Finalmente torna il grande
rugby in provincia di Imperia: ed è subito derby!
Domenica 1 ottobre, come ai bei tempi andati, si torna a scuola. Ah,
scusate, al campo di rugby. Al “Pino Valle” di Imperia, sperando che un domani
diventi uno stadio vero e proprio, dato che molti servizi ci sono già grazie
agli sforzi e solo a quelli del sistema Imperia Rugby-Union Riviera Rugby.
Inizia il campionato di C1 nazionale, prima poule. Sei squadre e un presumibile
livello medio. Quindi tutte partite da giocare fino in fondo.
La franchigia
dell’estremo Ponente Ligure, la Union Riviera Rugby trova già il Cogoleto,
compagine retrocessa dalla serie B. La partita è di per sé una incognita. La
Union ha perso alcuni giocatori volti a maturare una esperienza nella division
d’honneurfrancese. Si tratta di una categoria non elevata del ramificato
sistema d’oltralpe, ma il livello di gioco spesso è importante. Un percorso che
potrebbe tornare utile, in prospettiva. È il momento di molti giovani e
neofiti. Si attende una prima linea non esperta, con Barbotto e Franzi come
leader e Moschetta come rivelazione. Il pack è nel complesso
temibile, ma è dalla mediana in giù che ci può essere la differenza pur con il
passo indietro di Roggero, che si dà all’anno sabbatico. Si vedrà fino a
quando. L’asse Zat-Pozzati-Calzia garantisce qualità, c’è esperienza da vendere
tra centri ed ali e cambi interessanti. Damiano sale ormai dalla 18 e sarà un
pericolo pubblico da tenere d’occhio. L’allenatore Pallini, che ha dalla sua
molto studio tecnico, con un Castaldo sempre reattivo tra panchina e campo,
prepara sorprese per un gioco fluido. Basterà per mettere il crisi il “Cogo” ?
E dall’altra parte c’è appunto una compagine che si lecca le ferite di una B
sanguinosa, con una emorragia di giocatori targati Province dell’Ovest che sono
entrati, mentore il tecnico Ricchebono, nel ricco sistema del CUS Genova. Però
i volti noti, esperti e ferali ci sono sempre: Zunino, Porcile,
Massa, D’Agostino, Paravidino, Fiabane, e l’unico atleta proveniente
dalla Province dell’Ovest, Matteo Tricoli, un estremo alla “dingo” Williams del
Benetton di qualche anno fa. Il tecnico, nuovo, è Alessandro Rovere, ben
conosciuto a Ponente perché mente pensante del Cogoleto degli anni Settanta e
Ottanta e celebre per le baruffe con una istituzione del rugby imperiese come
Elvezio Reitano. Si tratta di un tecnico passionale, presente anche ad Imperia
al clinic con Umberto Casellato. Avrà trasmesso ai suoi il
verbo del gioco in continuità Se sì, accorrete al campo, perché la
tenzone si presenta aperta: poco gioco di mischia e grandi aperture. E
accorrete al Pino Valle a prescindere perché dalle 13.30 si presentano tutte le
squadre giovanili del complesso sistema dell’Imperia Rugby e della Union
stessa, che avrà under 16 e under 18. Quest’ultima ancora giovedì ha compiuto
il suo sacrificio nell’ennesimo test match interno con i seniores: tutta
esperienza e tutti pronti per il grande salto. Del resto Imperia sta
formando un gruppo di giovani tecnici molto ampio. Già da sabato 30 ci sarà un
incontro modulo sul livello 1 con Gianluca Cartoni e Diego Galli ex Recco: è la
Federazione che invia i tecnici di livello direttamente alle società, perché il
rugby si semina sul territorio, nel desiderio nientemeno che del tecnico della
Nazionale Conor O’Shea e del suo collaboratore Stephen Aboud, già
dell’Università di Limerick. E basterebbe quest’ultima nota come garanzia. I
tecnici locali peraltro si confrontano il primo lunedì di ogni mese e c’è
coordinamento vero, a tutto vantaggio di un sistema che punta in alto, magari
con più tempo rispetto al previsto. A livello seniores sarà anno di
transizione, ma qualche scalpo di rilievo è nei voti.
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