Al termine di un incontro al cardiopalma l’Under16 del
Ragusa batte i pari età del Cus Catania e tra due settimane disputerà la finale
per l’accesso al campionato Elite.
Con un finale da elettrocardiogramma impazzito, il Ragusa
Rugby U16 trova la vittoria contro il Cus Catania nell’incontro che valeva la
finale per l’accesso al campionato Elite di categoria. Partita lottata,
sofferta e pure smarrita, soprattutto durante l’arco della ripresa: ma il
merito dei giovani ragusani è stato quello di non arrendersi, cacciando via nel
convulso finale ogni residua traccia di paura.
Ma andiamo con ordine.
Minuti iniziali sotto un temporale estivo, con gli iblei
aggressivi e rapidissimi, e coi rossoazzurri etnei macchinosi seppure temibili
nel loro gioco molto fisico. Basta però la prima convinta azione alla mano,
semplice e fulminea, che i ragusani passano sull’ala sinistra: è meta, accolta
con un tripudio, e sotto le ultime gocce di pioggia arriva pure la
trasformazione. 7-0.
A questo punto, il Cus inizia a macinare il suo rugby
poderoso, con assalti centrali e con gioco sporcato in maniera sistematica. Gli
scontri sono durissimi in ogni zona del campo, e alcuni interventi al limite
della regolarità: i nostri ragazzi accusano il colpo e d’improvviso la tensione
deve farsi insostenibile, se alcuni calci risultano adesso precipitosi ed il
gioco alla mano impacciato. Un calcio concesso dall’arbitro per un fallo dei
catanesi a ridosso della loro area difensiva viene implacabilmente trasformato
dal capitano ragusano: 10-0.
Ma è l’ultimo acuto prima del veemente assalto etneo di
fine tempo: la pressione si fa insostenibile, ed al termine di un’azione
convulsa il Cus Catania si scaraventa in meta. Con la trasformazione si va sul
10-7, e si chiude il primo tempo.
Il secondo tempo si apre esattamente come si era chiuso il
primo: e cioè coi catanesi che incalzano i ragusani, con iniziative ben
sostenute, gioco sempre più farraginoso e sporco, ma con fisicità e
ostinazione, finché arriva anche la seconda meta con relativa trasformazione. È
il 10-14 del sorpasso etneo.
I nostri ragazzi (in nero e bianco oggi) accusano il colpo,
ma non demordono: il gioco alla mano sembra essersi involuto, troppi palloni
cadono dalle mani e le azioni sembrano non svilupparsi più con la dovuta
fluidità. E quando il Cus Catania pare accusare i primi sintomi di stanchezza,
arretrando le linee minuto dopo minuto, i giovani ragusani iniziano a prendere
iniziative fastidiose, nonostante la lucidità cominci a venire meno. In diverse
occasioni, man mano che ci si avvicina al gran finale, la nostra U16 pare
arrivare alla linea di meta con slanci incessanti, cuore e nervi a dispetto dei
secondi che scoccano: e così, quando le lancette sembrano essersi bloccate,
l’ultima azione è quella da manuale. Fluida, rapida, implacabile: passaggio
all’ala e scatto rabbioso fino alla linea di meta.
La trasformazione avviene in un tripudio di gente accorsa
nonostante le intemperie: 17-14. È vittoria. È finale.
Adesso si aspetta allo stadio di via della Costituzione, il
prossimo 8 Ottobre, la vincente tra Colleferro e una tra Legio Roma Invicta e
Avezzano: le porte del paradiso non sono state ancora richiuse. I nostri
ragazzi ora ci credono, ed in fondo iniziamo a crederci anche noi tutti.
Questi i risultati di oggi:
Turno di semifinale
Roma Legio Invicta
|
Avezzano
|
N.P.
|
Frascati 2015
|
Viterbo
|
78-0
|
Ottopagine Benevento
|
Nea Ostia
|
N.P.
|
Napoli Afragola
|
Villa Pamphili
|
5-45
|
Primavera Roma
|
Sambuceto
|
19-12
|
Ragusa Rugby
|
Cus Catania
|
17-14
|
Turno di ripescaggio
Esperience School Roma
|
Tigri Bari
|
N.P.
|
Arnold Rugby Roma
|
Appia Salario
|
N.P.
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Civitavecchia
|
IV Circolo Benevento
|
N.P.
|
Latina
|
Rugby Vesuvio
|
18-20
|
Santa Maria CV
|
Roma Olimpic
|
7-38
|
CLC Messina
|
Colleferro
|
12-40
|
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