROLLO MEDICO SINTOMI CHE RICHIEDONO UN CONTROLLO DALL’OTORINOLARINGOIATRA SINTOMI CHE POSSONO ESSERE TRATTATI DA UN TERAPISTA -Vertigini costanti -Asimmetria facciale -Problemi linguaggio -Disfunzioni oculomotori -Nistagmo verticale -Perdita di coscienza -Mal di testa severo -Ptosi -Cadute inspiegabili -Capogiri costanti -Perdita unilaterale dell’udito -Dolore all’orecchio -Vertigini transitorie -Comparsa di tintinnio -Capogiri transitori -Dolore cervicale -Radicolopatia arti inferiori -Mal di testa -Nausea\vomito -Ridotto range articolare cervicale -Dolore mandibola -Ansia\fatica -Perdita di equilibrio 

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